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TONINO61

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Musica e BUON SUONO

Alla base di tutto c'è la MUSICA , quindi vediamo di curare questa passione .

Senza renderla troppo asettica , come fanno parecchi audiofili , pensando solo al SUONO e curando poco la MUSICA ( ho visto audiofili che ascoltano solo incisioni discografiche di etichette audiofile , perche solo quello rende giustizia ai loro IMPIANTI ) anche se la MUSICA era molto criticabile dall punto di vista ARTISTICO .

Quindi non perdiamo di vista la passione per la MUSICA , trasformandola in passione per il BUON SUONO .

PS: Non facciamo polemiche con misure e vediamo solo l'aspetto piu pratico del problema quindi non vi buttate in discussioni di misure numeri tanto non sono ancora in grado di spiegare tutto ( vedi misure e dati di ascolto su valvole e vinile ).


Ciao TONINO

Use a Transistor go to Jail
 
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cristianonava ha scritto:
tonino spieghi un po meglio questo thread?

Ciao Cristiano

Questo voleva piu essere una riflessione su MUSICA ed ALTA FEDELTA anche per vedere come gia ho detto varie volte e di capire che MUSICA ASCOLTATE , e per vedere se certi risultati di ascolto sono condizionati dall genere musicale ( esempio la musica tecno potra avere un suono di primo impatto ma non rientra nei canoni che andiamo cercando profondita, spazialita , dinamica , timbrica ecc ecc ).

Anche per dare una tirata di orecchie a coloro che scelgono un disco solo se si sente molto bene anche andando a discapito dell aspetto ARTISTICO .

E' anche vero che da musica molto elaborata ( con molti effetti e sopraincisioni non avra mai una buona resa sui parametri a noi tanto cari ( profondita, spazialita , dinamica , timbrica ecc ecc ) ma se è quella che ci piace va apprezzata anche se il sistema non rende al meglio .


PS:

Come ho gia detto varie volte ascolto musica JAZZ acustico e di buon valore storico , sono poco interessato alla musica CLASSICA anche se non la disprezzo , ma la differenza con il JAZZ e diversa ( se ascolto 10 dischi di Jazz forse uno mi piace poco , con la CLASSICA se ascolto 10 dischi forse me ne piace 1 al massimo 2 ).


Ma essenzialmente ascolto MUSICA ASUSTICA quindi tutti quei suoni elettronici non li ascolto perche non stimolano il mio sistema " orecchio cervello "


Ciao TONINO

Use a Transistor go to Jail
 
Ultima modifica:
sfondi una porta aperta.io amo tutto il progressivo degli anni 70(in realta' in the court of the crimson king e' del 1969,e per me e' stato un grande disco di svolta).
Non riesco purtroppo ad apprezzare la musica realizzata con il massiccio uso dell'elettronica.
Uno strumento o lo si suona o non lo si suona.
Andatelo a dire al compianto demetrio stratos,che oggi correggono digitalmente la voce!
bravo tonino,e' questo il punto cardine,non come si ascolta ma cosa.
 
cristianonava ha scritto:
bravo tonino,e' questo il punto cardine,non come si ascolta ma cosa.

