Qui non si tratta del solito "oppo" con uno chassis diverso e rimarchiato, con prezzo stellare, che abbiamo sempre segnalato. A me sembra che questo prodotto sia quanto meno originale, con soluzioni e componenti di qualità. Dove sta l'oltraggio? Perché questa reazione?
Guarda, EMMlabs, ha sul suo stesso sito, l'offerta pro e consumer. In pratica loro sono grandi specialisti per convertori A/D D/A. Spulciando su internet, scopri che
nomi del calibro di Chesky Records usano/hanno usato i loro ADC per le registrazioni dei master!
Il punto è che l'ADC 8 MKIV costa "solo" 8.500$ http://www.superaudiocenter.com/Pricing.htm
E' vero, non incorpora la meccanica di lettura SACD, ma sono 8 canali!!!!! Poi Emidio, guarda un po', gli stessi di EMMLabs si buttano nel consumer e cominciano ad offrire e decantare cavi speciali, li chiamano EMM ISOPATH, dal migliaio di Euro al metro ovviamente... mentre i cavi che usano negli studi di registrazione, dubito proprio che siano quelli là..... e attenzione, parliamo di materiale usato da etichette audiophile per registrazioni di classica o jazz. Lo stesso prodotto in questione vanta alcune soluzioni che mi sembrano assenti nei loro prodotti pro. Ma allora se si ritiene che non servano all'ADC che acquisisce il master, a che serve metterli in un DAC che poi andrà a riprodurre il lavoro dell'ADC???
Insomma il consumer sembra sempre più un mercato di creduloni da spennare. Ti chiedo, perché non prendere lo stesso DAC professionale, renderlo user-friendly, integrare funzioni di lettura ed accesso a file musicali su HDD e aggiungere al limite la room correction? Peculiarità quest'ultima perfetta per il consumer. E invece no, EMMLabs ha scelto la strada di raccontare scemenze.
Gli economisti direbbero che hanno deciso di lucrare alla grande sull'asimmetria informativa......
Poi naturalmente è economicamente fondato un ricarico maggiore nel consumer, perché comunque è una distribuzione che porta a conoscenza di prodotti altrimenti ignoti a chi non è specialista, prodotti che gestiti in un negozio fisico, comportano costi e deprezzamenti che vanno scaricati nel prezzo finale.
Ok, d'accordo! Ma la cosa si può fare a mio avviso con più serietà. Ad esempio PMC differenzia la sua offerta pro e consumer senza raccontare troppe cavolate, e carica un margine maggiore accettabile, tenendo conto della finitura sicuramente molto più bella e dei suddetti costi di distribuzione.
Perciò tanta indignazione.