storcerei il naso se la Ferrari o la Rolls fossero costruite al "risparmio"
Mi sembra che si stia portando avanti semper lo stesso errore.
Un conto è lavorare "al risparmio", ad esempio mettendo finta pelle al posto della pelle vera o, al più, pelle di scarsa qualità ed ultima scelta, oppure lavorare un pistone od un albero a camme con tolleranze al decimo di mm. invece che al centesimo, tutte cose che abbattono i costi ma producono risultati altrettanto ridotti in qualità ed è quello di cui mi sembra si stia accusando le lavorazioni effettuate in Cina.
Un altro conto è invece mantenere la stessa qualità nei progetti, nel materiale e nella realizzazione, risparmiando solo dove l'economia locale lo permette ed alla grande: sul costo del lavoro.
Questo non vuol dire, altro luogo comune, che il lavoratore lavori male, che pianti le viti con il martello invece di usare un cacciavite, che leghi i cavi invece di saldarli, chi lavora in quelle fabbriche ad alta tecnologia (perchè tali sono) lo fa con la stessa professionalità dei colleghi occidentali, solo lavorando per più ore e per quasi tutti i giorni dell'anno. (Non sto dicendo che sia giusto, ma questo non ha nulla a che fare con la nostra discussione).
Potrà non far piacere ma la realtà di quegli stabilimenti è questa, non vengono impiegati prodotti di scarto nè manodopera rozza ed inesperta che lavora in scantinati bui e umidi.
Il prodotto che ne risulta costa meno dell'analogo se costruito in Europa o in America e
al produttore conviene, poi sarà venduto a prezzi comunque elevati, ma anche questo non c'entra con il nostro discorso, magari se fosse realizzato dalle nostre parti non converrebbe produrlo e non consentirebbe al produttore di entrare in una fascia di mercato più vasta, quella del largo consumo con conseguente possibilità di ingresso nella grande distribuzione, non è un delitto nè una pedita di immagine, è solo un allargare il proprio mercato (e gli utili, ma quiesto è lo scopo di qualsiasi commerciante, artigiano, industriale).
Certo se si costruisce un ampli da 12.000 Euro con target di clienti ultra elevato ci si può fregare di questo, il guadagno è più che assicurato anche con pochi pezzi, ma se si volesse produrre in grande quantità, magari un modello più economico, si demanderebbe la realizzazione ai produttori cinesi, malesi, tailandesi ed altri ameni posti nelle vicinanze.
Mi sembra che nessuno si scandalizza se i propri PC, schede madri complicatissime, schede grafiche super tecnologiche, modem, router, nas e mille altri accessori arrivano, da tantissimi anni, da Taiwan (con operai che sono parenti stretti di quelli che abitano dall'altra parte di quei pochi chilometri di mare, chissà che schifo di PC che realizzano, tutti da buttare), nessuno li taccia di essere porcherie, nessuno trova da ridire sul fatto che i propri hard disk siano realizzati in tailandia, considerandoli degli accrocchi immondi.
Evitate di fare l'equivalenza: prodotto cinese = porcheria (sempre e comunque) mal fatto buono solo per fregare i polli, se è invece realizzato in Europa meglio ancora, in Italia, allora è il top dei top.
Ciao