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Stranissimo che un film che ha avuto così tante edizioni in Blu-ray, abbia sempre l'aspect ratio sbagliato in un senso o nell'altro.
IMDB, sul quale suppongo abbiate già curiosato, riporta questi dati, ma bisogna vedere se sono corretti
Aspect Ratio 2.20 : 1 (70 mm prints)
2.21 : 1 (2004 DVD release)
2.55 : 1 (negative ratio)
2.35 : 1 (35 mm prints)
Il negative ratio sembrerebbe 2,55:1
mettervi in giardino come i sette nani in gesso di Amelíana memoria......
E SE LE COMPRASSI ENTRAMBE???
Tanta meravigliosa carne al fuoco e ottimi consigli da tutti,tanto che vorrei adottarvi come fratelli e mettervi in giardino come i sette nani in gesso di Amelíana memoria......
E SE LE COMPRASSI ENTRAMBE???
Infatti, Alpy
Inoltre, da Wikipedia:
Technirama is a screen process that has been used by some film production houses as an alternative to CinemaScope. It was first used in 1957 but fell into disuse in the mid-1960s. The process was invented by Technicolor and is an anamorphic process with a screen ratio the same as revised CinemaScope ..........[CUT]
Visconti non c'entra nulla, se ha adottato il Super technirama evidentemente sapeva di dovere adottare un'inquadratura compatibile con una stampa 70 mm. Una stampa ottica, con anamorfosi e rotazione dell'immagine, e conseguente crop verticale avrebbe garantito la compatibilità con tutte le "normali" sale dotate di lente anamorfica ci..........[CUT]
Se il negativo fosse effettivamente 2.55 entrambe le stampe, 35mm e 70mm, avrebbero un ratio minore e, quindi, i tagli sarebbero solo laterali, rendendo corretto anche il 2.20 di Criterion/BFI (qualità a parte).
La mia spiegazione a questo punto è che essendo il Technirama pensato per schermi curvi il fattore di 1.5x non bastasse a rimettere l'immagine in proporzione per schermi "piatti" come i nostri e quindi l'immagine risultasse ancora deformata a 2.25:1 e anche a 2.35:1.
E' l'unica spiegazione che riesco a darmi...
Quindi, assumendo per buona la tua spiegazione, se lo "stiramento" necessario per ottenere un'immagine con giuste proporzioni (non deformata) in schermi piani, produce di fatto un ar di 2.55, tutte le edizioni, e le eventuali stampe su pellicola, non contengono informazioni verticali aggiuntive, rendendo pertanto ogni edizione video, Crit..........[CUT]
se hanno fatto un restauro di questa portata (presumo dal negativo) perché avrebbero dovuto tagliarlo così tanto in verticale? E' questo che non ha senso, perché in un restauro del gene..........[CUT]
San Tommaso era un dilettante...Per essere sicuro vorrei vedere un DVD in formato 2.35:1 per vedere se in verticale c'è più immagine rispetto ai Blu-ray.
a questo punto prendo il formato full 2.55:1 tutta la vita..
Quindi il metodo dell'edizione Criterion/BFI di stirare l'immagine nel formato corretto e poi croppare ai lati è tecnicamente molto discutibile...
Siamo nel campo delle opinioni/ipotesiper cui, appunto imho, proprio perché in presenza di un "pan&scan" piuttosto pesante penso che l'inquadratura del 70 mm non possa essere stata lasciata al caso, frutto di un semplice taglio! Le stampe 70 mm saranno state pure poche, ma previste. Che senso ha utilizzare un formato prestigioso..........[CUT]
Ah, ho capito.
Mah... non saprei. Ip e stampa 70mm derivano comunque dal negativo, e non sono neppure stampe a contatto perché c'è l'anamorfosi di mezzo.
Quindi non vedo particolari vantaggi rispetto all'utilizzo del negativo di camera, anzi.
Ma pure io potrei sbagliare...