Fotovoltaico: civiltà e convenienza.

Rapido conto :
4000 *0.42 = 1680 €
Inoltre supponiamo che tu consumi 4500 kWh l'anno
Al posto di pagare una bolletta annua di :
4500 *0,18= 810 €
pagherai
(4500-4000)*0,18= 90 € (con contratto scambio sul posto)

Per cui il tuo guadagno annuale sara 1680 + 720 = 2400 € (togli esagerndo 100 € per la manutenzione)
Quindi, se non ho capito male, i 4000 kw prodotti ti vengono sempre pagati e in più vengono detratti anche dal consumo fatto in casa? Mi suona un po' strano perchè è un incentivo al consumo e questo invece di portare energia pulita in rete semplicemente aumenta i consumi senza quindi nessun beneficio per l'ambiente. Se è così l'hanno pensata proprio male!

Comunque se è così il conto incomincia a farsi molto interessante.

Ciao.
 
@ kaljeppo

Ti quoto in tutto, ovviamente ogni fonte hai suoi vantaggi e i suoi svantaggi

@ chiaro scuro

Il vecchio conto energia (con scambio sul posto) era un incentivo al consumo infatti per assurdo più consumavi più ci guadagnavi, la tariffa incentivante veniva erogata sull' energia prodotta e consumata in loco.
Per esempio se facevi un impianto da 6000 kWh annui quando il tuo consumo era 4000 kWh ti trovavi nella situazione pazzesca di dover aumentare il consumo in quanto, con lo scambio sul posto, ti viene finanziata alla tariffa incentivante solo quella consumata. Faccio un esempio numerico per chiarire l'idea:
Tariffa incentivante
4000 * 0.445 = 1780€
Saldo con ente fornitore
(6000-4000)*0.18 = + 360 €

Quindi con il consumo "abituale" avresti guadagnato 2140 €,
Esempio 2
Supponiamo di aumentare il volutamente il consumo a 5800 kWh (lo so è assurdo)
5800 * 0.445 = 2581 €
(6000 - 5800)*0.18 = 36 €
Per cui il guadagno sarà di 2617 € annuo ovvero più di 400 € di differenza con il caso precedente.
Nel nuovo conto energia il consumo può essere spalmato su tre anni come diceva kaljeppo però rimane sempre il concetto dell' incentivo al consumo.
Devi considerare però che un sistema fv con contratto scambio sul posto viene dimensionato sull' 80 - 85 % del consumo dell'utenza quindi questo caso è difficile da trovare.
Infatti per il caso dell'esempio 1 si sceglie il contratto di vendita nel quale si vende tutta l'energia prodotta alla tariffa di mercato.
Scusate se è un po' confuso ma l'ho scritto di fretta.
Ciao
PS x chiaroscuro sono contento di averti fatto cambiare idea
 
lemmy83 ha detto:
Devi considerare però che un sistema fv con contratto scambio sul posto viene dimensionato sull' 80 - 85 % del consumo dell'utenza quindi questo caso è difficile da trovare.

Quindi se io consumo l'energia con un contratto enel da 3KW ,ci guadagno solo se monto un impianto fotovoltaico da 2 KWh ( o cmq sottodimensionato) ?

max996
 
Ultima modifica:
Non è che ho cambiato idea, perchè penso che il nostro Stato sarà bravo, come ha sempre fatto, a farcela pagare e perchè nel giro di pochissimo tempo prevedo un dimezzamento dei costi di installazione ma mai potevo immaginare che un provvedimento pro-ambiente incentivasse il consumo a scapito dell'immissione in rete di energia pulita--->ennesima dimostrazione di come siamo messi male :(

Non sono contro l'energia pulita, anzi credo che si potrebbe fare di meglio, ma sono scettico sulla classe politica altamente inaffidabile.

Il cambio di idea c'è sul fatto che finanziariamente ottenere almeno il doppio di un btp (considerando che il capitale investito in pannelli solari non lo si riottiene a fine "investimento") è un bel risultato e senz'altro meno a rischio di un investimento azionario che potrebbe rendere in modo simile (però sull'azionario rischi di perdere molto mentre con il solare al massimo si viene a perdere l'incentivo ma non l'energia prodotta).

Ciao.
 
