maxrenn77
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Perfetto Marco,hai espresso benissimo quello che è anche il mio pensiero.E l'assurdo è che i grandi classici del cinema italiano (di genere e non) alla fine dobbiamo comprarli nel mercato estero.
Forse al giorno d'oggi si tiene sempre meno conto che il cinema non è solo botti,esplosioni e montaggio da duemila inquadrature al secondo.Perchè alla fine è solo quello che vende e in un mercato asfittico come il nostro le label si devono adattare.I mercati USA (Criterion) e quello ad esempio UK (Arrow ed Eureka) possono vantare un bacino d'appassionati (e compratori) infinitamente più grande del nostro.Per questo faccio un pauso a CG per la scelta di Babette,purtroppo se la start up fallirà,difficilmente riproporranno un titolo simile.
Forse al giorno d'oggi si tiene sempre meno conto che il cinema non è solo botti,esplosioni e montaggio da duemila inquadrature al secondo.Perchè alla fine è solo quello che vende e in un mercato asfittico come il nostro le label si devono adattare.I mercati USA (Criterion) e quello ad esempio UK (Arrow ed Eureka) possono vantare un bacino d'appassionati (e compratori) infinitamente più grande del nostro.Per questo faccio un pauso a CG per la scelta di Babette,purtroppo se la start up fallirà,difficilmente riproporranno un titolo simile.