Vero, non c'è dubbio.
Quello che si ascolta rappresenta la componente più importante della piacevolezza di ascolto.
Ma è pur vera un'altra cosa. Quello che si ama lo si ama ascoltare bene. Ecco perchè forse nasce in me l'esigenza di avere un sistema di riproduzione dalle prestazione buone.
Ascolto solo musica acustica, anche a me interessano poco le sonorità elettroniche (figuriamoci quanto poco apprezzi i suoni campionati da modelli esistenti, tipo i vari strumenti acustici suonati da tastiere elettroniche).
Provengo da un passato classico, perchè è quello che ho studiato al conservatorio, sono approdato al Jazz in un secondo momento.
Cosa inserisco nel lettore cd del mio impianto?
Ovviamente quello che mi piace. Quello che suona bene, se non mi piace, non entra di certo. Al bando il disco test, se è brutto.
Tuttavia ultimamente ho notato, nell'ambito di quello che amo, che nel platorello portacd entra più facilmente quello che suona bene.
Probabilmente effettuerò questa scelta a livello inconscio, ma non c'è dubbio che mi è capitato di rinunciare ad un brano perchè mal registrato. Me l'avete fatto pensare voi, con questo thread: ho rivisto tra i miei cd un vecchio cd di Hank Jones, il pianista jazz di colore in un cd dal gusto molto raffinato. Ebbene, non lo ascoltavo da anni, nonostante mi sia piaciuto davvero tanto. E volete sapere perchè? Perchè l'incisione di quel disco dona al pianoforte un suono un pò troppo scuro, a tratti morbido e pesante e non riuscivo a godere quanto godo per altri dischi.
Ma non è un problema di impianto. Non me ne frega niente se l'incisione fa o non fa giustizia al mio impianto. L'incisione deve però dare conto e ragione alle mie orecchie, è questione di godimento.
Quindi il modo inconscio in cui mi comporto è questo: ascolto solo i dischi che mi piacciono e nell'ambito di questi, sono portato ad ascoltare con maggior frequenza quelli che appagano maggiormente il mio udito.
 
verissimo vinicius,quando ci si abitua bene non si torna piu' indietro!
anzi,piu' si migliora l'impianto,piu' tanti dischi si devono cestinare perche' diventano inascoltabili!
a meno che sulla copertina non ci siano 4 ragazzotti(oramai 2 sigh) di liverpool.A loro perdono tutto........
 
cristianonava ha scritto:
verissimo vinicius,quando ci si abitua bene non si torna piu' indietro!
anzi,piu' si migliora l'impianto,piu' tanti dischi si devono cestinare perche' diventano inascoltabili!
a meno che sulla copertina non ci siano 4 ragazzotti(oramai 2 sigh) di liverpool.A loro perdono tutto........

Sai che nel mio caso è successo esattamente il contrario?
Più miglioravo l'impianto e più riscoprivo vecchi cd cestinati perchè il loro suono mi dava il voltastomaco...


;)
 
ok, per quanto vi possa interessare io ascolto reggae, ma solo bob marley perche' e' lui l'essenza del reggae, mi piace molto...poi rock, hard rock, progressive...qualche esempio:led zeppelin, dream theater, ma anche i red hot...
da poco ho cominciato ad ascoltare un po' di elettronica...per ora conosco solo squarepusher!
 
Bravo Tonino, bel post!

In effetti non bisognerebbe mai perdere di vista il fine ultimo, che dovrebbe essere quello di ascoltare buona (in maniera soggettiva) ovviamente musica.
Insomma io cerco di migliorare l'impianto per ascoltare ai massimi livelli che mi posso permettere la musica che mi piace.
Fra i CD che ho (non so, saranno 150) penso che solo 10-15 li abbia presi prima per la qualità di registrazione e poi per la qualità artistica (cioè per quanto mi piacevano).

Come musica ascolto un po' di tutto, esclusa techno, dance, elettronica e metal pesante (mi fermo ai metallica insomma).
Per il resto apprezzo praticamente tutto.

A proposito mi viene anche da fare un'altra riflessione, buttare una pietra nello stagno: come mai praticamente tutti gli audiofili ascoltano Jazz e simili? possibile che piaccia proprio a tutti tutti più di tutti gli altri genere musicali? non è che magari se lo sono fatti piacere "a forza" perchè è il genere musicale che più esalta l'impianto?;)
 
Io ascolto quasi tutto ( QUASI ).
A me piace in particolare il JAZZ , la NEW AGE , e la MUSICA CLASSICA
ma non disdegno il ROCK , H. METAL, I cantici Iralandesi.
In pratica tutto ciò che mi stimola il piacere, che mi crea sensazioni, che mi evoca paesaggi, momenti etc etc.

