Io penso, a costo di essere banale, che, come in ogni campo debba prevalere il buonsenso. Mi spiego. Ci sono delle norme (certificazioni) relative alla progettazione e classificazione dei vari cavi HDMI che stabiliscono la versione di HDMI supportata. Quindi, se un certo cavo soddisfa a quelle caratteristiche (ad esempio HDMI 2.0), se ha le funzionalita' ARC, ethernet ecc, e' sufficiente, poi, secondo me, tutto il resto e' puro marketing.
Dopo di che, visto che nessuno regala nulla, personalmente, a pari caratteristiche dichiarate, tra un cavo cinese da 9 euro e un cavo di marca da 15-20 euro, almeno apparentemente, ci sono differenze, di tipo costruttivo.
Cavo migliore dal punto di vista meccanico, spinotti di maggior qualita', finiture migliori. Il fatto magari che un cavo da 20 euro sia piu' flessibile da uno da 9 euro (a pari caratteristiche elettriche), puo' semplicemente facilitare l'inserimento nelle prese, e farle lavorare con minori sforzi rispetto ad un cavo piu' rigido e meno flessibile.
Penso che, a pari caratteristiche, spendere un pochino di piu', se significa avere un connettore migliore, che si inserisce con maggior precisione, un cavo piu' flessibile e piu' curato, qualche vantaggio lo dia (almeno in termini di stabilita' nella connessione).
Tra un cavo da 15-20 euro e uno da 90 euro, non credo ci sia poi questo salto di qualita' (in my opinion) da giustificare la spesa.
Cioe' al di sotto di una certa fascia di prezzo non andrei per motivi di assemblaggio del cavo, oltre una certa cifra ci manca appunto che sia pure prodotto con materiale biologico, sia biodegradabile, non contenga colesterolo e sia di classe AAAA++ e pure a recupero di energia.
Eviterei cavi con processori interni (che si guastano, possono introdurre artefatti e compagnia bella).
Cioe', da un lato e' vero che parliamo di cavo che invia segnali digitali (1 o 0), dall'altro pero' deve inviare segnali digitali a frequenza molto elevata (quindi la banda passante e' fondamentale, ma non serve che quella dichiarata sia molto piu' larga di quella prevista dallo standard).
E' vero che si tratta di bit (0 e 1) ma perdere qualche campione per qualche strano motivo (contatto ballerino del cavo, banda passante non conforme allo standard previsto che induce quindi attenuazioni al segnale), comporta comunque un'intervento dei vari programmi di correzione previsti in tal caso, dagli algoritmi di decodifica, (da qui, penso sia vero che anche un cavo digitale possa dare effetti diversi da un altro cavo, perche' se non trasmette correttamente i vari bits, alla frequenza richiesta, perlomeno costringe i vari algoritmi a ricostruire i campioni mancanti), inoltre i contatti devono essere saldi e sicuri.
Cioe' io mi pongo a meta' strada tra chi pensa che un cavo cinese da due soldi sia come un cavo piu' costoso (a patto che sia costruito meglio e non sia lo stesso identico cavo cinese venduto a prezzo triplo) e chi invece compra solo cavi da 80 euro sostenendo che si veda meglio da quello da 40 euro, perche' ritengo che comunque e' fondamentale che il flusso di bit inviati (che poi non son altro che onde quadre ad una certa frequenza), venga inviato correttamente, senza attenuazioni.
Dopo di che, tutto il resto e' puro marketing, secondo me.