Ultima modifica:
No aspetta nn fare confusione, tu hai un contratto enel con una potenza di 3 kW ovvero tu non puoi assorbire più di 3 kW se no il contatore salta.
L' energia (potenza * tempo U.M = W*s=joule siccome il joule è una U.M. "piccola" si preferisce usare il KWh che è pari a 3.6 * 10^6 joule) che consumi però durante l' anno non è legata alla potenza contrattuale ma a quanto lasci accessi i varii elettrodomestici.
Per dimensionare un impianto fotovoltaico si procede in questo modo :
a) Prendo le bollette dei 2 anni precedenti e calcolo il consumo energetico medio in kWh
b) Una volta ricavato questo consumo(in media per una famiglia italiana di 4 persone è di circa 3000-3500 kWh) lo moltiplico per 0.8-0.85 così trovo l' energia che l'impianto FV mi deve fornire durante l'anno
c)Conoscendo l'ubicazione dell' impianto e le condizioni di installazione si determina la potenza di picco dell' impianto fotovoltaico (in W di picco).
Per cui la potenza contrattuale influenza in minima parte la scelta della potenza dell' impianto fotovoltaico.
 
@ chiaro scuro
Non sono contro l'energia pulita, anzi credo che si potrebbe fare di meglio, ma sono scettico sulla classe politica altamente inaffidabile.

Sai che questa è l' obiezione più difficile da contrastare ( sarà forse perchè è vera?;) )
 
Io sono molto favorevole all'installazione di un impianto fotovoltaico casalingo, purtroppo mi frena la fragilità dello stesso.
Risiedo in una zona soggetta a grandine e, almeno una volta all'anno, o sopra casa mia o nel circondario piovono sassate.
Una decina d'anni fa ho dovuto rifare il tetto e sostituire i serramenti: anche se assicurato ovviamente ci ho rimesso :cry:
Il peggio è che ora le compagnie non sono più disposte ad assicurare contro la grandine se non con premi scandalosi.
Un impianto FV è sicuramente più delicato di un tetto, per cui siamo tutti titubanti nel lanciarci nell'impresa: ci vorrebbe un rivestimento antisfondamento dei pannelli.
 
Ti posso dire che un mio amico è andato nel laboratorio dove i pannelli vengono testati e mi raccontava che per essere omologati devono resistere a dei cubetti di ghiaccio di circa 3 cm di diametro sparati agli 80 all'ora contro il pannello.
Ovvio che se cadono giù delle "pietre", come nel caso di gioppino, c'è poco da fare.
 
Zaphod Beeblebrox ha detto:
Il concetto è che comunque sul lungo termine tutta la società dovrebbe
beneficiare dell'adozione di energia pulita e rinnovabile.
Sarà vero?

Con le tecnologie attuali, stando a quello che si legge nel libro "La sfida del secolo" di Piero Angela, no.

L'energia prodotta tramite pannelli fotovoltaici, consente di ottenere un bilancio energetico globale pari ad 1,3:1, contro l'1:2 del petrolio (dal quale si ottiene il doppio dell'energia di quella necessaria per l'estrazione, il trasporto, la raffinazione, ...).

Ciao
 
Salve,
pur credendo nelle fonti energetiche rinnovabili e solleticato dall'idea che in qualche modo potrei per i prossimi 20 anni non pagare la bolletta ENEL o addirittura guadagnare attraverso la produzione di energia elettrica in proprio, condivido alcune perplessità già esposte che da qui a 20 anni potrebbero cambiare totalmente il punto di vista sulla convenienza del FV e magari scoprire lati negativi che ora, grazie agli incentivi, sembrano non esistere.
Per esempio: avete pensato allo smaltimento dei pannelli di silicio non più funzionanti?
Si parla di una durata media di circa 20 - 25 anni, ma poi? Chi pagherà i costi dello smaltimento e gli eventuali danni ambientali?
Mi viene in mente la storia dei famigerati Ethernit.
Oggi, quando si parla dei costi del nucleare, si comprendono i costi per lo smaltimento delle scorie che già si sa, è un problema reale.
Ma per il FV esistono studi di questo genere?

renato
 
Il silicio può essere facilmente riciclato, a quanto ho capito viene sottoposto a processi di lucidatura tramite l'utilizzo di alcuni gas e torna come nuovo.
 
renato ha detto:
Oggi, quando si parla dei costi del nucleare, si comprendono i costi per lo smaltimento delle scorie che già si sa, è un problema reale.

renato

Anche conteggiando tali costi, le centrali nucleari costituiscono il metodo di gran lunga più economico per produrre energia elettrica.

Nessuno commenta quello che ho scritto prima? Non credo che Piero Angela sia un fanfarone o sia mal consigliato:)
 
kaljeppo ha detto:
Il silicio può essere facilmente riciclato, a quanto ho capito viene sottoposto a processi di lucidatura tramite l'utilizzo di alcuni gas e torna come nuovo.

