Amplificatore per Vienna Mozart Grand SE

  • Autore discussione Autore discussione mau98
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un integrato ottimo è in vendita sul mercatino adesso: L590ax
ed il Bellini e donizetti sono in vendità su altri mercatini, ma tra il primo ed il secondo ci sono 2.5K di differenza.

dal Maestro 70 al bellini+donizetti migliori sicuramente, Io come primo step presi il donizetti con il verdi100, i ma il verdi non riusciva a pilotarlo bene, con il Bellini tutta un altra musica.
Prova a chiedere anche ad AIR cosa ti consiglia x le tue Vienna.
 
Si, ho sentito Air, anche secondo lui pre e finale AA son buoni, peraltro dovrebbe uscire il nuovo Puccini e poi anche un Air 100. Puoi darmi in pvt i link dei mercatini ove sono in vendita i due telai AA?
 
messaggio inviato

comunque il nuovo ampli Air100 dobrebbe essere alla pari se non superiore dei vari griphon, Luxman, ecc.... e con il super alimentatore lo fa arrivare a 150w, speriamo che il prezzo sia a nostro favore.
 
leggendo in giro la mia impressione è che di AIR 100 esiste solo un prototipo, non si sa ne quando sarà messo in produzione ne quale sarà prezzo finale
 
Confermo, avendolo ascoltato, l'ottima, veramente ottima sinergia, con il Sugden A21e...notevole Oppure, perche' l'avevo portato, con il mio Primare I30. Davvero un bel sentire.

Gianfranco
 
Si, del Sudgen a21 ho letto un gran bene, ma mi lasciano perplesso i 25 w, sia pure in class A, davvero pochi ..... Ma probabilmente sbaglio io ...
 
si sbagli perchè sono ben 30w, in alternativa molto più potente il Masterclass ben 33 magnifici watt.....:D

Eccellenti integrati dal suono dolce, ma quando serve sanno fare anche i cattivi, vanno ascoltati almeno una volta
 
Concordo se hai un ambiente < 20 - 25 m quadri vanno benone - come appunto 2 settimane fa il piccoletto proprio con le Mozart -- chiaro non era il suono dell'impianto Burmester (top) nella sala grande ma per me era uno delle cose che suonava meglio e a prezzi umani (5000 - 6000 € + sorgente). Se ti piacciono subito i Sugden poi difficilmente li molli - almeno a me è successo. Mi ricordo le CCL del masterclass -- non erano un granché ma si vede che la circuitazione ha un suo modo di lavorare e riesce a muovere bene i diffusori
Jakob
 
si sbagli perchè sono ben 30w, in alternativa molto più potente il Masterclass ben 33 magnifici watt.....:D

33 watt in classe A anche l'A21 SE ho visto sul sito del distributore italiano ....
ok, dissipate la mia ignoranza sulla classe A: so di scrivere una stupidata, ma è possibile fare un'equivalenza con la AB? che so, 30 w in A corrispondono a X in AB
 
Premetto che ho un grande debole per la classe A (Gold note demidoff -- Einstein the integrated -- i Pass) ma ho ascoltato recentemente grandi ampli che non lo erano almeno credo (tipo i devialet top e burmester e finale mc 252 ) ed altri e per cui è un discorso anche relativo -- avrei scelto il sugden comunque indipendentemente dal circuito. Il Watt è definito dal prodotto corrente x tensione e per cui i watt sono sempre quelli . La classe A non ha la distorsione di incrocio ovvero i transistor finali amplificano tutto il segnale e non solo un parte e per cui un poco come quando ascolti la voce umana o uno strumento o una orchestra dal vivo non amplificata -- senza saperlo ma ascolti in classe A -- nessuno ti spacca le semionde positive e negative, le amplifica e le ricongiunge. Purtroppo costa - ha rendimenti bassi -- il grosso della energia va in calore. Come dice Luca vanno ascoltati per farsi un idea -- c'è una recensione interessante di B. Moroni sui Sugden.

