L’H.T. di qualità e il BD4K hanno ancora un futuro?

Ciao, il servizio "BRAVIA CORE integra Pure Stream" permette la visione in qualità superiore allo streaming, ma l'audio non supera il DTS, nessuna codifica ad oggetti, i TV Sony a cui si riferisce parla di banda minima per usufruire del servizio migliore di 115 Mbps, quando il collegamento dei TV Sony via RJ 45 è limitato a 100, devi collegarti Wireless o usare adattatore RJ 45-->usb 3.0.

Purtroppo nonostante la costellazione Starlink di SpaceX, ultimamente i costi sono piu' contenuti, la rete non raggiungerà ogni parte del mondo, il fisico sotto questo punto di vista non aveva problemi.

Speriamo che alla domanda iniziale del thread, si possa rispondere almeno positivamente alla prima parte, guardando il futuro.
 
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Una rondine non fa primavera, esistono comunque le eccezioni ma ciò non cambia il discorso generale.

Il punto è che non è un problema di bitrate. E' come per la discussione sulle tracce audio compresse in dinamica. Non è un problema di bitrate. Ci sono delle D THD che fanno pena e delle DD che hanno la dinamica nativa.
Il problema è le capacità e la volontà di chi sta nelle sale dei bottoni e degli slider.


Purtroppo nonostante la costellazione Starlink di SpaceX, ultimamente i costi sono piu' contenuti, la rete non raggiungerà ogni parte del mondo, il fisico sotto questo punto di vista non aveva problemi.

Non penso che il pensiero della case di produzione fisico/streamer sia quel punto percentuale di utenti che vive chissà dove.
 
Lo streaming ha conquistato percentuali di mercato maggioritarie lasciando ai supporti fisici quote sempre più marginali. Oggi un titolo di punta pubblicato su dischi blu ray vende, se va bene, poche migliaia di copie. Nel 2015, poco prima dell’ introduzione sul mercato del formato BD4K i dischi blu ray più attesi dagli appassionati raggiungevano nei primi mesi di vendita le 20.000 copie. Per non parlare del DVD che, incredibilmente, fino ad un paio di anni fa risultava essere il supporto più venduto, con quote di mercato superiori al 50% rispetto ai due formati BD. La variegata offerta delle piattaforme streaming ha indubbiamente fatto breccia tra le persone ma anche tra molti appassionati. Probabilmente in futuro la velocità della connessioni migliorerà ma siamo sicuri che la maggior disponibilità di banda sarà messa a disposizione della qualità dei servizi ? Oggi il livello di qualitativo che le piattaforme di streaming offrono è più che sufficiente a soddisfare la stragrande maggioranza degli utenti che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono poco o per nulla preparati tecnicamente e poco interessati al concetto di una migliore esperienza audiovisiva. A prevalere e a determinare il successo dello streaming sono: il costo accessibile dell’abbonamento , magari preferendo quello con la pubblicità che sta avendo grande successo , la comodità e la quantità dei contenuti: Bravia Core e, aggiungo anche Kaleidescape, rimangono due eccezioni rivolte essenzialmente ad una nicchia di mercato davvero marginale. Aumentare il bit rate per migliorare (di quanto?) la qualità richiederebbe più banda , costi di gestione più alti finalizzati solo per accontentare una quota marginale di mercato. I costi di gestione avrebbero conseguenze a compensazione sul costo degli abbonamenti. Per questo servizi di streaming di alta qualità, almeno fino ad oggi, non hanno avuto seguito a parte le due eccezioni sopracitate. Eccezioni che hanno comunque il limite (Bravia) di proporre una qualità audio decisamente sottotono rispetto al video e il costo (Kaleidescape) moolto, molto alto. Forse la soluzione potrebbe essere quella di utilizzare codec di compressione video ancora più efficienti e qualitativamente migliori a parità di banda utilizzata : Per la componente audio dei film la situazione è ancora più critica perchè se il video è universalmente condivisibile su tutti i mercati l’audio deve fare conto con le varie localizzazioni presenti insieme all’originale in lingua inglese e, come sempre, spazio e banda sono risorse preziose e costose da offrire . Se l’installato nelle abitazioni è prevalentemente un TV , se va bene una soundbar, c’è veramente la necessita di migliorare l’audio rispetto a quanto oggi viene offerto? Che senso avrebbe migliorare le tracce audio con datarate maggiori e codifiche più nobili se alla fonte, la stragrande maggioranza delle tracce audio, sono state compresse dinamicamente per livellare gli sbalzi del volume che il grande pubblico ritiene fastidiosi ? Purtroppo questo effetto collaterale dello streaming ha infettato anche alcuni film pubblicati sui dischi Blu ray 4K. La compressione dinamica ha un nome: Loudness War. Da diversi anni è diffusa la leggenda metropolitana che i CD suonano male; peggio dei vinili. E ti credo !!! Sono stati i primi ad essere vittime della Loudness war. Dai negozi sono scomparsi i dischi DVD, Blu Ray, BD4k, i CD sono sempre meno .Lo spazio è stato occupato dai dischi in Vinile. Nuove stampe da master digitali ad Alta risoluzione. Dischi che avremmo potuto ascoltare con migliore qualità nei formati digitali ad alta risoluzione come SACD o Pure Audio Blu ray. Ma si sa il Vinile suona meglio del digitale!!!. Insomma siamo perfino riusciti a giudicare la dinamica dell’ audio digitale come un grave e fastidioso difetto da eliminare. Ogni difetto che disturba deve essere eliminato alla radice perchè la massa non gradisce gli sbalzi di volume, non gradisce la grana della pellicola. Chissà , in futuro potrebbe non gradire neppure le bande nere dei film in Scope. Basta che si vede, basta che si sente: dopotutto è soltanto un film….. Altro paradosso, quello finale. L’Hardware audio e video che oggi abbiamo a disposizione è al Top delle prestazioni. C’è veramente ben poco da migliorare . A dimostrarlo la staticità del mercato con un evidente rallentamento di nuovi prodotti. Tutto questo potenziale a disposizione è mortificato dalla qualità del software a disposizione condizionato dalla massificazione del mercato.
 
