Calcolare il ritardo: usate la distanza "linea d'aria" o la lunghezza dei cavi?

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htmad

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Calcolare il ritardo: usate la distanza "linea d'aria" o la lunghezza dei cavi?

Dubbio amletico (o idiota, fate voi)...

Quando si setta il ritardo assegnato a ciascun diffusore e' meglio utilizzare la distanza lineare del diffusore dal punto d'ascolto, o sarebbe piu' opportuno (soprattutto quando si utilizzano cavi che fanno il giro di mezza stanza...) utilizzare la lunghezza del cavo che collega l'ampli al diffusore?
 
Se sei capace di percepire il ritardo dovuto alla lunghezza dei cavi, è inutile chiedersi come fare per regolarlo: le tue orecchie sono molto più precise della regolazione :p
 
Io ho sempre saputo che la lunghezza dei cavi influisce sulla timbrica e sulla risposta in frequenza. Il ritardo, per quanto ne so, è assolutamente ininfluente: occorrerebbero chilometri di cavo per renderlo udibile.
Sbaglio?
 
Vorrebbe dire che per parlare al telefono, da una parte all'altra dell'Italia, occorrerebbero delle ore, per dirsi: "pronto", "ciao"...

Sicuramente devi prendere in considerazione la distanza, al più possono influire le riflessioni della stanza.

Ciao
 
Originariamente inviato da Puka
Vorrebbe dire che per parlare al telefono, da una parte all'altra dell'Italia, occorrerebbero delle ore, per dirsi: "pronto", "ciao"..

Il bello è che c'è ancora qualcuno che pensa che per telefonare da Aosta a Palermo ci sia un cavo steso per tutta la Penisola.
A parte gli scherzi, se ci fosse veramente un cavo da Aosta a Palermo il ritardo sarebbe comunque nell'ordine dei microsecondi.
Quindi vada per la distanza in linea d'aria.;)
 
Originariamente inviato da Gianni Wurzburger
Comunque il vero problema e' la velocita' del suono non quella del segnale elettrico.
Infatti l'ideale sarebbe tornare a scuola e imparare l'italiano :p :D


Originariamente inviato da MarColas
Io ho sempre saputo che la lunghezza dei cavi influisce sulla timbrica e sulla risposta in frequenza.
Ti sfugge qualcosa:p
 
bhe' effettivamente calcolando la velocità della luce, scomponendo
in fattori il numero di neuroni ancora presenti nelle zucche di qualcuno sottraendo a questo un coefficiente di aerodinamicità dei tweeter e calcolando quanto consuma una PALIO TD , applicando a questo uno sconto del 40%, e rimandando a settembre in tutte le materie, si potrebbe parlare di effettivo ritardo.
Consideriamo pero' che non sempre la teoria si sposa con la pratica,
a volte lo fa per interesse altre volte preferiscono vedersi di nascosto e non far sapere al contadino quanto è buono il formaggio con le pere.
:D Saluti :D
 
Originariamente inviato da Cutellone
bhe' effettivamente calcolando la velocità della luce, scomponendo
in fattori il numero di neuroni ancora presenti nelle zucche di qualcuno sottraendo a questo un coefficiente di aerodinamicità dei tweeter e calcolando quanto consuma una PALIO TD , applicando a questo uno sconto del 40%, e rimandando a settembre in tutte le materie, si potrebbe parlare di effettivo ritardo.
Consideriamo pero' che non sempre la teoria si sposa con la pratica,
a volte lo fa per interesse altre volte preferiscono vedersi di nascosto e non far sapere al contadino quanto è buono il formaggio con le pere.

:D :D :D :D :D :D

Byz

Luigi
 
Differenze di suono tra le casse? :D
troppo vago, la differenza di suono tra le casse ce l'hai pure se su un lato della tua stanza hai un tappeto e dall'altra no, o un quadro da una parte e dall'altra no.
Lo si fa per eliminare possibili prevalenze di un diffusore sull'altro,cioè che un diffusore suoni piu' forte dell'altro, soprattuto quando si usano cavi di piccola sezione e se si hanno ampli con basso fattore di smorzamento.
La storiella non e' poi così semplice perche' bisognerebbe vedere innanzitutto se i diffusori sono perfettamente identici:p , perche' NON lo sono.... ma questa e' un'altra storia.
 
Ma io differenza di suono l'ho messa fra parentesi, per semplificare il discorso...la vera risposta era differenza di impedenza, che sottintende quello che dici tu: è chiaro che due spezzoni di cavo di lunghezza sensibilmente differente avranno R, L e C differenti e faranno suonare in maniera diversa ("più forte" o "più piano" a determinate frequenze o in tutto lo spettro dell'udibile) due diffusori uguali (nei limiti del possibile :D) ad essi collegati.

Era questo che intendevo, quando parlavo di timbrica e risposta in frequenza ;).
 
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