sasadf
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Primo in ordine cronologico del 2006, già il 7 gennaio era tempo BUONO per intraprendere la prima battaglia nell'eterna lotta per apprendere e diffondere il Verbo del BUON ASCOLTO in giro per l'Italia.
Così con una manovra a tenaglia i Nostri due Gruppi avanzavano con ben in mente quale fosse la Nostra mèta.
Pertanto, mentre da Nord la Legione Romagnola Epigureiana procedeva spedita sacccheggiando ogni Autogrill le si parasse davanti, la legione dei fedelissimi Romani avfoumiani, si accontentava di saccheggiarne uno solo degli Autogrill affrontati durante la sua prorompente avanzata.
Un piccolo contrattempo derivante dall'aver raddoppiato il rancio del cornetto caldo appena sfornato alla crema, non ci impediva, dopo doloroso lascito nei bagni di suddetto autogrill, di procedere spediti verso il Nostro obiettivo, ignari su cosa ci attendesse.
Molti compagni erano caduti prima della marcia finale, e così per ingannare le immani fatiche del valicamento appenninico umbro laziale, compiangevamo i Nostri compagni che ci avevano prematuramente abbandonato, traendo però dal loro caldo ricordo la forza per proseguire più indomiti che mai.
MDL, Max Supercioli, RobHighlander, Rx360 e Pierluigi Jupiterinmind erano nei nostri ricordi più freschi, e ci scaldavano il cuore mentre avanzavamo a colpi di clacson, di schivate profonde e improvvise, e frenate brusche alla MOTOGP verso il confine umbro.
Anche i nostri mezzi parevano ribellarsi, forse consci di cosa li aspettasse alla meta, e ad ogni nostro comando loro si ribellavano facendo l'opposto...non è certo facile, infatti, viaggiare il 7 gennaio con i finestrini elettrici che si spalancano all'improvviso senza preavviso: gli spiriti ancestrali dei Nostri Padri volevano avvertirci di qualcosa?
Ma ormai il dado era tratto e dovevamo, seppure soli e sparuti, raggiungere la meta, e così allo scoccare del mezzodì, a costo di ulteriori sforzi gastrointestinali/gutturali, arrivammo lì dove, dopo un paio di telefonate al cellulare, era stato preparato il punto di convergenza delle due schiere di combattenti provenienti da Nord e da Sud.
Il Nostro Generale era giù lì dall'alba scattante e fresco come una rosa pronto ad accoglierci per renderci in quel momento stesso immortali nella unione fraterna tra Nord e Sud.

Appena giunti, non sorpresi, ci ravvedevamo che era giunta per la fratellanza anche la legione del Centro(di ambo i lati, versante Laziale e Marchigiano), con due esìmi loro rappresentanti. M.tonetti e Jacopo.
Il Generale Tonetti, in barba poi a tutte le epurazioni fatte nelle precedenti campagne per i compagni ritardatari (si ricorda la campagna dell'invasione TAV'04 ove a seguito dei suoi improperi persero la vita milioni di miei elementi uditivi), era l'ultimo a comparire senza alcun senso di contrizione per aver fatto indugiare un momento di troppo l'invasione dei Barbari nel CipTheater.
Apprendevamo che la Legione Romagnola per una erronea invasione della ZTL rischiava gravi danni economici, ma che il danno derivante, stranamente, crucciava solo un membro dell'intera legione, mentre ad esempio l'Imperator Lanzo, approfittava dell'attesa per l'arrivo dell'ultima delegazione per prendere il sole facendo un uso improprio di uno spartitraffico a centro strada, con carrozze furenti che gli sfrecciavano in faccia.
Ormai era tutto pronto, ed ahimè, triste sorte dei narratori, che restano immortali nei loro racconti ma non figurano mai, anche stavolta non noterete di certo nell'immagine rappresentativa stessa della prima campagna 2006, l'assenza del sottoscritto narratore.

Dopo l'attimo fuggente, e l'attraversata Italica, il Generale Cip ci trovava stracchi e sfiancati, e così decideva di rifocillare le stanche membra delle truppe in un bar del Centro Storico di Terni.
Ahimè il Generale giocava male le sue carte e dopo km percorsi a piedi, stilettati da sferzanti colpi ventosi gelidi, scoprivamo che il bar prescelto per l'aperitivo era chiuso (debitamente preavvertito sicuramente di cotanta invasione:altrimenti inspiegabile sua chiusura nel bel mezzo di un sabato prefestivo alquanto invitante per incassi).
Quando già iniziavano a serpeggiare dissensi tra le truppe ormai riunite sotto l'unica epigureiana bandiera, il Generale Cip Rinveniva un bar che non poteva essere più lontano dalle usanze di questa selvaggia tribù.
Vediamo qui ritratto infatti il Tenente Colonnello Fabio De che si sta chiedendo evidentemente se quella schiera di oggetti sconosciuti di fronte fossero oggetti commestibili...

