digital video ht di maggio

Certo che se chiudessero tutte e tre le testate il panorama editoriale del settore ne risulterebbe abbastanza impoverito.

Nel settore Hi-Fi rimarrebbe praticamente solo Fedeltà del Suono poichè Costruire Hi-Fi è dedicata agli autocostruttori ed in quello HT la sola AF Digitale, non considero infatti una rivista di questi settori HC, poichè la considero solo una rivista "per architetti", con foto tipiche dei cataloghi di arredamento, ma molte volte con errori di installazione tremendi ed è praticamente nulla sotto il profilo tecnico.

AF non è male, si espone di più realizzando qualche inchiesta e sollevando a volte alcune critiche su qualche prodotto rispetto a quella che è la filosofia del gruppo Technipress, ma offre minori approfondimenti tecnici, specialmente in Hi-Fi.

Se avverrà quanto paventato bisognerà accontentarsi, rimangono però sempre le riviste estere.

Ciao
 
A me dispisce per AR, l'unica rivista del panorama italiano che cerca di effettuare delle prove strumentali serie. Il che è curioso perché ormai gli strumenti di misura sono davvero alla portata di tutti. Con un PC è oggi possibile condurre test che qualche anno fa richiedevano strumentazioni costosissime. Anzi sarebbe bello che anche AVM seguisse questa strada :D .

Da un punto di vista giornalistico, devo però dire che AF Digitale è miglia avanti, con le sue inchieste e reportage.
 
antani ha detto:
Con un PC è oggi possibile condurre test che qualche anno fa richiedevano strumentazioni costosissime
Le richiedono ancora oggi se si vogliono fare misure di un certo livello, affidabilità e precisione.

Che poi gli strumenti di misura attuali siano controllati internamente tramite un processore o si interfaccino con un PC sia per controllo che per memorizzare/stampare i risultati o automatizzare le misure è cosa ben diversa.

Quello che conta in quegli strumenti è tutto quello che c'è attorno al microprocessore, ad esempio gli stadi di amplificazione che devono essere a bassissimo rumore e distorsione.

Quello che si fa con un analizzatore della Audio Precision, con la strumentazione della Agilent (nome dato al settore strumentazione della HP), della Bruel o che si visualizza con un oscilloscopio Tekronix non lo si fa, ancora, con un semplice PC, una buona scheda audio ed un software di misura.

Per quanto riguarda Suono non so se esce ancora, avevo visto tempo fa un numero, ma era poca cosa.

Ciao
 
Mah, dipende cosa si vuole misurare. Per misurare i diffusori basta un buon microfono e un po di sw, persino free.

Per misurare le sorgenti digitali ci vuole una buona scheda audio e qualche sw. Un Audio Precision è meglio? Non ho dubbi, ma serve davvero quando ormai le migliori schede audio hanno il tappeto del rumore a -150 dB?

Rimangono gli amplificatori, che sono un po più complessi da misurare.
 
GIANGI67 ha detto:
..anche se IMHO la rivista e' mediocre e le recensioni BR risibili.

be non esageriamo, penso sia a livello delle altre riviste, probabilmente con l'era di internet, si trova di tutto e di + in rete, e la rivista cartacea ormai rimane solo per chi vuole collezionare.
dispiace perchè nel settore HT rimane praticamente solo AF, e la cosa fa tristezza, oltretutto cè il rischio concreto che tra non molto dovrò portarmi in bagno:eek: il portatile e la cosa non mi piace troppo:D , sono vecchio stile: la carta patinata è la carta patinata.:cool:
 
nordata ha detto:
Le richiedono ancora oggi se si vogliono fare misure di un certo livello

quelle si possono fare solo nell'altro localo :D

io non vorrei che si creassero degli inutili allarmismi. di certo c'è che non corrano tempi buoni. il fatto che sia in liquidazione può anche voler dire che si stia cercando una diversa struttura societaria
 
Il problema e' che non si possono recensire BR partendo dall'8 in su,semplicemente non sei attendibile.Solo un paio di volte ho visto dei 7,probabilmente si trattava di rumore video inciso su vhs...
comunque sarebbe una bella perdita,dopo quella di Videotecnica di qualche anno fa(non reputo l'erede Tutto Digitale all'altezza,il buon Stefano Belli non me ne voglia...).
 
Ultima modifica:
sono MOLTO contento della rassicurazione sul prosieguo della rivista.

Pur condividendo la critica alla eccessiva benevolenza nelle recensioni (ma non è che gli altri siano messi molto meglio ...), non mi faccio mai mancare la rivista (sono abbonato) e vi trovo sempre spunti interessanti.

Uno per tutti: Manuti.
Del quale condivido il 50% delle cose che scrive, ma che è sempre stimolante.

Buon lavoro, se foste mancati sarebbe stata comunque una perdita.
 
MauMau ha detto:
Pur condividendo la critica alla eccessiva benevolenza nelle recensioni

L'argomento "benevolenza" ogni tanto riciccia; le vostre vostre opinioni sono fondamentali ed alla fina sono le uniche che contano, perchè siete voi che leggete e quindi comprate la rivista.
Lasciatemi però "esternare" il mio punto di vista, quello del redattore che scrive le recensioni.

Una prova è composta di 3 parti:
- la descrizione dell'apparecchio
- la prova di visione
- le misure

Le misure sono inequivocabili. Lasciamo stare per ora la parte "filosofica", di quanto cioè le misure descrivano effettivamente la resa. E' indiscutibile che comunque diano una idea oggettiva su alcuni parametri di funzionamento.

La descrizione: sembra facile, ma lo è così tanto quanto sembra. Primo perchè chi la legge ha un grado di conoscenza che può variare da 0 a 10. Non si può parlare di come si fa la sintonia e non si può nemmeno parlare solo delle minuzie tecnologiche. Per questo abbiamo deciso di dividere la descrizione in una parte generale accompagnata da un approfondimento.
Detto questo, nel descrivere l'apparecchio personalmente mi sforzo di trovarci quello che c'è di buono. Dietro ad ogni prodotto c'è il lavoro di centinaia se non di migliaia di persone che lavorano per colossi che hanno un know how impressionante. Se fanno qualcosa in un certo modo un motivo c'è, non voglio e non posso avere la presunzione di saperne più di loro. Ma state pur tranquilli che se c'è qualcosa che sembra strano, nell'articolo c'è sempre un commento in proposito. Che è "morbido", proprio perchè dietro ci sono comunque persone che sanno quello che fanno.

La prova di visione: anche in questo caso chi legge ha esigenze che vanno da 0 a 10. Non è mai successo e mai succederà che un problema riscontrato nella visione venga sottaciuto (almeno non intenzionalmente). Però per due diversi lettori uno stesso livello del nero può essere perfettamente accettabile o del tutto intollerabile. Nel descrivere la resa cerco (non è detto che ci riesca) di fare in modo che chi legge, se qualificato (come nel vostro caso) sia comunque messo in allerta su un potenziale problema senza per questo fare del facile (e piacevole per chi legge) catastrofismo.

In tutto questo non c'è nessun intento di compiacere chicchessia, perchè, ripeto, mai nessun problema è stato sottaciuto. Il perchè i modi siano più "blandi" di quanto qualcuno possa gradire può essere compreso anche in base a quanto esposto.
 
Top