B&W cinese!?!

Non credo che la sua intenzione fosse quella di intimarti qualcosa,era solo curiosita' ,visto che si e' parlato di bidoni,di sapere quali fossero?
 
vedi se al grande magazzino trovi la serie 800 della B&W.

nemmeno la stradivari...
Nel grande magazzino trovi le serie entry...focal, denon, marantz, ecc.ecc...insomma, la storia dell'hifi:D
@nordata: perché, tra i marchi "super costosi", non trovi le linee "esclusive" Made in Cina ?
Mi riferisco a qualsiasi marchio(hifi, abbigliamento, auto, ecc.)
 
@nordata: perché, tra i marchi "super costosi", non trovi le linee "esclusive" Made in Cina ?
Mi riferisco a qualsiasi marchio(hifi, abbigliamento, auto, ecc.)
Perchè sono destinati a chi non ha problemi di budget quindi che senso avrebbe mandari i pezzi avanti e dietro per risparmiare qualche euro? :D
 
Questo non vuol dire che molti articoli costosi non siano realizzati in Cina o dintorni, solo che la cosa non viene pubblicizzata, per ovvi motivi, magari poi si scopre che il famosissimo capo di abbigliamento di altissima sartoria top dei top è realizzato a Prato effettivamente in qualche sottoscala umido ed oscuro, assieme ad altri simili venduti sulle bancarelle, altro che i moderni stabilimenti in cui si realizzano, in Cina, appunto, molte elettroniche., però possono fregiarsi orgogliosamente dell'etichetta "made in Italy".

Tra l'altro mi sembra che ci siano diversi escamotage per trasformare un "made in dove effettivamente si fa" in un più blasonato "made in dove fa più figo", ad esempio aggiungere solo un piccolo particolare, per lo più ininfluente, nel Paese che si vuole far figurare nel "made in".

Rimango però dell'idea che l'importanza del "made in" sia più o meno pari al colore del frontale, se le prestazioni mi soddisfano, se il prezzo è congruo, se non è un marchio assolutamente sconosciuto (solo per evitare possibili sorprese nel caso di problemi), se leggo eventualmente dei giudizi favorevoli sui forum, scartando quelli dei fan boy (si riconoscono subito), lo acquisto.

Ciao
 
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@ Vpappacena
se ho ben capito mi stai intimando di fare nomi?

Stai forse cercando di innescare un flame?

Non mi sembra che nella richiesta di fare alcuni esempi ci fosse qualcosa di male ed era anche stata fatta in modo assolutamente educato.

Hai lanciato delle accuse, generiche, sarebbe appunto il caso, per non sembrare solo un fan boy che porta avanti a testa bassa le proprie idee senza argomentarle, fare degli esempi cooncreti.

Come ti è stato chiesto, hai degli esempi (provati)?

Perfetto, rendici edotti così che si possa farne tesoro, lo scopo dei forum è quello di aiutare gli altri iscritti diffondendo le conoscenze e indicando gli errori, però documentadoli.

Ciao
 
Lo sempre detto io che quello della moda e' il business migliore!!!!
Faccio fare il vestito in Cina ,costo della manodopera 1 euro alla settimana (esagero eh), arriva in Italia ,ci pianto su 2 bottoni e poi voi nei negozi del centro a 2500€ ad abito,con tanto di Made in Italy .
E vai.........
Fine OT
 
@nordata:
Scusami, ma l'italiano credo di capirlo mediocremente bene. L'espresssione "fa i nomi", seguita per giunta da un punto esclamativo, è chiaramente un imperativo che si usa per intimare un comportamento. Ad ogni modo credo, e ne sono certo visti i post successivi, che non era questo il caso. Tuttavia, tra persone che non si conoscono nemmeno al telefono - come in questo caso - è lecito che ci si possa impressionare per l'uso della predetta espressione, non ti pare?
Per quanto concerne la seconda questione io non sono un fan boy, nè ho lanciato accuse nei riguardi di niente e nessuno, me ne guarderei bene dal farlo.
HO solo oggettivato un dato dell'esperienza comune della vita umana, ovvero quella per la quale i c.d. "cattivi affari" si possono fare tanto nel Mediamondo, tanto nel blasonato negozio hi fi. Invero, in entrambi i casi (Mediamondo - negozio hifi) possiamo trovare prodotti dal prezzo non all'altezza delle qualità tecniche del prodotto e, magari, se non si è ferrati in materia, si viene indotti ad acquistare un prodotto - spendendo anche molto - che, magari, avrebbe meritato di restare lì sugli scaffali. Tutto qui. E' un dato dell'esperienza comune umana e non necessita di esempi concreti. Può accadere anche dal concessionario d'auto, da un antiquario, ecc. Non credo di aver scoperto l'acqua calda per cui tutti mi chiedono di spiegare dove l'ho trovata............
 
