Visto oggi,
Probabilmente il master deriva da un Telecine,
definizione generale molto altalenante, specie verso la fine si assiste ad un calo vistoso, comunque di media non supera la sufficenza,
questo secondo me è un limite dell'acquisizione tramite telecine, specie on un film del genere, dove spesso alcuni piani medi sono stati ripresi non perfettamente a fuoco.
il dettaglio anch'esso legato alla definizione generale, con alti e bassi,
benchè sui primi piani si riesce a scorgere quasi tutta la trama dell'incarnato, si avverte il freno messo al dettaglio per l'applicazione di filtri DNR, sia su tutto il fotogramma,lasciando quell'effetto "butterato" di grana lattiginosa, sia sugli incarnati, mangiandosi parte del dettaglio.
colorimetria naturale, dai toni leggermenti freddi o desaturati,
cmq questa era la fotografia anche al cinema, forse quì leggermente più "smorta" o per la qualità della pellicola usata o per il tipo di acquisizione, anche quì si fà sentire l'uso del DNR,
con improvviso aumento della luminosità, artificiosa, sul color timing originale, sia sulla luminosità sia sul croma, aggiungendo a volte quel velo di "fanghiglia" verde/marrone, specie sulle medie e basse luci
Contrasto e livello del nero, anch'essi molto schizofrenici,
cmq in linea di massima, un contrasto buono ed un livello del nero appena sufficente, per una tridimensionalità quasi assente o appena accennata.
La traccia audio DTS Lossless, registrata molto bassa.