Sì, ma poi c'è un altro discorso fondamentale: in streaming non c'è tutto, c'è quello che LORO vogliono che tu veda. Se io voglio fare una maratona di Robert Altman, e ho comprato il fisico, me la faccio. Se devo cercare Altman in streaming, dubito molto di riuscire a trovare tutti i suoi film. In streaming c'è una minima parte, i film vengono tolti quando lo decidono loro, ed è semplicemente una cosa deleteria. Supportare il fisico è un atto che va molto oltre il collezionismo per appassionati. Immaginate se la stessa cosa avvenisse con i libri?

Il gusto musicale medio è già sputtanato da anni proprio per queste ragioni qui. Quindi, la questione è sia culturale che politica. Non solo la qualità tecnica è nel baratro, ma anche la qualità dei contenuti. Si è abbassato il livello culturale della gente perché l'occidente è in piena decadenza, non c'è nulla di male ad ammetterlo. Il migliore consiglio che posso dare è: educate bene la vostra prole, vietate Amici, trapper e rapper scaduti/scadenti, la maggior parte delle serie TV, film marvel usa e getta, il problema è quello è inutile girarci intorno, la gente è schiava del consumismo e il QI si sta abbassando.
 
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Concordo. Mi sono soffermato di più sugli aspetti tecnico qualitativi ma certamente ci sono da aggiungere le anche le tue considerazioni socio culturali. Il quadro complessivo è un triste declino...
 
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Insomma siamo perfino riusciti a giudicare la dinamica dell’ audio digitale come un grave e fastidioso difetto da eliminare.. la massa non gradisce gli sbalzi di volume, non gradisce la grana della pellicola. Chissà , in futuro potrebbe non gradire neppure le bande nere dei film in Scope. Basta che si vede, basta che si sente: [CUT]

In futuro? È stata una delle prime lamentele quando uscirono le prime tv 16/9 e i dvd, la gente si era abituata al formato 4/3 a tutto schermo con le immagini tutte tagliate e si lamentava quando gli si presentava il formato originale, specie il 2:35:1, preferivano i tagli.
E via di petizioni anche lì per chi voleva il formato originale e l'anamorfico, senza tagli.

