Purtroppo quando ogni settimana leggiamo o sentiamo i bollettini sugli incidenti ciascuno di noi ritiene che qualcosa dovrebbe pur essere fatto.
Il problema è che l'argomento velocità=morte non viene mai approfondito come meriterebbe e in Italia ormai c'è il mal costume di utilizzare lo strumento delle Leggi emergenza.
Ovviamente non ho alcuna intenzione di fare politica o commenti politici ma non è possibile nel 2007 (quasi 2008) ritenere la velocità come la maggior causa di morte per le strade italiane, è uno sbaglio, mi spiego la velocità è al massimo una aggravante in caso di incidente ma non la causa stessa degli incidenti.
Quanto suddetto comporta che se non ci fossero le cause scatenanti la semplice velocità non comporterebbe incidenti e neanche vittime.
Se si ha ben chiaro questo allora si potrebbe andare alla ricerca dei veri motivi per i quali si verificano incidenti mortali, questi motivi poi sono diversi a seconda di dove si verificano: in città piuttosto che su strade extraurbane piuttosto che su autostrade e tangenziali.
A capo di tutto, il motivo principe per cui si verificano incidenti mortali siamo noi conducenti che non sappiamo o non vogliamo guidare secondo quanto previsto dal Codice della strada; poi ci sono le condizioni delle strade italiane, intese come stato del manto stradale, della segnaletica e del tipo di incrocio, regolamentato o non; in ultimo le nostre autovetture che posso avere una cattiva manutenzione, della quale ci facciamo carico noi che le guidiamo, o problemi meccanici dovuti a difetti costruttivi.
Ovviamente andare a correggere tutti i difetti che si trovano nelle tre componenti da me elencate è per lo Stato impossibile (in quanto non c'è volontà di farlo, secondo me

) e quindi, aiutati da una stampa compiacente che, tranne qualche rara eccezione come le riviste di settore le quali però vengono considerate di parte, muvono le coscenze popolari li dove vuole il legiferatore, un po' come sta accadendo in questi giorni con il problema degli stranieri.
Sicuramente un giorno si arriverà alle velocità limitate dalla nascita per ciascuna autovettura, poi ci accorgeremo che forse il problema non si sarà risolto.