Il disco data la particolare fotografia, seondo me, viene fortemente influenzato il giudizio sulla qualità generale, proprio per queste scelte del regista.
L'uso pesante di trucco make-up classico, abbinato all'uso massiccio di filtri in post-produzione,
dà al film una sensazione molto artificiale, ma ciò che a me non è piaciuto è come se il regista avesse voluto rappresentare riproponendolo ai massimi livelli il filtro DNR!
(e visto il trend ultimamente di alcune major, intente nel distruggere alcuni titoli con questo filtro, accompagnata a l'ansia che aleggia trà gli appassionati preoccupati per i titoli che dovranno veder luce a breve, una su tutte la
Quadrilogia di Alien, secondo me forse è uscito anche in un momento sbagliato)
ovviamente nessun filtro DNR è stato usato, almeno non nel modo distruttivo che tutti conosciamo, malgrado i volti gli incarnati ed alcuni oggetti appaiono levigati e lucidati, sullo sfondo si mantiene sempre quella dose di grana a conferma della totale "naturalità" della trasposizione.
il regista cerca di narrare il film con due diverse fotografie, una a rappresentare il mondo dei replicanti, ed una il mondo degli umani, e secondo me riuscendoci solo in parte, in quanto la fotografia irreale usata per i surrogati, con colori molto carichi, con alcune dominati blu/acciaio, il giallo che sembra oro, ed un nero troppo elevato, creano un'effetto come se si avesse il gamma sballato sul vpr, in alcune scene presente anche dell'aliasing e rumore video.
e durante la rappresentazione del mondo umano tutto questo malgrado le intenzioni del regista ancora si avverte, solo in un paio di scene si riesce a percepire la naturalità del mondo umano forse in fase di color correction o color timing, è stato deciso di non stravolgere troppo il quadro.
per il resto credo il film sia una trasposizione su bd fedele alla pellicola, buona definizione e ottimo dettaglio, bassa la luminosità.