Io continuo a non seguire il tuo discorso...... se sono un concessionario BMW e qualcuno decide che il modello X1 è un "bidone" io non la devo tenere in negozio ne tantomeno proporla? Fammi capire. E poi chi è che lo ha deciso?
Io ti propongo quello che tratto (e già centomila volte ho spiegato che quello che si tratta è già una cernita fatta in base all'esperienza del negoziante del quale, soprattutto se si mette a disposizione, dovresti fidarti un pò di più) poi sarai tu a decidere cosa comprare.
 
Chiaro che decide sempre il cliente cosa comprare. Ma non è mai capitato che il cliente non ferrato in materia si affidi al consiglio tecnico del commesso e, in seguito a ciò, possa essergli rifilata quella che tecnicamente - e volgarmente - si chiama "sola"?Dove per sola intendo, lo ripeto, un prodotto che non meriterebbe di essere acquistato - per lo meno a quel prezzo - se confrontato con altri prodotti similari di livello tecnico/qualitativo superiore.
 
Il cliente non ferrato in materia non è nemmeno in grado di stabilire cosa valga e cosa no....non credi?
Poi ripeto chi è che stabilisce cosa è una "sola" e cosa non lo è? Io ho sentito lo stesso prodotto suonare da Dio in una stanza adeguata e suonare uno schifo altrove....immagine se lo avessi sentito solo nella seconda ipotesi, sicuramente lo avrei messo nella lista delle "sole" ERRONEAMENTE!
 
ma è parimenti vero che vi sono anche prodotti che, seppur nelle migliori condizioni, non rendono come altri della medesima o superiore fascia di prezzo.
 
Magari per colpa di una non buona sinergia con il resto della catena.... tu hai provato tutti gli abbinamenti possibili per decretere quel prodotto una "sola"?
 
Questo non vuol dire che molti articoli costosi non siano realizzati in Cina o dintorni, solo che la cosa non viene pubblicizzata, per ovvi motivi...

E quali sarebbero gli ovvi motivi?
Forse se si scopre che, al posto del "mastro sellaio" che cura la posa in opera delle poltrone Rolls c'è cin ciao lin, nessuno piu compra una Rolls?
Oppure se, al posto della maestranza altamente specializzata di "Maranello" ce ne sta una di Pechino, nessuno nessuno compra più la vettura col cavallino?
Lo stesso discorso si può allegare anche ai marchi della moda ecc.: le prime linee dei marchi di moda, non sono mai fatti in Cina o India ecc.
Vorrei ricorda che, Made in italy, è a sua volta un marchio e, dietro di questo, c'è maestria, ingegno, gusto, qualità e via discorrendo(tant'è che è il marchio più replicato al mondo)...un motivo ci sarà?
Scommetto il mio lauto stipendio che, un blasone, mai farà fare in Cina o paesi simili, quello che è la sua prima linea o per quello che è maggiormente conosciuto nel mondo(vale per le auto, hifi, moda, ecc.)
Dimenticavo...leggete cosa si pensa oltreoceano del fatto che la nuova linea entry di sonus faber, sarà/è fatta in Cina.
 
Lo sempre detto io che quello della moda e' il business migliore!!!!
Faccio fare il vestito in Cina ,costo della manodopera 1 euro alla settimana (esagero eh), arriva in Italia ,ci pianto su 2 bottoni e poi voi nei negozi del centro a 2500€ ad abito,con tanto di Made in Italy .
E vai.........
Fine OT

..non è esattamente così come riportate,,, è il processo caratterizzante che fornisce il made in per quanto riguarda il tessile. Quindi se si tratta di tessuto generalmente il made in è dove si è svolto il finissaggio, mentre per un capo è dove è stato confezionato.
Non converrà ancora per molto visto i ritardi di consegna e costi in continuo aumento per non parlare degli ordini in calo..
..fidati che non è il business migliore.. anzi... è forse il peggiore ed è il primo che è entrato in crisi, da fine 2002....
 
Non sono un esperto del settore ma sono un esperto nel pagare le borsette alla mia "lei" e fatico a capire come possa essere in crisi un settore dove una borsetta dal valore 1 viene venduta a valore 10000 con la gente(99%donne) che si accapiglia in coda ai monomarca per l'ultimo modello!!!
Non spenderanno mica tutto in pubblicità ???

Oppure vogliamo parlare di t-shirt di cotone scadente dal costo all ingrosso di pochi centesimi al kg vendute a 150/200€ cadauna perche' c'è stampato il marchio x piuttosto che y e anche li la successiva corsa dei fashion victim all' indossare la maglietta all'ultimo grido.
 
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@ Vpappacena

Se, in futuro, vorrai argomentare circa un rilievo fatto da un Moderatore sei pregato di farlo rispettando il Regolamento.

Per questa volta sorvolo.

Ciao
 
L’art. 24 del codice doganale comunitario, poi, si occupa della merce che non è stata interamente ottenuta in un paese,
stabilendo che «una merce alla cui produzione hanno contribuito due o più paesi è
originaria del paese in cui è avvenuta l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale,
economicamente giustificata ed effettuata in un’impresa attrezzata a tale scopo, che si sia
conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo od abbia rappresentato una fase
importante del processo di fabbricazione
».
 
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