Giò nonstante se frigge, se l'incisione è anni 30 modello grammofono, mi infastidisce percui la evito.
Non sono un cultore dell'edizione originale, ma voglio sentire tutta la scala musicale nella sua fluidezza e armonicità.
Da ciò Tonino puoi desumere che ascolo anche la musica elettronica...
AAAGH BLASFEMO! penserai tu e gli altri....

Una volta avevo un collega che aveva la passione dell HI FI a tal punto che si indebitava con la banca per ottenere il TOP.
Proveniva da una cultura classica, famiglia perbene non benestante, suonava un SYNT YAMAHA per incideva dei piccoli brani ( tenete presente che era un informatico non lavorava alla EMI ).
Il personaggio aveva un Valvolare con sistemi DTS professionali recuperati dagli studi.
Ascoltava la musica classica, jazz e poco altro.
Ma aveva un tremendo difetto ... era un FAN di MARYLIN MADSON!!!

Percui sono daccordo con voi che prima viene la musica, poi la qualità
ma aggiungerei non lapidiamo chi ama musica magari non propriamente strumetale o TOP HIFI è pur sempre musica.

Andrea
:D
 
Michele Spinolo ha scritto:

A proposito mi viene anche da fare un'altra riflessione, buttare una pietra nello stagno: come mai praticamente tutti gli audiofili ascoltano Jazz e simili? possibile che piaccia proprio a tutti tutti più di tutti gli altri genere musicali? non è che magari se lo sono fatti piacere "a forza" perchè è il genere musicale che più esalta l'impianto?;)

Ciao Michele

Il jazz mi piace perché all eta di circa 20 anni , una sera sono andato ad ascoltare Musica dal vivo in un Pub è la Musica della serata era il JAZZ , sono rimasto molto coinvolto da quel genere musicale e scopro nuovi stimoli dopo tanti anni.

Sul Fatto che dici :

perchè è il genere musicale che più esalta l'impianto?

Questo a me non sembra è un qenere musicale molto difficile , per il fatto che ci sono molte frequenze alte , che spesso diventano metalliche .

Se con l' impianto il Jazz è molto gradevole , vuol dire che è molto corretto timbricamente ( operazione molto difficile da ottenere , parliamo di musica acustica , naturalmente ).

Ciao TONINO

Use a Transistor go to Jail
 
Giusto per lanciare un sasso nello stagno: ho appena finito di rilassarmi un po` (un tritubo che ti arriva a casa con tre tubi spezzati genera un certo nervosismo...) ascoltando la 1812 prima e Joni Mitchell poi, entrambe in DVD Audio ( un po` di violenza e poi del buon jazz...), ed entrambe incisioni Chesky.
Gente, sapete che vi dico? Che sono affezionato al mio buon giradischi e ai tanti LP, ma non mi si venga a dire che l'analogico suona meglio di questa roba.
Spazialita`, dinamica, realismo...da brivido.
La vera musica, ormai, abita nel dischetto, e non piu` nel piattellone nero: dotatevi di apparecchiature che consentano di apprezzare le qualita` del digitale, invece di osteggiarlo.
Potrete solo apprezzare meglio quello che piu` ci sta cuore: la musica.
Firmato:il provocatore di Detroit,
Andrea
 
andrea aghemo ha scritto:
Giusto per lanciare un sasso nello stagno: ho appena finito di rilassarmi un po` (un tritubo che ti arriva a casa con tre tubi spezzati genera un certo nervosismo...) ascoltando la 1812 prima e Joni Mitchell poi, entrambe in DVD Audio ( un po` di violenza e poi del buon jazz...), ed entrambe incisioni Chesky.
Gente, sapete che vi dico? Che sono affezionato al mio buon giradischi e ai tanti LP, ma non mi si venga a dire che l'analogico suona meglio di questa roba.
Spazialita`, dinamica, realismo...da brivido.
La vera musica, ormai, abita nel dischetto, e non piu` nel piattellone nero: dotatevi di apparecchiature che consentano di apprezzare le qualita` del digitale, invece di osteggiarlo.
Potrete solo apprezzare meglio quello che piu` ci sta cuore: la musica.
Firmato:il provocatore di Detroit,
Andrea