Stessa cosa ora per l'audio, agli ignoranti danno fastidio i picchi dinamici e quindi si tagliano.

Mi ricordo discussioni anche coi miei genitori che ripetevano :
"Le voci non si sentono e le esplosioni fanno spaventare".

Cercavo di spiegare ma sono battaglie perse.
 
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In futuro? È stata una delle prime lamentele quando uscirono le prime tv 16/9 e i dvd, la gente si era abituata al formato 4/3 a tutto schermo con le immagini tutte tagliate e si lamentava quando gli si presentava il formato originale, specie il 2:35:1, preferivano i tagli.
E via di petizioni anche lì per chi voleva il formato originale e l'anamorf..........[CUT]
Si, si , ricordo benissimo le lamentele dovute alla presenza delle bande nere .. Per questo ne ho ipotizzato un ritorno di fiamma. Visto che è ritornato il vinile è possibile che ritornino anche le VHS pan&scan a tutto schermo. Insomma un "back to the future" ai primi anni '80 ..
 
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Il gusto musicale medio è già sputtanato da anni proprio per queste ragioni qui. Quindi, la questione è sia culturale che politica. Non solo la qualità tecnica è nel baratro, ma anche la qualità dei contenuti. Si è abbassato il livello culturale della gente perché l'occidente è in piena decadenza, non c'è nulla di male ad ammetterlo. Il migliore consiglio che posso dare è: educate bene la vostra prole, vietate Amici, trapper e rapper scaduti/scadenti, la maggior parte delle serie TV, film marvel usa e getta, il problema è quello è inutile girarci intorno, la gente è schiava del consumismo e il QI si sta abbassando.........[CUT]

Ok però lasciamo i discorsi politici e "gli occidenti in declino" in altri luoghi, altrimenti è un attimo e si finisce a parlare di Putin anche qui... :rolleyes:
 
Però resta il fatto che anche appassionati, collezionisti, cinefili, audiofili, e via dicendo, ovvero "noi" che in qualche modo temiamo una fine (o più propriamente un ulteriore decadimento della soddisfazione della nostra passione), dovremmo muoverci non solo su queste pagine in difesa del supporto fisico.
Ad esempio, premiando ovvero comprando dischi validi sul piano cinematografico e tecnico: più "belli" e appetibili sono i nostri acquisti e -per farla facile- di più dureranno...
Ci dovremmo sforzare di rifiutare -non solo a parole- lo streaming eccetera eccetera... tanto più quello scadente.
Dovremmo selezionare e premiare le aziende di vendita dei dischi secondo il loro valore e la loro capacità proiettiva nel lungo e medio termine. Non solo sullo sconticino... (se possibile).
Dovremmo accogliere con un certo interesse finalizzato all'acquisto la produzione di nuovi apparecchi annessi e connessi che possono impreziosire e/o migliorare il nostro impianto.
E tante altre piccole cose sempre ovviamente frequentando le buone sale cinema a disposizione.
Se il cinema -per essere chiari- per assurdo si ferma, è davvero la fine del nostro homecinema.
Per farla breve: cerchiamo di evitare qualche acquisto al quale possiamo rinunciare, ma spendiamo qualche soldo così risparmiato al cinema, tradizionale e/o casalingo.
Solo utopia?
 
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Pensando al passato (dagli 80 in poi) mi sento di dire che la massa si è sempre comportata allo stesso modo.
Me li ricordo solo io i film su VHS registrati da canale 5?
Quanti erano a comprare le VHS originali?
Dopotutto il nostro paese ha vissuto l'ascesa miliardaria di un certo Silvio, basata su contenuti di bassa qualità (tecnica e contenuti) per soddisfare una massa assetata di contenuti usa e getta, pubblicità compresa.

La grande differenza al giorno d'oggi secondo me è la strapotenza dei distributori contenuti e piattaforme vendita online varie.