Di fronte a tanto ardore il Generale CIP sua sponte finanziava la prima campagna rifocillatoria, composta di vari aperitivi , un piattone immenso di tramezzini (io stesso, reduce dal raddoppio cornettiano/cremoso stentavo che sarebbero stati consumati tutti: nell'arco dei tre minuti successivi avrei avuto di che ricredermi...anche le olive di contorno abbellimento eran già negli stomaci dei famelici emiliano romagnoli), e varie stuzzicherie non più identificabili dal sottoscritto perchè già fagocitate dai Barbari.
Per nulla soddisfatte le insane viscere dell'imperatore Cisalpino Lanzo, che eruttava terminati i vettovagliamenti finanziati dal Generale Cip un inusitato "ORA SI VA A MAGNARE!!", l'intera truppa disordinatamente abbandonava il locale "Placebo" ormai saccheggiato di tutto il commestibile e quindi privo di interesse alcuno per l'esercito del Cipraduno.

Riempiti due carri Bestiame con le fameliche truppe, il Generale, temendo per la salvezza della popolazione indigena, ci dirottava sotto le pendici appenniniche, in un taverna dal sapore antico e capace di ristorare degnamente i nostri stomaci, e nel contempo ahimè di svuotare in modo desolatamente consono alla quantità di cibo ingugitato le Nostre misere ricchezze.
Così sotto i Nostri occhi, con una disarmante lentezza, scorrevano piatti di varie fogge e pietanze..

Disposti stranamente in modo ordinato, i vari commensali, in una apparente atmosfera gioiosa, attendevano di riempire le fameliche panze.

I primi scelti erano tre, e tra Girasoli al Tartufo...

...Strozzapreti alla Ternana, Tagliatellone al sugo al cinghiale, e mazzata finale di Carne mista arrosto, l'Imperatore Lanzo non si alzava da tavola prima di aver ingurgitato una porzione per una franchigia intera di legionari di zuppa inglese.
Caffe e via finalmente al cospetto del CIPTHeater, latore di tutte le sue meraviglie tecnologiche, dalla primizia del suo unico "schermo a mascheratura variabile", al CIppesubbe, ai Finaloni in Classe A AM AUdio, alle Rossini AM AUDIO, al lettore Cd Elettrocompaniet....
>>>Continua>>>>
Così con una manovra a tenaglia i Nostri due Gruppi avanzavano con ben in mente quale fosse la Nostra mèta.
Pertanto, mentre da Nord la Legione Romagnola Epigureiana procedeva spedita sacccheggiando ogni Autogrill le si parasse davanti, la legione dei fedelissimi Romani avfoumiani, si accontentava di saccheggiarne uno solo degli Autogrill affrontati durante la sua prorompente avanzata.
Un piccolo contrattempo derivante dall'aver raddoppiato il rancio del cornetto caldo appena sfornato alla crema, non ci impediva, dopo doloroso lascito nei bagni di suddetto autogrill, di procedere spediti verso il Nostro obiettivo, ignari su cosa ci attendesse.
Molti compagni erano caduti prima della marcia finale, e così per ingannare le immani fatiche del valicamento appenninico umbro laziale, compiangevamo i Nostri compagni che ci avevano prematuramente abbandonato, traendo però dal loro caldo ricordo la forza per proseguire più indomiti che mai.
MDL, Max Supercioli, RobHighlander, Rx360 e Pierluigi Jupiterinmind erano nei nostri ricordi più freschi, e ci scaldavano il cuore mentre avanzavamo a colpi di clacson, di schivate profonde e improvvise, e frenate brusche alla MOTOGP verso il confine umbro.
Anche i nostri mezzi parevano ribellarsi, forse consci di cosa li aspettasse alla meta, e ad ogni nostro comando loro si ribellavano facendo l'opposto...non è certo facile, infatti, viaggiare il 7 gennaio con i finestrini elettrici che si spalancano all'improvviso senza preavviso: gli spiriti ancestrali dei Nostri Padri volevano avvertirci di qualcosa?
Ma ormai il dado era tratto e dovevamo, seppure soli e sparuti, raggiungere la meta, e così allo scoccare del mezzodì, a costo di ulteriori sforzi gastrointestinali/gutturali, arrivammo lì dove, dopo un paio di telefonate al cellulare, era stato preparato il punto di convergenza delle due schiere di combattenti provenienti da Nord e da Sud.
Il Nostro Generale era giù lì dall'alba scattante e fresco come una rosa pronto ad accoglierci per renderci in quel momento stesso immortali nella unione fraterna tra Nord e Sud.

