Re: il tg...
sasadf ha scritto:
...pos equesto problema all'inizio ed un prfessore universitario spiegò che essendo un termine cmq italiano ( e non straniero) , si dovrebbe cmq declinare come un qlq avverbio o nome italiano.
Ergo Euri è corretto: anche il prof, cmq annuiva sul fatto che tale termine era grossolanamente cacofonico e concluse dicendo, che in realtà, sarebbe stato l'uso comune che avrebbe determinato come ci saremmo comportati noi italiani..
Di solito dico anche io euro, ogni tanto, Euri , ma molto di rado.
walk on
sasadf
Mosso esclusivamente da intenti filantropo-divulgativi

, mi permetto di evidenziare una GRAVE lacuna grammaticale (nonché informativa) del professore universitario in questione.
Infatti, già da tempo l'Accademia della Crusca si è pronunciata contro la declinazione al plurale di "euro", trovando in tal senso l'appoggio del Consiglio della BCE: quest'ultimo spiegò che, ove si fosse declinato "euro" al plurale, l'UE si sarebbe ritrovata, ovviamente, con plurali diversi.
Nonostante gli autorevoli orientamenti, nell'anno 2001 su un decreto del ministero del Tesoro pubblicato in Gazzetta Ufficiale comparì la parola "euri": anche in quel caso ci si richiamò alle indicazioni dell'Accademia della Crusca e della BCE.
In effetti, "euro" è associabile al prefissoide, ossia si comporta come la "moto", che al plurale rimane le "moto"; o, ancora, ad un forestierismo: "mango" e "bingo", p. es., rimangono invariati.
In definitiva, nel 1998 la Commissione UE statuì che "euro" è un nome comune maschile, invariabile e scritto con l'iniziale minuscola. Il cent segue le stesse regole della parola euro, mentre l'abbreviazione, EUR in tutte le lingue, va scritta tutta in maiuscolo.
Conseguentemente (caro professore

), sarebbe auspicabile dire "gli euro" e non "gli euri", "i cent" e non "i cents".
Passi pure la cacofonia, ma non divulghiamo l'errore.
Antonio.