Io mi occupo di abbigliamento, con negozio di proprietà.
Amazon, Zalando e tutti gli altri stanno semplicemente lavorando con l'intento di azzerare il sottobosco di vendita tradizionale.
Quando avranno piazza pulita ci sarà da divertirsi, anche per gli acquirenti che al momento si gustano gli acquisti con restituzione gratis.

La grande differenza tra la situazione attuale ed il passato è politica.
Questi anni di globalizzazione hanno disintegrato qualsiasi parvenza di strumento protezionistico, perchè "i dazi sono roba da vecchi"

Riguardo alle preferenze di visione, purtroppo chiunque di noi avrà una moglie/figlio/figlia che li costringe ad amoreggiare con il telecomando del volume perchè non si sentono i sussurri in sottovoce e le urla e le esplosioni fanno troppo rumore.:D
Possiamo farci ben poco, il mercato segue le esigenze ed i gusti dei più, non delle minoranze.
Giustamente, dico io, anche se qualcuno non sarà d'accordo.

Nonostante provino ad indurci a fare il contrario con un brainwashing continuo, a partire dalla scuola primaria.
 
Riguardo alle preferenze di visione, purtroppo chiunque di noi avrà una moglie/figlio/figlia che li costringe ad amoreggiare con il telecomando del volume perchè non si sentono i sussurri in sottovoce e le urla e le esplosioni fanno troppo rumore....[CUT]

Dunque, i miei figli quando guardiamo i film insieme non si lamentano della dinamica, anzi, a mio figlio grande devo impostare il blocco volume sull’ampli perché quando non sono in casa, temo possa andare anche oltre i -10 a cui solitamente guardiamo i film, cosa che fra l’altro nel mio ambiente solo parzialmente trattato darebbe luogo a un risultato non ottimale. Con mia moglie è già un po’ più una lotta però negli anni pian pianino ha capito - ehm, le ho fatto gentilmente capire :D - che un sospiro e un’esplosione DEVONO produrre una pressione sonora mooolto diversa…
 
Per quella che è la mia esperienza, a quanto già stato esposto in molti interventi che condivido, credo si possa aggiungere che negli anni d'oro dell' Hi-fi, ossia fine '70 e '80, oltre ad una questione culturale, comprensiva di una maggiore attenzione verso la qualità, giocava un ruolo non troppo marginale anche il fenomeno moda.
Non a caso, soprattutto tra i più giovani, la qualità si misurava in Watts :D
Possedere un impianto a componenti separati andava per la maggiore, dunque. Ricordo che mio padre e mio fratello, grandi appassionati (ma anche il sottoscritto negli ultimi anni), hanno consigliato ed assistito amici e conoscenti nell'allestimento di impianti audio di diverso prezzo e qualità. Molti dei quali sono finiti abbandonati a prendere polvere, o sostituiti nel tempo da qualcosa di più "pratico", rimasti in casa dei genitori, quando i figli ne sono usciti per sposarsi.
Per quanto riguarda il supporto fisico, non so in che misura il fenomeno culturale incida sulla sua crisi. Forse, alla maggioranza delle persone semplicemente collezionare film non interessa.
Ho diversi amici appassionati di fotografia, nati con l'analogico, perfettamente consapevoli della resa di un'immagine. Pure convenendo in teoria con il mio modo di pensare, quando è capitato di discutere sull'argomento, pure apprezzando una buona proiezione quando invitati a vedere un film, nella pratica non hanno interesse alcuno ad acquistare il lettore blu ray e a collezionare film per godere della massima potenzialità che solo il supporto assicura.
Per loro è sufficiente la resa offerta dallo streaming, e non di certo perché abbiamo necessità di essere "educati" alla qualità.
 