O magari rifuso, con un enorme dispendio di energia elettrica...
 
erick81 ha detto:
Nessuno commenta quello che ho scritto prima? Non credo che Piero Angela sia un fanfarone o sia mal consigliato:)
Non significa neanche che tutto quello che dice sia per forza vero. ;)
Ho capito male o dal tuo post si "evince" (scusate ma mi è scappata) che ci vuole più energia per produrli di quella che produrrano?
Sinceramente mi sembra un pochino incredibile: con 20 mq hai una potenza di circa 3Kw, ma facciamo pure 2,5Kw; poniamo che in un anno producano solo 2000 Kwh, facciamoli durare una quindicina d'anni (una stima onesta) e siamo a 30.000 Kwh cioè 30Mwh. Con 30 Mwh penso che si possano produrre (e anche smaltire) più di 20mq di panneli fotovoltaici.
Cmq, questi sono solo dei miei ragionamenti: potresti darci dei dati un po' più significativi e qualche riferimento in più?
Grazie
 
erick81 ha detto:
O magari rifuso, con un enorme dispendio di energia elettrica...

Perchè rifonderlo se può essere semplicemente lucidato? E sinceramente, scusate l'ignoranza, non sono poi così certo che il silico subisca chissà quali processi di fusione.
 
kaljeppo ha detto:
Perchè rifonderlo se può essere semplicemente lucidato? E sinceramente, scusate l'ignoranza, non sono poi così certo che il silico subisca chissà quali processi di fusione.

La produzione del silicio per via chimica ha comunque bisogno di temperature di svariate centinaia di gradi (non ho voglia e tempo di cercare sui libri dell'università, ma dovremmo essere intorno ai 1000 °C).

Ciao
 
AlexZone ha detto:
Non significa neanche che tutto quello che dice sia per forza vero. ;)
Ho capito male o dal tuo post si "evince" (scusate ma mi è scappata) che ci vuole più energia per produrli di quella che produrrano?

Sicuramente, non è un'oracolo, ma solitamente non è mal consigliato! Ho letto il libro di sfuggita, ma ricordo bene i passi citati.

In giro per la rete ho trovato dati discordanti, ma si parla di 6-8-10 anni per riportare il bilancio in pareggio, solo considerando l'energia utilizzata per produrre i pannelli. Piero Angela, da quello che ho capito, considerava tutta l'energia consumata, partendo dalla "sabbia", fino ad arrivare al pannello funzionante.

Tuttavia la tecnologia continua a progredire, l'efficienza energetica globale dei pannelli migliorerà ancora!
 
Mi sono informato un po' anch'io e riporto alcune considerazioni.
In effetti "produrre" silicio è molto dispendioso in termini energetici (ha una temperatura di fusione superiore a quella del ferro, oltre 1600°, e soprattutto un calore di fusione, cioè l'energia che occorre per fonderlo, triplo rispetto a quello del ferro). Nonostante questo però l'energia prodotta da panneli fotovoltaici convenzionali (silicio cristallino) ha un indice di "ritorno" che va da 3 a 9, cioè al minimo ricavi tre volte l'energia che hai speso per produrlo, mantenerlo e smantellarlo. Questa informazione l'ho ricavata da qui (http://it.wikipedia.org/wiki/EROEI). Devo dire che considero questa pagina di wikipedia solo come base di discussione (perchè avrei molto da dire in proposito su quello che viene riportato), ma anche da altre fonti ho trovato informazioni "compatibili" (altre stime affermano che necessitano dai 3 ai 6 anni di produzione per pareggiare l'energia consumata nel ciclo di vita dei pannelli fotovoltaici convenzionali; tutto il resto è guadagno). Mi sembra che siano stime non eccezionali, ma senz'altro migliori da quelle riportate da Angela, e più che sufficienti per avere un bilancio energetico positivo.
Si può notare che esiste un'altra tecnologia di pannelli al silicio (silicio amorfo) che ha un "indice di ritorno" molto migliore, soprattutto perchè utilizza pocchissimo silicio (però ha un rendimento energetico molto peggiore e si degrada prima negli anni).
Altra considerazione che si può fare è questa: non è strettamente necessario rifondere il silicio a fine ciclo, dato che è il materiale di cui è formata la terra (con la t minuscola); è sufficiente un trattamento per
separare e recuperare i diversi elementi.
 
kaljeppo ha detto:
...l'impianto è a costo zero, non c'è alcun esborso da parte dell'utente...


In "soldoni"...la banca mi da i soldi, faccio istallare il FV e con il conto energia di ENEL mi pago il finanziamento dei lavori e del'impianto e magari riesco a non pagare le bollette?
 
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