Risposta breve: sì; nell'uso normale nessun rischio.
Risposta più articolata:
L'Impedenza che viene dichiarata è quella nominale, ovvero rilevata a 1 KHz, però nell'uso pratico il valore varia al variare della frequenza, solitamente tende a diminuire alle frequenze basse, l'entità della variazione può anche essere importante, si può arrivare benissimo a valori inferiori ai 4 Ohm.
Pertanto può benissimo darsi che i tuoi diffusori da 6 Ohm nominali in pratica possano scendere a 4 Ohm mentre un diffusore da 8 Ohm può scendere a 3, bisognerebbe avere i grafici dell'Impedenza dei singoli prodotti.
Quando l'Impedenza di un diffusore scende l'ampli che lo pilota tende ad aumentare la potenza erogata, teoricamente in modo inversamente proporzionale: un ampli da 100 W su 8 Ohm dovrebbe erogarne 200 su 4 Ohm, questo teoricamente, in pratica magari ne erogherà 130 (ad esempio), il tutto dipende dalla bontà dell'alimentazione e dal circuito elettronico; ampl9 di classe elevata e di costo altrettanto elevato riescono benissimo a soddisfare questo requisito.
La maggior parte degli ampli soffrono se devono pilotare carichi con Impedenze molto basse ed a livelli levati, si può rischiare anche il guasto.
Se però il tutto viene usato a livelli di ascolto non vicini al massimo e il valore dell'Impedenza non è tale da arrivare a valori bassissimi, non capita nulla.
La differenza tra i due valori d i 6 e 8 Ohm non è elevata, nell'uso pratico non rischi nulla, evita di usarlo per fare "discoteca" in casa.