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Riguardo alle preferenze di visione, purtroppo chiunque di noi avrà una moglie/figlio/figlia che li costringe ad amoreggiare con il telecomando del volume perchè non si sentono i sussurri in sottovoce e le urla e le esplosioni fanno troppo rumore......[CUT]


C' è a dire che tutti gli amplificatori/soundbar/TV hanno funzioni che, con vari nomi commerciali, attuano forme di Dynamic Range Compression.
Le tracce audio dei film dovrebbero avere sempre e il livello di dinamica corretto per la fruizione al massimo della qualità senza problemi di restrizione del volume.
Per evitare i problemi con il comune utilizzatore domestico ci sono queste forme di riduzione della dinamica applicate a valle... basta un minimo di informazione nei confronti degli utenti o al limite tenerle attivate di default considerando che gli utenti esperti ed esigenti si presume che leggano le istruzioni e si documentino a fondo su come ottenere il massimo delle prestazioni dal proprio impianto.
Può anche capitare che in un ambiente condominiale venga voglia di vedersi un film "ignorante" :D con esplosioni devastanti e dinamica altissima in piena notte oppure qualche disco riguardante concerti in tal caso da sempre la risposta ideale è nell' utilizzo delle cuffie e ce ne sono di grande qualità con una resa e coinvolgimento che sono nettamente superiori a quelli di una asfittica soundbar a basso volume con dinamica castrata dal Dynamic Range Compressor (purtoppo l'acronimo coincide con quello di Digital Room Correction che a livello audio ha un significato molto preciso).
 
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Come giustamente hai scritto, anche il mio ampli ha l’opzione per la compressione dell’intervallo dinamico. Solo che è immersa nel setup dell’ampli e non facile da raggiungere al volo, in più la compressione rende molte tracce davvero orribili, senti il suono molto chiuso, fa un lavoro molto aggressivo.
Fortunatamente il mio ampli ha una ulteriore funzione per controllare l’intervallo dinamico, attivabile e disattivanile facilmente da app dell’ampli che hanno chiamato Adaptive DRC. In pratica applica una. compressione progressiva legata al volume, più basso è il volume, più è aggressiva è la compressione. Non perfetta ma è un buon compromesso, pare inizi a farsi sentire da -25 in giù, per la sera va bene.

In ogni caso, secondo me, si parla tanto di audio compresso rovinato ma a mio parere molte tracce hanno la dinamica troppo selvaggia con livelli anche eccessivamente alti. Insomma, la mia impressione è che non si lavori sempre bene da ambo le parti.
 
Parli di tracce musicali o di film? Perché francamente con i film, parlo di Blu-ray anche muniti di codifica lossless, rarissimamente ritrovo la dinamica che c’è al cinema. E non è questione di impianto, il canale LFE ma in generale anche centrale e front sono comunque un pochino più compressi, non c’è quasi, se non mai, “libero sfogo” con dinamica al 100%, purtroppo. Non ho idea se ci sia dietro una ragione tecnica…
 
Perché francamente con i film, parlo di Blu-ray anche muniti di codifica lossless, rarissimamente ritrovo la dinamica che c’è al cinema.[CUT]
Quando per motivi di tempo riesco ad andare al cinema -quello vero- la quasi unica superiorità che mi sembra di poter constatare rispetto al cinema in casa è l'audio, una profondità di suono maggiore, una scena più ampia, una dinamica più coinvolgente.
Non sono né un tecnico nè un audiofilo, perciò non so dire con credibilità da cosa dipende, ma probabilmente non siamo lontani da quel che scrive thegladiator.
Certo, può incidere anche parecchio una più adeguata insonorizzazione.
Per essere insomma chiari: sul video utilizzando un buon vpr o un grande oled come il mio, sarà l'abitudine ma mi diverto e mi concentro di più rispetto al film nella mia sala cinema.
 
Parli di tracce musicali o di film? Perché francamente con i film, parlo di Blu-ray anche muniti di codifica lossless, rarissimamente ritrovo la dinamica che c’è al cinema. E non è questione di impianto, il canale LFE ma in generale anche centrale e front sono comunque un pochino più compressi, non c’è quasi, se non mai, “libero sfogo” con dinamica..........[CUT]

Parlo di film. Benissimo consapevole che tutto è piuttosto soggettivo.. La mia impressione, ad esempio, guardando Dune, è che il divario di livello tra dialoghi ed effetti, ad esempio, quelli della battaglia, siano anche eccessivi. Impianto calibrato con YPAO, non posso dire di averci fatto chissà che..
 
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