Come costruire un finale dual mono in classe D e vivere felici

Lo uso da un pò ma non è ancora finito nei particolari, mi arrivano a giorni i cavi e gli spinotti XLR per attaccarlo all'Onkyo PR-SC5507, poi prometto che metterò sù un 3D apposito con approfondita documentazione fotografica (tecnica no perchè mi avete insegnato tutto voi in questo di 3D :), io praticamente ho fatto solo l'assemblaggio)
 
QUsta è la discussione che NON dovevo trovare... adesso mi avete fatto venir la voglia di farmi un amplificatorino anche a me... sulla classe D già avevo pochi dubbi visto che mi stavo interessando al Pioneer LX-82... ho scoperto i nuforce da poco... ora con questi riesco a fare un oggettino valido risparmiando... adesso mi metto a studiare la soluzione adatta a me :D
 
Allora, ho cominciato a guardare un po' di cose... avrei scelto l'hypex ucd400HxR, l'alimentatore vorrei mettere quello switching, poi sarei anche intenzionato a fare due amplificatori mono...

Due dubbi esistono due versioni dell'allimentaore smps400 che vanno a 49 e 67, devo ordinare la versione a 47 perchè quella a 49 è per pilotare due ucd180?

Poi ho ancora bisogno della schedina ucd supply? o basta l'alimentatore ed il modulo di amplificazione?
 
Duncan ha detto:
...... basta l'alimentatore ed il modulo di amplificazione?

Si è sufficiente.

Inoltre, da prendere con le pinze:D , su siti esteri che si occupano di autocostruzione è opinione che siano più "audiophile" le soluzioni tradizionali:
trasformatore toroidale + supply + modulo amplificazione.

Ciao

Renato
 
Mah è un dubbio che ho, ma vedendo le implementazioni migliori di moduli di amplificazione in classe D/T/N non si fanno problemi ad usare l'una o l'altra.

Per il supply quindi è opzionale? Se è così son propenso a metterlo :O
 
@MachZ08

com'è finita col tuo progetto? vogliamo vedere le foto... :)

mi sono divertito tanto a leggere trenta pagine sull'argomento, anche a me come a tanti altri è venuta la curiosità di vedere cosa riescono a fare questi moduletti :) sicuramente successivamente alla realizzazione delle mie nuove casseruole mi lancerò in questo esperimento..

per comodità e per facilità di localizzazione, gli utenti che hanno realizzato il progetto di cui sopra e hanno aperto un apposito topic potrebbero segnalare il link su questo thread, penso che i moderatori non avranno da ridire e faciliterebbe la ricerca a tutti gli interessati e curiosi :)

bye
 
Questo è molto interessante, ma non ho capito bene dalle specifiche se è possibile farlo lavorare in mono semplicemente usando le connessioni in modo appropriato o se si deve modificare qualcosa.

Io ho assemblato da poco questo, e devo dire che di potenza ne ha da vendere, però mi sembra un pò grezzo come suono, non così raffinato come vorrei; del 3020 ho sentito parlare molto bene in termini di qualità di suono, anche se mi piacerebbe fare un confronto diretto con un ampli tradizionale.

Se qualcuno fa un pensierino di costruirlo, faccia un fischio.
 
