GIANGI67 ha detto:
...in un mercato aereo dove e' ancora tollerata un'assurdita' come l'overbooking...
Appunto.

Come da me già detto più volte, le regole che danno alle compagnie aeree la possibilità di fare (quasi) impunemente l'overbooking, lasciando a terra chi decidono loro (nessuno potrà mai sapere nè chiedere ad alcuno il perchè della scelta di altri passeggeri al proprio posto), sembrano appartenere ad un racconto di fantasy.
Inoltre ripeto ancora che - perfino avendo in mano il biglietto cartaceo ufficiale, e non un semplice codice di prenotazione - il cliente che ha prenotato e pagato da mesi un volo potrebbe tranquillamente essere lasciato a terra.
La riprotezione spesso lascia il tempo che trova.
A me è successo proprio l'altro ieri: una compagnia aerea (con la quale non volerò più) cancella senza spiegazione alcuna i suoi due unici voli del venerdì e del sabato da Boston verso l'Europa.
Decine di passeggeri arrivano in aereoporto per fare il check-in, e si vedono catapultati in un piccolo incubo: sono stati riprotetti (!) sui voli della domenica e del lunedì successivo (48 ore di distanza dal proprio volo originale).
Chi come noi ha viaggiato spesso ha potuto (con un po' di vigliacca cattiveria, lo ammetto) andare immediatamente al booth della compagnia stessa per protestare e chiedere una riprotezione più umana su voli di compagnie collegate (o partner - oggi molte compagnie sono associate tra loro). Noi siamo riusciti a tornare 24 ore dopo con un aereo di un'altra compagnia.
Ma chi è meno avvezzo ai viaggi?
Chi non spiccica nemmeno quel poco di inglese che so io?
Chi si è portato i soldi contati e non ha carte di credito per pagarsi taxi, albergo, taxi per tornare in aereoporto il giorno (o due giorni) dopo?
Tralascio ovviamente il caso in cui si abbiano impegni improrogabili (tipo il normale ritorno al lavoro, ovviamente) da onorare.