Appena giunti, non sorpresi, ci ravvedevamo che era giunta per la fratellanza anche la legione del Centro(di ambo i lati, versante Laziale e Marchigiano), con due esìmi loro rappresentanti. M.tonetti e Jacopo.
Il Generale Tonetti, in barba poi a tutte le epurazioni fatte nelle precedenti campagne per i compagni ritardatari (si ricorda la campagna dell'invasione TAV'04 ove a seguito dei suoi improperi persero la vita milioni di miei elementi uditivi), era l'ultimo a comparire senza alcun senso di contrizione per aver fatto indugiare un momento di troppo l'invasione dei Barbari nel CipTheater.
Apprendevamo che la Legione Romagnola per una erronea invasione della ZTL rischiava gravi danni economici, ma che il danno derivante, stranamente, crucciava solo un membro dell'intera legione, mentre ad esempio l'Imperator Lanzo, approfittava dell'attesa per l'arrivo dell'ultima delegazione per prendere il sole facendo un uso improprio di uno spartitraffico a centro strada, con carrozze furenti che gli sfrecciavano in faccia.
Ormai era tutto pronto, ed ahimè, triste sorte dei narratori, che restano immortali nei loro racconti ma non figurano mai, anche stavolta non noterete di certo nell'immagine rappresentativa stessa della prima campagna 2006, l'assenza del sottoscritto narratore.

Dopo l'attimo fuggente, e l'attraversata Italica, il Generale Cip ci trovava stracchi e sfiancati, e così decideva di rifocillare le stanche membra delle truppe in un bar del Centro Storico di Terni.
Ahimè il Generale giocava male le sue carte e dopo km percorsi a piedi, stilettati da sferzanti colpi ventosi gelidi, scoprivamo che il bar prescelto per l'aperitivo era chiuso (debitamente preavvertito sicuramente di cotanta invasione:altrimenti inspiegabile sua chiusura nel bel mezzo di un sabato prefestivo alquanto invitante per incassi).
Quando già iniziavano a serpeggiare dissensi tra le truppe ormai riunite sotto l'unica epigureiana bandiera, il Generale Cip Rinveniva un bar che non poteva essere più lontano dalle usanze di questa selvaggia tribù.
Vediamo qui ritratto infatti il Tenente Colonnello Fabio De che si sta chiedendo evidentemente se quella schiera di oggetti sconosciuti di fronte fossero oggetti commestibili...

Di fronte a tanto ardore il Generale CIP sua sponte finanziava la prima campagna rifocillatoria, composta di vari aperitivi , un piattone immenso di tramezzini (io stesso, reduce dal raddoppio cornettiano/cremoso stentavo che sarebbero stati consumati tutti: nell'arco dei tre minuti successivi avrei avuto di che ricredermi...anche le olive di contorno abbellimento eran già negli stomaci dei famelici emiliano romagnoli), e varie stuzzicherie non più identificabili dal sottoscritto perchè già fagocitate dai Barbari.
Per nulla soddisfatte le insane viscere dell'imperatore Cisalpino Lanzo, che eruttava terminati i vettovagliamenti finanziati dal Generale Cip un inusitato "ORA SI VA A MAGNARE!!", l'intera truppa disordinatamente abbandonava il locale "Placebo" ormai saccheggiato di tutto il commestibile e quindi privo di interesse alcuno per l'esercito del Cipraduno.

Riempiti due carri Bestiame con le fameliche truppe, il Generale, temendo per la salvezza della popolazione indigena, ci dirottava sotto le pendici appenniniche, in un taverna dal sapore antico e capace di ristorare degnamente i nostri stomaci, e nel contempo ahimè di svuotare in modo desolatamente consono alla quantità di cibo ingugitato le Nostre misere ricchezze.
Così sotto i Nostri occhi, con una disarmante lentezza, scorrevano piatti di varie fogge e pietanze..

Disposti stranamente in modo ordinato, i vari commensali, in una apparente atmosfera gioiosa, attendevano di riempire le fameliche panze.

I primi scelti erano tre, e tra Girasoli al Tartufo...

...Strozzapreti alla Ternana, Tagliatellone al sugo al cinghiale, e mazzata finale di Carne mista arrosto, l'Imperatore Lanzo non si alzava da tavola prima di aver ingurgitato una porzione per una franchigia intera di legionari di zuppa inglese.
Caffe e via finalmente al cospetto del CIPTHeater, latore di tutte le sue meraviglie tecnologiche, dalla primizia del suo unico "schermo a mascheratura variabile", al CIppesubbe, ai Finaloni in Classe A AM AUdio, alle Rossini AM AUDIO, al lettore Cd Elettrocompaniet....
>>>Continua>>>>
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