Mi sembra che anche i medicinali "generici" debbano essere pagati, i produttori autorizzati non regalano il loro farmaco, diventa solo meno costoso perchè non ci sono più i costi della ricerca.
Penso che questo esempio lo si possa traslare in campo teatrale.
Se io allestisco una rappresentazione basata su una commedia scritta da un autore 5 anni fa, oltre alle spese per allestirla dovrò pagare anche i diritti all'autore (o Ente delegato), se io voglio invece rappresentare un lavoro di Pirandello avrò sempre le stesse spese di allestimento, ma non dovrò pagare nulla agli eredi (stessa cosa avviene in campo musicale, se suono la Marcia Trionfale dell'Aida non devo nulla agli eredi di Verdi, devo però pagarli a chi ha stampato lo spartito).
Nel cinema questo equivarrebbe a dire che se voglio realizzare un film esattamente uguale ad un'opera non più coperta da copyright perchè trascorsi 75 anni (mi pare), usando la stessa sceneggatura, le stesse inquadrature, gli stessi costumi e scenografie lo posso fare e nessuno mi potrà dire nulla se, invece, voglio fare un copia del BD uscito poco tempo fa dello stesso film in edizione restaurata devo pagare i diritti alla Casa Produttrice, che è quella che lo ha realizzato.
Stesso motivo per cui posso mettere in rete il testo delle Divina Commedia se mi son preso la briga di batterlo io, se invece riporto la fotocopia o il PDF di un testo di scuola non lo posso fare, il copyright è su quella edizione, non sul lavoro di Dante.
Quanto al discorso della "libertà ed del diritto alla cultura" sono belle cose astratte, in pratica portano solo all'anarchia e, in questo caso specifico, non credo si possano applicare, i 9/10 dei film di cultura hanno ben poco e quelli che rientrano in questa categoria sono anche quelli che raramente si trovano piratati, perchè interessano effettivamente a poche persone.
La stessa cosa che capita al software, se un programma è ricercato ed interessa a molti prima o poi lo si trova, se è un prodotto di nicchia gli hacker non ci perdono tempo.
Quanto al solito argomento del "deterioramento" direi che è la solita scusa dietro cui ci si vuole mascherare, il CD/DVD/BD è un bene di consumo come tantissimi altri e, quindi, si "consuma", se si deteriora e diventa inutilizzabile o si lascia perdere o se ne compera un altro, come qualsiasi altro oggetto.
Il punto è che con l'avvento del digitale la "copia perfetta" è diventata alla portata di chiunque per cui è emersa improvvisamente questa "necessità" nonchè "diritto inderogabile".
Quando si usavano solo i vinili (e quelli effettivamente si consumavano con l'uso) nessuno ha mai sollevato la questione del consumo, come non lo solleva ora se acquista un paio di scarpe, nessuno pretende una copia, ovvero un 2x1, perchè "usandole si consumano", ma sei ci fosse la possibilità di farne una copia esatta, con un materializzatore atomico economico, ma la cosa fosse proibita, tutti improvvisamente scoprirebbe il diritto ad averne una copia.
Posso capire la questione del farne una copia
liquida per usarla in modo comodo su un mediaplayer e per questo esiste già una soluzione perfettamente legale, approvata dalle Majors, ed è quella attuata da Kaleidescape, ma sono certo che se fosse disponibile a basso costo nessuno lo adotterebbe, adducendo le scuse più banali (per chi non lo sapesse: il prodotto, tra le altre cose, è un mediaplayer che fa la copia del BD, ma questo deve essere fisicamente sempre presente in un apposito "scomparto", in questo modo viene sempre verificato
il possesso effettivo dell'originale) però così si evita di doversi alzare per andare a prendere il prodotto fisico dallo scaffale e si ha tutto il materiale a portata di telecomando, che poi è il motivo per cui tutti dicono di voler usare un mediaplayer (mica per altri motivi, cosa pensate mai

); semplice come idea.
Ciao