regole generali per l'autocostruzione (e la scelta) di ampli in classe d

Vedo che c'è molto interesse sull'argomento e visto che mi interesso da 30 anni di queste cose, mi permetto di dare qualche consiglio.
In generale, quando si parla di potenze superiori ai 100W (anche se in classe D), l'alimentatore gioca un ruolo importante quindi, una delle regole per scegliere un kit, piuttosto che un altro, è quella di dare uno sguardo alla robustezza dell'alimentatore.
Tradotto in poche parole:
1. capacità e qualità del trasformatore
2. capacità e qualità del filtro di alimentazione
per questo secondo punto, a parità di capacità complessiva di filtro, è sempre meglio avere una batteria di condensatori elettrolitici più piccoli in parallelo che due bestioni che raggiungono la capacità massima. Il motivo è legato alla velocità di risposta di carica/scarica del condensatore che, negli alimentatori per classe D, devono essere particolarmente veloci. Quindi, come regola generale, meglio condensatori piccoli in parallelo che uno (o due, uno per ramo) grosso.
C'è' poi il capitolo degli alimentatori switching.
Molti ampli in classse D consigliano l'adozione di quest'ultimi oggetti. In realtà l'unico motivo per utilizzare un alimentatore PWM per il nostro ampli è legato alla stabilità delle tensioni di alimentazione.
Con un alimentatore tradizionale, quest'ultime possono variare anche del 10% (come conseguenza delle variazioni di tensione di rete erogata dal vostro fornitore) e quindi creare qualche piccola variazione nelle prestazioni del vostro ampli ma, anche in questo caso, la tecnologia in classe D ci dà una mano, infatti, questo tipo di ampli ( a differenza delle vecchie classi A, B, AB, etc..) è praticamente stabile anche con variazioni di tensione nominale di alimentazione superiore al 10% quindi, l'adozione di uno swithcing PWM, risulta inutile e in caso di progettazione errata da parte del produttore (a volte succede che siano sotto dimensionati) addirittura dannosa.
Veniamo ora al capitolo ampli vero e proprio.
La classe D in realtà, nel corso del tempo, ha subito varie interpretazioni (Classe H, T, etc...).
La sostanza è però uguale per tutti: si tratta di dispositivi che campionano il segnale analogico, lo amplificano digitalmente e lo restituiscono in analogico facendolo passare per un opportuno filtro.
Come si fà quindi a misurare la bontà di un ampli digitale ? Purtroppo è molto difficile. Negli ampli tradizionali, una persona di esperienza poteva, guardando lo schema elettrico ed i componenti usati, emettere un giudizio teorico che poi andava comunque verificato con un ascolto. Per esperienza vi dico che, normalmente, se chi emetteva il giudizio era veramente esperto, questo risultava il più delle volte corretto.
Con questi "aggeggi" in clase D purtroppo, l'analisi circuitale è abbastanza difficile in quanto, il circuito di potenza e quello di filtro sono quasi sempre uguali e molto semplici, la vera differenza la fà il circuito di campionamento e quello pilota che, purtroppo, sono spesso inseriti in un singolo chip o al massimo in un componente a film imperscrutabile. Ergo, si possono fare solo 3 o 4 cose:
1. provare a raccogliere info sul chip/film dalla casa madre per capire cosa usano (esempio: trovare dei convertitori Burr e Brown sarebbe indice di qualità).
2. raccogliere misure elettriche sulle prestazioni dell'ampli(non è sempre foriero di buoni risultati ma è sempre meglio del famoso calcio nei cosiddetti....)
3. raccogliere commenti da chi lo ha già realizzato
4. andarlo a sentire di persona
Il punto 4 è di gran lunga il più sicuro e ve lo consiglio sinceramente.

Ultimo ma non per ultimo: non è vero (purtroppo) che gli ampli in classe D suonano uguale con tutti i diffusori. Quel che è vero è che, tutti gli ampli in classe D rimangono stabili (cioè sono in grado di pilotare senza variazioni di potenza) tutti i diffusori fino ad una certa impedenza minima risultante che, nomalmente è fissata a 2 ohm. Sul suono però la situazione cambia di parecchio perchè, come detto in precedenza, tutti gli ampli in classe D hanno un filtro in uscita che serve a ritrasformare il segnale da digitale ad analogico. Ora, cosa è un sistema di altoparlanti se non un filtro con una sua induttanza, reattanza e resistenza ? In pratica, il problema più grosso è che il sistema di diffusori (essendo un filtro) interferisce con il filtro dell'ampli e qualche volta, l'interferenza è tale da modificare la resa sonora del sistema. Nel corso degli anni si è provveduto a rendere gli ampli in classe D sempre più insensibili a questo fenomeno che però ancora c'è, soprattutto con diffusori a bassissima impendenza.

