Facendo una veloce carrellata per tentare di ritornare in topic, evitando di continuare a sparlarsi addosso, rimango rempre abbastanza basito (da molti anni oramai) della reciproca incapacità di valutare con un minimo di obbiettività le ragioni altrui, in argomenti che anno dibattimenti senza fine tipo mac-pc, win-linux, roma-lazio e amenità del genere.
Cercando di fare una analisi della situazione su quale possa essere il motivo di un cambio di rotta da parte di Apple così deciso anche se non proprio impossibile da prevedere.
Apple è riuscita negli anni a uscire dalla nicchia specialistica che si era ottimamente ritagliata dimostrando con buoni prodotti di essere un'azienda capace di dare un forete valore aggiunto al prodotto e lavorando moltissimo per consolidare il brand.
Non producendo praticamente niente per conto suo però, si è sempre dovuta rivolgere a produttori esterni che le fornissero le tecnologie.... e fin qui non credo ci sia niente di nuovo.
Proprio per via della forte spinta all'innovazione, o almeno all'immagine forte che Apple ha consolidato in tal senso, e al numero di mercati a cui Apple si affaccia, l'attuale fornitori di processori e chipset (IBM) non è in grado di fornire un ventaglio completo di soluzioni per quanto riguarda processori, chipset, sistemi a basso consumo, processori per applet o multipurpose.
In fondo si può capire anche IBM, che nonostante tutta la stima che possa avere per un cliente come Apple, ha anche clienti come Sony, le cui vendite della sola settimana di Natale della PS3 produrranno revenues superiori a quelle di un anno di Apple.
Purtroppo per essere profittevoli in settori come l'informatica, è spesso necessario concentrarsi sulle linee di produzione e processi a più alta rendita, riservando a queste linee le maggiori risorse in ricerca e sviluppo.
Come motivo per mollare IBM mi sembra più che sufficiente.
A questo punto la scelta era abbastanza obbligata, se si considerano anche solo due aspetti:
Il primo è che il chipmaker che è in grado si sopperire a praticamente tutte le esigenze di Apple in questo momento con linee di prodotti diversificate per i i diversi settori e solo Intel.
Altre aziende (non scordiamo AMD) hanno prodotti anche migliori, ma hanno molti settori scoperti, il che rimanda al secondo aspetto;
Apple produce (o fa produrre, ma il concetto è lo stesso) Hardware e Software altamente proprietari e non ha le risorse per portare avanti in modo continuativo lo sviluppo di software su diverse piattaforme. (Es: intel e AMD), con relative differenze nei chipset, driver ecc...
Anche qui niente di nuovo, è una linea che Apple ha quasi sempre seguito e che è sempre stata croce e delizia della mela. Sostanziale chiusura al mondo esterno per concentrarsi su poco hardware ben testato. Vorrei ricordare il piccolo disastro (94 se non ricordo male, ma correggetemi) quando Apple decise di "aprire la porta" al mercato dei mac-compatibili... 6 mesi e tutte le licenze di costruzione ritirate. Ricordo ancora il terrore dei tecnici CHL (credo unica società italiana che tentò l'esperimento) quando facevano partire applicazioni diverse da quelle del System, che una volta su tre andavano in "bomba".
Quindi niente di nuovo sotto il sole.
Detto ciò, credo che non serva a niente ne snocciolare bench pro o contro, ne arroccarsi in affermazioni del tipo "ma tanto questo e il migliore", perchè gli aspetti da considerare sono molti e molto diversi per ognuno di noi, e ti tempi di elaborazione della macchina sono solo una piccola parte del tempo totale di lavoro.
Non sono ne le prestazioni pure di un buon hardware, ne le qualità del sistema operativo a fare la differenza, ma nella maggior parte dei casi reali sono le applicazioni a fare la differenza.
Se nel caso di ambienti di imaging, edp e stampa Apple ha rappresentato sempre un punto al quale mirare, in moltissimi altri settori non è mai neppure stata presa in considerazione.... quindi il Mac non è la panacea di tutti i mali.
Lasciamo inoltre stare le quotazioni di borsa per giudicare la bontà dell'azienda: non giudicherei mai la Pixar una cattiva società solo perchè nel giro di due giorni ha perso quasi un quinto del suo valore.
Piccola precisazione... il valore di Apple Computer (AAPL al Nasdaq) è cresciuto da 15$ (agosto 04) a 43$(agosto 05), che non è il 300% ma meno della metà, (anche se rimane un exploit notevole), ma ricordo che è un titolo che è stato capace di perdere anche il 60% del suo valore in meno di un mese (sett 2000) per recuperare il suo valore originario solo nell'ottobre dello scorso anno, dopo 4 anni.
Per curiosità la metto a confronto con le quotazioni (5 anni) della società per la quale lavoravo (fino a qualche mese fa) che oltre al software ha prodotto per oltre 20 anni anche processori e intere linee di hardware; utilizzavano workstation con processori a 64 bit già dall'84.
L'analogia curiosa è che Intel ha pagato solo negli ultimi 2 anni quasi 800 milioni di dollari per brevetti infranti di tecnologie utilizzate nei processori Pentium e Itanium (AMD si era accordata per soli 6 mln

) e per avere infranto gli accordi di cooperazione e sviluppo sull'hardware. Spero che Apple non debba trovarsi nella stessa situazione e senza brevetti da far valere.
La ragione non sta quindi mai da una sola parte.
Infine un piccolo consiglio per Girmi.... questo è un forum pubblico e, anche se Erick ogni tanto pecca un po' in tatto, non credo tu possa arrogarti il diritto di scegliere chi è alla tua altezza per parlare di un determinato argomento. E' sempre stato così... anche sulle BBS.