Ho provato sia la versione tedesca ("il divo - der gottliche", edito a cura della Euro Video) che quella americana (edito a cura della MPI Media Group, only region A) del blu ray del film di Paolo Sorrentino sulle controverse vicende di Giulio Andreotti.
Devo dire che la versione tedesca per qualità video e audio prevale decisamente su quella americana: è soprattutto visibile una migliore resa del video "tedesco" sulle basse luci (che nella versione americana rendono la visione decisamente più rumorosa che nella controparte tedesca) e colori assai più vivaci.
Anche il DTS HD dell'edizione tedesca sembra decisamente più preciso e dinamico del Dolby Digital 5.1 dell'edizione americana, specie nella riproduziione dei brani dell'ottima (e per certi versi spiazzante) colonna sonora del film di Sorrentino.
Gli extra sono abbondanti per entrambe le versioni, con lunghe interviste al regista Sorrentino, scene tagliate e (per l'edizione USA) making of. Molti di questi extra sono in lingua italiana con sottotitoli opzionali.
Solo su un punto l'edizione americana si fa preferire (da noi italiani) rispetto a quella tedesca: l'edizione presente sul blu ray tedesco è quella proiettata nei cinema tedeschi, il che significa che accanto alla lingua originale italiana (con sottotitoli opzionali in tedesco) è presente anche la pista audio tedesca (sempre in DTS HD 5.1), ma soprattutto che i testi presenti prima, durante e alla fine della visione del film sono tradotti in tedesco sulla pellicola (all'inizio del film di Sorrentino, ad esempio, è presente un "glossario" che presenta alcuni personaggi e vicende della storia politica italiana per introdurci alle tematiche del film: nell'edizione tedesca "der glossar" è tutto in lingua teutonica, così come ogni scritta presente all'interno del film).
Nell'edizione americana invece, a parte il glossario iniziale (in un comprensibile inglese) è presente la pellicola proiettata nei cinema italiani, con tanto di scritte sulla pellicola in italiano, due piste audio entrambe in italiano (DD 5.1 la prima Dolby 2.0 la seconda), e sottotitoli opzionali in inglese che traducono le scritte eventualmente presenti sulla pellicola.
Riguardo alla qualità artistica del film, incredibile prestazione di Toni Servillo, bravissimo come non mai nell'indossare la maschera di Andreotti per tutto il film, con un'interpretazione che gioca sul sottile filo fra imitazione e caricatura, ma contribuisce a conferire un carisma pazzesco alla figura del divo Giulio. Il film in sé è molto interessante: una sorta di applicazione dei canoni narrativi di Pulp Fiction alle vicende politiche italiane, in cui la corrente andreottiana della DC degli anni 90 diventa simile alle bande tarantiniane iperloquaci del maestro USA e lo stile espressivo esce sovente vincitore sul rispetto della verosimiglianza cronachistica.
Memorabili alcune scene del film.
L'incipit, in particolare è semplicemente folgorante.
Bye, Chris
Devo dire che la versione tedesca per qualità video e audio prevale decisamente su quella americana: è soprattutto visibile una migliore resa del video "tedesco" sulle basse luci (che nella versione americana rendono la visione decisamente più rumorosa che nella controparte tedesca) e colori assai più vivaci.
Anche il DTS HD dell'edizione tedesca sembra decisamente più preciso e dinamico del Dolby Digital 5.1 dell'edizione americana, specie nella riproduziione dei brani dell'ottima (e per certi versi spiazzante) colonna sonora del film di Sorrentino.
Gli extra sono abbondanti per entrambe le versioni, con lunghe interviste al regista Sorrentino, scene tagliate e (per l'edizione USA) making of. Molti di questi extra sono in lingua italiana con sottotitoli opzionali.
Solo su un punto l'edizione americana si fa preferire (da noi italiani) rispetto a quella tedesca: l'edizione presente sul blu ray tedesco è quella proiettata nei cinema tedeschi, il che significa che accanto alla lingua originale italiana (con sottotitoli opzionali in tedesco) è presente anche la pista audio tedesca (sempre in DTS HD 5.1), ma soprattutto che i testi presenti prima, durante e alla fine della visione del film sono tradotti in tedesco sulla pellicola (all'inizio del film di Sorrentino, ad esempio, è presente un "glossario" che presenta alcuni personaggi e vicende della storia politica italiana per introdurci alle tematiche del film: nell'edizione tedesca "der glossar" è tutto in lingua teutonica, così come ogni scritta presente all'interno del film).
Nell'edizione americana invece, a parte il glossario iniziale (in un comprensibile inglese) è presente la pellicola proiettata nei cinema italiani, con tanto di scritte sulla pellicola in italiano, due piste audio entrambe in italiano (DD 5.1 la prima Dolby 2.0 la seconda), e sottotitoli opzionali in inglese che traducono le scritte eventualmente presenti sulla pellicola.
Riguardo alla qualità artistica del film, incredibile prestazione di Toni Servillo, bravissimo come non mai nell'indossare la maschera di Andreotti per tutto il film, con un'interpretazione che gioca sul sottile filo fra imitazione e caricatura, ma contribuisce a conferire un carisma pazzesco alla figura del divo Giulio. Il film in sé è molto interessante: una sorta di applicazione dei canoni narrativi di Pulp Fiction alle vicende politiche italiane, in cui la corrente andreottiana della DC degli anni 90 diventa simile alle bande tarantiniane iperloquaci del maestro USA e lo stile espressivo esce sovente vincitore sul rispetto della verosimiglianza cronachistica.
Memorabili alcune scene del film.
L'incipit, in particolare è semplicemente folgorante.
Bye, Chris