Detto ciò vi saluto e mi scuso con il moderatore, se il mio post fosse troppo lungo si può spezzare in due o tre pezzi. Decidi tu.

Se qualcuno avesse bisogno di ulteriori approfondimenti sono disponibile (compatibilmente con i miei impegni lavorativi)
Ciao
 
alexflibero ha detto:
mi scuso con il moderatore
Figuriamoci, anzi ti ringrazio per la tua chiara esposizione dell'argomento, ci vorrebbero più interventi didattici/tecnici come il tuo e meno (anzi, nessun) post del tipo "Un venditore in Kazakistan vende quel TV a 10 € in meno, dite che faccio bene a comprarlo ?". :rolleyes:
se il mio post fosse troppo lungo si può spezzare in due o tre pezzi
Non c'è problema, il soft di gestione ha un sistema automatico che avverte e blocca se il messaggio è più lungo di 5000 caratteri.

Ciao
 
alexflibero ha detto:
Nel corso degli anni si è provveduto a rendere gli ampli in classe D sempre più insensibili a questo fenomeno che però ancora c'è, soprattutto con diffusori a bassissima impendenza.

effettivamente in una prova di AF digitale, con carichi di 4 ohm (e senz'altro + bassi nei picchi di impedenza) come le serendipity, il pioneer LX82 (che monta i moduli ice power) mostrò segni di insofferenza non indifferenti.
quindi questi moduli in classe D dovrebbero essere valutati attentamente nell' interfacciamento con i diffusori.
mi sembra comunque un limite!
 
Le serendipity a detta dello stesso murace (intervista su af filmata, basta googlare) non rappresentano un carico particolarmente critico.
La sensibilità è elevata e gli sfasamenti contenuti, non per niente diversi sintoampli di costo inferiore (Cambridge 640r, Onkyo 875) a quel pioneer si sono mostrati in grado di pilotarle dignitosamente
Sarebbe interessante verificare il comportamento di ampli in classe D di fascia elevata, come il Nad master series o il finale sunfire da 7x400w
 
eccoci.....

ho due moduli ucd400

cosa mi occorre per alimentarli??

Li userò per alimentare dei bass shaker per cui niente hi-end.......

grazie
 
Vedo che c'è molto interesse sull'argomento e visto che mi interesso da 30 anni di queste cose, mi permetto di dare qualche consiglio.
In generale, quando si parla di potenze superiori ai 100W (anche se in classe D), l'alimentatore gioca un ruolo importante quindi, una delle regole per scegliere un kit, piuttosto che un altro, è quella di dare uno..........[CUT]
Guarda ... se questo puo bastare a confutare i tuoi dubbi in gearsluz un sito di produttori di musica a livello professionale c'e' qualche interessante novita' : questa gente sta pensionato i vari bryston , pass , classe roba da 20k il pezzo , a favore degli hypex sopratutto gli ucd 700 , considerato la concorrenza che fanno ai soliti grandi nomi dell' esoterico spinto , io vado di corsa ad ordinarne almeno un paio poiche' temo ( paranoie al bando ) che il prezzo possa raddoppiare dall'oggi al domani :) Ecco : restando in tema da quando esistono i pro tools e le loro schede pci alimentate da fetentissimi alimentatori switch da computer , dicevo e' da allora che la musica e' cambiata , dunque .. il digitale se ne frega degli alimentatori , in ogni caso i moduli hypex hanno i loro customizzati quindi nessun problema
 
Ultima modifica:
Mi spiace un po' vedere la deriva audiofiga presa da Hypex. Le varie habartizzazioni dei moduli mi sembrano unicamente dettate dal marketing. Questi nuovi moduli costano un occhio, ma davvero suonano meglio? Non ne sono affatto convinto...
 
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