Ma la lastra di pietra non è che l'hai appoggiata sopra al giradischi.:D
Giradischi, pre e finale a valvole, casse trasparenti= Rilassamento totale.
Firmato:il provocatore di Pesaro
 
Ciao, Mirko!
Lo sapevo che non saresti rimasto impassibile, e avresti subito raccolto il guanto della sfida: gia` mi vedo una scena tipo OK Corral, con lunghi primi piani sui nostri sguardi gelidi alla Sergio Leone....
Be`, meno male che qualcuno con un po` di spirito c'e` ancora, qua in mezzo!

Scherzi a parte, comunque, e parlando seriamente, sono rimasto impressionato dalla qualita` di alcuni DVD Audio che mi sono arrivati oggi; in particolare, decisamente deliziose una versione della 1812 (Telarc, Cincinnati Pops Orchestra), le Quattro Stagioni (Naxos, David Juritz- London Mozart Players) e uno dei miei idoli assoluti, Joni Mitchell, con l'album "Both sides now"(Reprise Records).

Chi conosce Tchaikovsky sa che la 1812 e` una partitura difficile, e sebbene non si possa definire il massimo sul piano meramente musicale, e` decisamente coinvolgente: Mirko, ti assicuro, la dinamica di questa incisione e` nettamente, ma di parecchie lunghezze, superiore a qualsiasi versione su disco (e ce l'ho anche come Direct Master della Miller&Kreisel, che non e` che faccia proprio schifo...). La sensazione di ariosita` del pieno orchestrale e` disarmante, non ti dico nulla sulle famose cannonate, se non che ho temuto per le membrane. Pazzesco.

Nota bene: li ascolto prevalentemente in Stereo, i DVD Audio, anche perche` di incisioni curate dal punto di vista spaziale in multicanale ce ne sono ancora pochine!

Joni Mitchell e` stratosferica: con un ensemble orchestrale di tutto rispetto giustamente in secondo piano, e personaggi tipo Erskine, Hancock, Isham e Shorter li` davanti, sul fronte del palco, con lei, in una sensazione di naturalezza e di live che lascia i brividi.
Un sax tagliente come un rasoio, e allo stesso tempo roco e caldo come le fusa di una tigre. Mamma, che roba.

Insomma, sebbene non disdegni affatto i miei amati vinili (anche perche` qualcuno mi segue da piu` di vent'anni, ormai), sempre piu` spesso trovo un riscontro pratico di quella che, sino a ieri, era una superiorita` solo sulla carta di un supporto rispetto all'altro.

Ad ogni modo, che io preferisca il digitale e tu l'analogico, machissenefrega: ci accomuna l'amore per la musica, no?
L'importante e` che ci si spalanchi un sorriso mentre le note ci avvolgono, e la pelle si accapponi dal piacere: se a te succede con le bionde analogiche ed a me con le more digitali, meglio ancora, non ci si fa concorrenza!
Magari ti vengo a trovare con questa edizione della 1812, cosi` e` la volta che la mettiamo su e recitiamo un requiem per le Rogers (come minimo, sull'ultimo movimento ti ritrovi i conetti in braccio, fumanti e defunti...)
Ciao, e buona musica!

P.S. Come hai fatto a scoprire che in un primo tempo avevo messo la pietra sopra il giradischi, prima di accorgermi che andava sotto?Maledetti spioni.....


Andrea
 
Me la sono letta tutta di un fiato e con la battuta finale ho riso. Devo riconoscere che leggendo te e altri qualche dubbio viene. Però leggo anche per esempio sul penultimo AR la prova del Lar con una sorgente analogica, dire che è improponibile un paragone con i migliori digitali in tutti i formati. Ora sicuramente ai volumi che ascolti tu e con la configurazione del tuo impianto il digitale andrà meglio, ma da me no.
 
