Per prima cosa credo vada fatta una precisazione fondamentale circa il termine
subwoofer, come giustamente ha fatto notare Page alcuni post fa.
Il termine stesso sta a indicare un diffusore che ha il compito di andare a coprire quella parte inferiore di gamma audio che rimane fuori dalla portata dei woofer dei diffusori normali, ovvero quelli che scendono,
bene, a frequenze intorno ai 50-60 Hz, ovvero non perchè è scritto sul depliant pubblicitario, ma perchè lo fanno effettivamente mantenendo una pressione sonora ragionevole.
Per questo motivo, molti anni fa e, guarda caso, proprio per la stereofonia (non esisteva altro), si studiarono dei diffusori che dovevano partire da queste frequenze ed arrivare in modo credibile magari anche ai 20 HZ o poco più.
Quindi primo punto fondamentale: il sub non è una creazione del demonio, non ha nulla di diverso da un qualsiasi altro diffusore, è come se il diffusore normale invece di essere a 3 vie sia a 4, solo che il sub è stato messo in un diffusore a parte, il tutto però deve amalgamarsi come un tutt'uno.
Il sub, se è ben progettato e installato non deve notarsi, si deve solo notare quando interviene, ovvero riproduce note che prima non sentivamo o sentivamo a malapena.
Poi sono usciti diffusori più o meno mini, solitamente a due vie, in pratica un midrange ed un tweeter, mentre la gamma bassa era affidata ad un diffusore unico comune a tutti gli altri.
Solo questione di economia ed ingombro.
E' diventato di moda chiamarli "subwoofer", perchè fa più colpo, ma sub di cosa?

Il woofer non esiste già in partenza.
Detto tutto questo, giusto per intenderci sui termini, arrivo alla questione base di tutta la faccenda: non ti piacciono i bassi di un certo tipo, per prima cosa va detto che se parliamo di Hi-Fi non dovrebbero esistere preferenze personali, l'impianto dovrebbe riprodurre esattamente (più o meno) quanto inciso sul supporto, se su quel CD ci fosse una frequenza di 20 Hz prodotta da un bell'organo da chiesa la si deve sentire con lo stesso livello rispetto alle altre frequenze, il suono è quello, stessa cosa per un concerto dal vivo di rock, i bassi ci sono ed in abbondanza, idem per una grande orchestra classica, ascolta la stranota introduzione di "Così parlò Zarathustra" su un diffusore con altoparlante da 10 cm. e poi ascoltala su un impianto di altissimo livello e scoprirai che ci sono bassi in quantità industriale.
Pertanto se dici di amare l'Hi-Fi e ne vuoi parlare ti devi prendere il pacchetto completo: dai 20 a 20KHz canonici.
Ora il punto cruciale: in tutti gli impianti, anche in quelli costosi, visto che tiri in ballo questa discriminante, quando sono installati in un ambiente normale, si verificano delle risonanze ambientali, non è questione di opinioni o preferenze, ci sono sempre ed anche in misura elevata.
Ci sono anche per sub che costano migliaia di Euro, in impianti da decine di migliaia di Euro, anche se installati da professionisti (su questo ci sarebbe purtroppo da aprire una discussione).
Queste risonanze provocano proprio quei bassi con le caratteristiche che citi tu nel tuo post iniziale, bassi gonfiati, lunghi, che impastano il il resto della musica.
In quanti appartamenti dei tuoi amici, che hai citato ad esempio, con sub costosi (argomento che tiri continuamente in ballo) era stata fatta una correzione acustica ambientale, uno, due, tutti, nessuno?
Chissà perchè ho la vaga idea che la risposta sia l'ultima.
Presso commercianti professionisti (nel senso che per professione vendono impianti Hi-Fi) la situazione, mi dispiace dirlo, non è molto più rosea, ci sono alcune installazioni e/o ambienti curati anche da questo punto di vista, i grandi nomi lo fanno (per lo più), ma se pensi che bastano pochi spostamenti del sub o del punto di ascolto per variare il risultato capirai tu stesso che in un ambiente dove sono installati molti impianti, che si ascoltano magari in piedi un po' qui e un po' là, non si potrà ottenere un risultato soddisfacente, quanto meno proprio in gamma bassa.
Un sub deve poi essere regolato in base agli altri diffusori della catena, in un ambiente dove, magari, lo stesso sub viene fatto ascoltare in combinazione con più impianti (o viceversa) queste regolazioni non potranno essere "universali".
Ieri sono stato a Milano al Galà audio, dove ci dovrebbe essere il top dei "professionisti", roba da mettersi le mani nei capelli, impianti sistemati in stanze cubiche quasi spoglie (da questo punto di vista è è effettivamente il degno erede del vecchio TAV, come viene pomposamente presentato

).
Se il tutto è fatto a regola d'arte il sub è e deve essere solo il normale completamento della catena audio, non provoca e non deve provocare alterazioni al suono.
Se ambisci ad ascoltare musica nel modo migliore possibile devi prenderti anche i bassi, quelli giusti però, se non ti piacciono la colpa è di impianti (anche costosi) sistemati alla meno peggio.
Se poi proprio non ti piacciono i bassi, per qualche tuo motivo (ma ti consiglierei di frequentare qualche concerto, classico o pop che sia, giusto per farti un orecchio un po' più musicalmente educato) be', pazienza, è un tuo gusto come chi regola un display o vpr con colori sballati, magari saturi a più non posso (o come i demo dei centri commerciali), ma allora non parlate di Hi-Fi e, sopratutto, non attaccare chi cerca di spiegarti come dovrebbero essere le cose.