Jakob
 
Ieri son stato a Roma hifi; purtroppo tra gli ampli che possono interessarmi c'era solo il Gryphon, peraltro il Diablo e non l'Atilla; c'erano anche i Pass ma ... spenti! (stessa sala Gryphon, mi ha detto il commerciante che avevano suonato prima e non poteva riattaccarli)

C'era, però anche Remigio Capecci ... e chi è, direte voi ...
Beh, lo scissi su un altro forum, ebbi occasione di ascoltare le sue elettroniche in occasione di un controllo del mio ampli cuffie, è un artigiano e quella volta rimasi folgorato dalla qualità audio che ascoltai:
bassi, scena, dinamica, trasparenza, dettaglio, una cosa che io non ho davvero mai ascoltato, potevo distinguere due diversi contrabbassi mentre suonavano l'uno in pizzicato e l'altro in archetto e mentre si "scambiavano" il modo di suonare, l'entrata di un'arpa letteralmente "celestiale", e che dire delle voci .. Mina era li, davanti a noi.

Ebbene, stavolta ho portato mia moglie e anche lei è rimasta entusiasta, tanto da porre gli ascolti di quella sala al primo posto in graduatoria dell'intera rassegna; Esperienza ancora entusiasmante e che di nuovo mi ha fatto porre una domanda: cerchiamo marchi blasonati e rinomati (alcuni giustamente, secondo me) ma non approfondiamo, o lo facciamo raramente, l'esame di prodotti di tanti artigiani che magari abbiamo vicino casa, coi quali possiamo parlare e scambiare interessi, opinioni, esigenze, voglie, perché?

Certo, come scrissi nell'altro forum, questi oggetti, pur ben sonanti e ottimamente costruiti sarebbero, una volta acquistati, poi non facilmente rivendibili come, invece, i prodotti "di marca", non agevolati nell'assistenza una volta (Remigio faccia gli scongiuri!) che l'artigiano chiudesse bottega, ma la rinuncia al suono che ho ascoltato, giustifica o no tutto questo?

Qual è la vostra opinione?

Maurizio
 
Che Remigio non è l'unico artigiano a costruire elettroniche ben suonanti, ma coma hai giustamente detto se hai bisogno di assistenza tra qualche anno e il buon Remigio non lavorerà più in questo campo, che fai, oppure se hai voglia di cambiare ed hai speso dei bei soldini, devi entrare nell'ottica che acquistare l'artiginato paga solo se il prodotto lo tiene per almeno 20anni se lo cambi a stretto giro, come capita speso a noi, o lo regali oppure lo tieni in casa come ricordo di un piacevole pomeriggio.....

Comprare un marchio non è solo il bel suono, ma anche un'assistenza per molti anni avvenire, trovare i pazzi di ricambio, la rivendibilità futura.....
 
sai dove li si possa ascoltare a Roma o dove trovarli in vendita in rete? (io ho trovato disponibilità solo di un modello e non tra quelli da te suggeriti dopo molte ricerche ...)

Onestamente dalle tue parti non saprei...io li ho sentiti pilotare le Wilson Audio e Magico e sono rimasto impressionato sia dalle caratteristiche soniche che dalla facilità con cui le pilotavano. Su casse dalle caratteristiche come le tue io credo che avere molta riserva di corrente sia fondamentale.

Il Maestro 70 è un bestione sorprendente, ma non arriva ai livelli di un sistema pre + finale Parasound, posto che il pezzo forte è comunque il finale A21.
 
Io ho avuto per un pò il Maestro 70 rev.1.1 e sono passato a finale Donizetti Cento rev.2 e Bellini Virtual Battery rev.1,il pre è arrivato oggi e l'ho ascoltato qualche minuto prima di venire al lavoro,ho fatto uno zapping veloce su brani che conosco però posso dire che c'è un bel miglioramento,miglior dettaglio,miglior separazione degli strumenti,miglior scena,basso bellissimo e ancora più controllato,timbrica leggermente più dinamica.....stasera se riesco spero di fare una sessione di ascolto per bene e poi riferirò....cmq se sei soddisfatto del Maestro 70 (eccezionale come integrato secondo me) mi permetto di consigliarti caldamente di rimanere in casa AA provando la soluzione pre e finale,almeno di provare,poi decidi.....
 
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Proprio vero che ogni abbinamento va provato, quando feci le mie prove il Donizetti Cento rev.2 proprio non si sposava per niente con la sezione preamp del Maranzt. Comunque ha ragione nejiro, si puo' valutare la soluzione pre + finale Audio Analougue (soprattutto i preamp secondo me suonano molto bene).

PS. noto in firma che non hai più i cavi Nordost, questo è già un vantaggio dal mio punto di vista :D
 
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