Mirko,
il dubbio e` il fondamento di un intelletto sano e correttamente funzionante!
Cosi` come quanto ho letto e sentito del tuo sistema mi ha incuriosito, e mi ripropongo di assaggiarlo con i miei augusti padiglioni auricolari (!), mi auguro tu voglia fare altrettanto: solo cosi` si cresce verso un obiettivo comune, che e` la corretta riproduzione, quella che ti fa dimenticare i guai ed i grattacapi per farti godere della piu` astratta delle forme artistiche.
Trovo inutile arroccarsi su posizioni falangiste: godiamoci cio` che abbiamo costruito magari con anni di sacrifici, ma restiamo aperti al nuovo ed al diverso: la cosa peggiore che puo` succedere e` di imparare qualcosa, reciprocamente....
Ciao

P.S. Guarda che se cerchi di mettere i SACD nella Dream Box, mica funzionano bene....tie`!
 
Innanzitutto complimenti a Tonino per il post.
Mi aggiungo anche io alla lista degli amanti del jazz, anche se sembra difficile che nel 2003 un ragazzo di 18 anni lo ascolti e lo apprezzi (io personalmente non ne conosco nemmeno uno...).
D'altra parte sono cresciuto con gli LP di mio padre, dai pianisti come Erroll Garner e Art Tatum, alle big band americane degli anni 40 di Duke Ellington, Glenn Miller, Tommy Dorsey ecc., fino alle voci dei Manhattan Transfer e alla "voce" per eccellenza di Frank Sinatra.
Ma la passione per il jazz l'ho sempre avuta, non è una conseguenza per la mia passione per l'Hi-Fi che risale a solo 3 anni fa.
Anzi sarei pronto ad affermare il contrario, ho iniziato a coltivare la passione per l'Hi-Fi quando volevo cominciare ad ascoltare la mia musica preferita in tutte le sue sfumature. È ovvio che è una musica che va "capita", così come la musica classica, che fino a poco tempo fa odiavo, mentre da qualche tempo, quando ho cominciato a studiarla sul serio (sto preparando l'esame dell'ottavo anno di conservatorio, pianoforte, ma ovviamente preferisco suonare il jazz ;)), ho capito veramente la grandezza di questa musica, la complessità, la genialità di cui erano dotati i compositori (le fughe per clavicembalo di Bach le considero un esempio).
Come in molti hanno detto (soprattutto x quanto riguarda il jazz) molte vecchie incisioni sarebbero davvero da buttare in fatto di qualità, se non fosse per il loro vero valore.
Ma a questo punto preferisco ascoltarmi un vecchio disco, seppur rovinato, con un'incisione vecchia di 70 anni, pur di ascoltare una musica che veramente sappia trasmettermi delle emozioni (non è raro che con certi brani mi venga davvero la pelle d'oca, magari semplicemente ascoltando un passaggio di un brano improvvisato da Sinatra o da Billie Holiday, o per delle particolari armonie, o per il caldo suono degli ottoni delle vecchie big band).
Pertanto mi ritengo sì, un audiofilo, nel senso che apprezzo ascoltare musica da un buon impianto, ma non fino al punto di arrivare ad acquistare un nuovo CD di Jovanotti, Vasco, o qualsivoglia moderno "musicista" che propone brani banali e con l'abbondante utilizzo di elettronica (magari ritoccati digitalmente per migliorare la voce del cantante), perché giudicato da una rivista il miglior disco mai inciso!

Se poi, come me, si riesce a trovare musica ben incisa e che rispecchi i propri gusti, allora è il massimo che si possa chiedere, come ad esempio i CD o il DVD di Diana Krall, o le incisioni della big band di Rob McConnell.

Poi è naturale che ognuno abbia la sua opinione, io ho espresso la mia.

Un saluto a tutti, scusate se mi sono dilungato eccessivamente ;)
Ciao - Giovanni
 
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