B&W 686: chi le avesse in casa te ne saprà dire di più, la mia impressione è che le 686 non siano tanto "piccole" quanto, piuttosto, "dure" e che la estensione in basso può essere o meno appagante a seconda della musica che si ascolta ed anche a seconda delle dimensioni della stanza (nelle stanze grandi i bassi un po' si disperdono), insomma non è che buttandoci dentro più watt si ottenga poi un salto di qualità (meglio averne che non averne di watt ovviamente).
Ascolto CD: io ascolto solo streaming, perché sono curioso, voglio ascoltare sempre cose nuove, spazio tra generi diversi (nessuno escluso), leggo la recesnione di un album per caso in rete e voglio subito ascoltarlo ecc ecc La qualità per me è importante ma non sono un maniaco, non cerco edizioni speciali o cose del genere.
All' opposto c' é chi ascolta solo album di sua proprietà (CD, vinile, file audio in alta risoluzione acquistati su piattaforme specializzate), sceglie con attenzione l' edizione (se ce n'é più di una) ricerca e conserva con orgoglio pezzi rari ecc ecc
In mezzo tra questi estremi c'é tutto il mondo, è difficile però trovare qualcuno che faccia a meno dei CD (come me) anche se magari anche lui ascolta lo streaming al 90%. In compenso stanno passando allo streaming sempre più persone, all' inizio pagare un abbonamento ad una piattaforma di qualità (diciamo una ventina di euro al mese) sembra una sciocchezza, molti pagano meno per l' abbonamento del telefonino o dello streaming video. Ma poi, se rientri in quella parte fortunata del Paese che non deve soffrire per arrivare a fine mese, una volta che hai cominciato non smetteresti più.
Conclusione: sì, i CD si ascoltano sempre meno anche se quelli che fanno a meno del lettore CD sono una minoranza quanto meno nel nostro campo.