E' proprio vero Giuseppe !
Sandman, purtroppo non sò aiutarti, ma il consiglio di annamario sono convinto scaturisca da prove dirette
Nel frattempo mi sono cimentato nell'assemblaggio di un nuovo PC che trà le tante cose sfrutterò anche in ambito "musicale".
Stò maturando l'idea di provare qualche soluzione Indiana Line per "assaporare i suoni italici" provenienti da diffusori relativamente economici.
A parte questo, Giuseppe, ora ho la certezza che il
lungo rodaggio delle ProAc Studio 110 abbia sortito gli effetti benefici che tutti immaginano.
Oltre a riscontrare una spiccata capacità nello scendere in frequenza ed una certa "setosità" raggiunta dal tweeter, sono le frequenze medie che si sono scurite senza perdere di definizione e dettaglio.
E' proprio vero che ProAc ha una caratteristica sonora tutta sua.
Per questi motivi sono diventato assai curioso di ascoltare diffusori come gli Indiana Line che probabilmente non saranno allo stesso livello di "rigore audio" ma che certamente avranno una loro impostazione timbrica che li caratterizza.
Ovviamente non saranno le sostitute delle ProAc di cui sono ampiamente soddisfatto, ma saranno le "compagne" di un sistema secondario Stereo/Hi-Fi che accompagnerà la nuova architettura hardware PC ... insieme ad una sezione di pre/amp degna di poter essere definita "audio"
Vi terrò informati su eventuali risvolti della storia.
Mi piacerebbe sentire un certo "Paolo" per sapere a che punto è arrivato il rodaggio del suo Xindak "6200"
Paolo, il mio continua ad essere timbricamente corretto e certamente non "chiuso" sulle alte frequenze !!!