La Città Incantata - Recensione Blu-Ray ITA - By Iuki
Video: colori molto belli, luminosi, precisi, con un ottima saturazione ben calibrata, gli sfondi nei primi 15 minuti del film sono impressionanti, per nitidezza dettagli, sfumature e profondità di campo pazzesca, sembra 3Dmesninale ogni più piccolo dettagli sembra scolpito sullo schermo, non cè traccia di Edge Enachment, negli interni cè un dettaglio più tenue e ovviamente essendo spazi stretti, non cè la stessa profondità degli ampi esterni, da questo punto di vista gli interni di Howl sono insuperabili ma trattasi di due stili piuttosto diversi, la città incantata strizza l'occhio allo stile nipponico, visto il contesto, il video è promosso, cè lievissimo tremolio, le solite oscillazioni, ma davvero ridotte ai mini storici, si nota solo su qualche linea fine, tipo quando Chihiro sta per entrare nella porta di ingresso (alcuni linee delle rifiniture della porta) della stanza della vecchia Yubaba per chiedere un lavoro, o quando quest'ultima cerca il suo figlio scomparso le linee delle pagine di un libro sulla parte destra del pavimento, ma niente di che, essendo il master ad avere queste micro oscillazioni verticali.
Audio: la taccia ita è in DTS-HD MA 5.1 (la Jap è in DTS-HD MA 6.1), la traccia ITA si distingue per un ottima riproduzione dei dettagli e buone sfumature, rumori ambientali, che chiamano in causa qualche volta anche le surround in maniera ben distinta tipo all'inizio quando sono difronte al portale, vi sono alcuni effetti davvero notevoli, come il figlio di Yubaba che pare un piccolo Godzilla, o le basse frequenze delle inservienti che zompano avanti ed indietro sul pavimento in gruppo per pulirlo agevolmente o il suo delle 3 teste di..

, etc.. l'unica pecca è che le musiche seppur dettagliate in tutta la gamme delle frequenze, sempre molto aggraziate, anche troppo, non spiccano facilmente nei momenti più intensi o casinisti, la gamma dinamica è ampia, ed il volume di picco delle musiche più basso rispetto agli altri film Ghibli, quindi questo porta ad alzare di alcun db il volume genarela, il problema però che lo (per lo più nel centrale) sono registrate ad un volume simile a quello degli altri Ghibli, quindi questo porta ad una eccessiva accentuazione del volume dei dialoghi, quindi la soluzione è di abbassare di qualche (almeno 2 o 3 db) il canale centrale per riequilibrare il tutto, per il resto ci siamo, l'impatto e minore rispetto a Mononoke-hime, qui è tutto più soft, e un film più rivolto ai bambini, e la colonna punta sulla raffinatezza soprattutto dei momenti tranquilli, sono quasi due approcci completamente opposti, il giudizio è positivo, la parte video resta il principale punto di forza di questo BD, accompaganto da ottima traccia in DTS-HD MA che gli rende giustizia, salvo quanto segnalato sopra.
Extra: un po' poveri in quantità, non ancora visonati, cè lo storyboard e gli sopt, niente making-off o interviste, il menu carina l'immagine scelta dal film, ma è sostanzialmente privo di musica ed è statico, eccetto i due animaletti che saltellano davanti al finestrino del treno
La nota Veramente Dolente di questa riedizione è il nuovo doppiaggio: dimenticate il nuovo doppiaggio di Mononoke-hime, quello è ORO rispetto ai numerosi dialoghi che sentirete in questo, come direbbe Rick Moranis "chissà che incazz@tura..!", alcuni dei nuovi dialoghi nelle scene chiave, tipo quando l vecchio dice "E' l'amore", o i dialoghi drammatici, cinici, fanno perde ogni sentimento ed emozione che trasmetteva totalmente nel 80% dei casi, oltre a risultare in frequenti occasioni molto innaturali-forzati, mal recitata e meno comprensibili, sembra una farsa una messa in scena, le voci del padre e della madre sono Ok, la vecchia è la stessa e se la cava bene, ma i dialoghi sono ostici e poco fluidi, si ha unsenso di forzature in alcune scene importanti, in alcuni passaggi, Gualtiero a fatto di tutto per mettere in difficoltà i doppiatori, persino la vecchia..

ink:
Gualtiero qui a sviscerato tutti i suoi demoni che da anni teneva dentro freno, qui ha potuto finalmente tirare fuori tutto se stesso se stesso, purtroppo... ma una cosa è certa, a Cannato completamente la scelta della voce di Haku, o quantomeno non lo a saputo dirigere per ottenere un risultato accettabile, provate ad ascoltare la scena quando Haku e Chihiro, sono dietro i cespugli quando gli spiega che per sopravvivere deve lavorare (la scoperta dell'acqua calda..

), HAKU sembra un AUTOMA, avete presente il doppiaggio Italiano di Metal Gear Solid per PS1, andate a risentirlo e notato il medesimo tocco di naturalezza, sembra il figlio illegittimo di UFO robot, va bene che un drago un fiume o dio o quello che, però cè un limite a tutto, e qui non ci siamo proprio, su 5 o 6 dialoghi di Haku sono appena accettabili un paio ad essere generosi
Considerazioni Finali: La Città Incantata è il film più "stano", quantomeno più originale visivamente parlando di Miyazaki, che butta tanta carne al fuoco, con buoni spunti, ma certe parti sono toppo frettolose, un po' telefonate, non quanto il finale di Howl ci mancherebbe, il film scorre con lentezza e velocità allo stesso tempo, la scena quando Chiro si ricorda il vero nome di Haku, non funzionava bene nella vecchia versione Disney e non funziona neppure adesso nella nuova versione Gualtiero, almeno che uno abbia 5 o 6 anni al massimo, se eravate bambini negli anni probabilmente 80' proverete più emozione nel rivedere Bastian in groppa a Falcor IMHO
La Città Incantata "
Spirited Away" con i suoi lunghi silenzi interrotti da spariti in movimento, che come il popolo nipponico mortale amano andare ogni tanto a rigenerarsi in bangi termali, la sua originalità visiva-stilistica, quantomeno agli occhi degli occidentali appare loro strano ed affasciante allo stesso tempo, rivisto a distanza di anni dalla prima volta sorprende un po' meno, ne si volgono altri aspetti da una visione più matura e distaccata all'elemento sorpresa, che è una delle chiavi principali del successo di questo film in occidente, alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito Disney, nella confezione e in alcuni temi trattati, si è guadagnato l'Oscar, unico vinto da Miyazaki, che credo rappresenti un tributo da a parte degli americani non solo per questo film che hai i suoi meriti senza dubbio, magari pure un po' sopravvalutato oggettivamente parlando, ma anche per ciò che aveva fatto in precedenza che non è poco, un vero peccato per le scelte fatte da Gualtiero che hanno massacrato in buona parte la godibilità di questo film nella nostra lingua, se avessi sentito prima che era stato fatto questo, non lo avrei preso al dayone a 15€, avrei aspettato che scendesse a 10€ max, se devo pagare a prezzo pieno, non mi puoi mettere un AUTOBOT "bambino" che fà Haku Robot..!