Carta stampata o Server on-line?

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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Ma abbiamo già finito di chiacchierare?

Originariamente inviato da Marco Rosanova
Quindi, secondo le tue parole, varrebbe la pena recensire solo ed esclusivamente quegli apparecchi che non creano contestazioni tra l'azienda cliente regolarmente pagante e la rivista fornitore.
Secondo te questo scenario sarebbe migliore di quello odierno?
Secondo me no, oggi almeno una parvenza di indipendenza devono mantenerla e qualche difettuccio viene fuori, nel tuo scenario ci giocheremmo pure quello.

ovviamente da solo questo non basta , bisogna che la rivista definisca delle severe regole di confronto tra gli apparecchi di una certa categoria , e di volta in volta integri la prova DEI ( sottolineo DEI) redattori con il parere esterno di un musicista piuttosto che un tecnico del suono , piuttosto che un audiofilo hobbysta .....
e qui mi fermo , sperando che anche altri possano esprimere altre idee in prposito.

pensi che le aziende che sanno di avere un buon prodotto non lo facciono recensire ???
 
Re: Re: Ma abbiamo già finito di chiacchierare?

Originariamente inviato da Marco Rosanova
Secondo me il quoting line by line è molto più chiaro, ma se preferisci...

Hai ragione Marco, non mi ha soddisfatto il tuo quoting unico, sembravi meno cattivo ed inoltre hai omesso un sacco di particolari :p :p :p :D
Voglio il quoting line by line!!!:D :D
 
si il quoting line by line è sicuramente molto più efficace: basta che se ne faccia un buon uso!!

E qui, occhio, non voglio riferirmi a nessuno in particolare....

Basta capire il perchè e la personalità della persona per capire come e perchè scrive così...

All'inizio mi sono appiccicato pure con Gianni, perchè avevo travisato il suo Humor forzato(che a volte degrada in spirito di patata:rolleyes: ), poi ho scoperto una meravigliosa persona....

Basta capire come è Marco: passato un giorno , già i suoi quoting spinti mi sembrano meno gravosi da digerire...

In questo è davvero il numero 1....

Maledetto....:D :D :D
sasadf
 
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Ma abbiamo già finito di chiacchierare?

Originariamente inviato da treno
ovviamente da solo questo non basta , bisogna che la rivista definisca delle severe regole di confronto tra gli apparecchi di una certa categoria

Quali?
E per definire cosa?

e di volta in volta integri la prova DEI ( sottolineo DEI) redattori con il parere esterno di un musicista piuttosto che un tecnico del suono , piuttosto che un audiofilo hobbysta .....

I proiettori li facciamo recensire ai pittori o ai registi?:D:D

pensi che le aziende che sanno di avere un buon prodotto non lo facciono recensire ???

No, penso che una azienda che sa di avere un buon prodotto, non avrebbe grande interesse ad acquistare una recensione comunque positiva, mentre una che sa di avere un prodotto scadente, visto che paga, la vorrebbe positiva lo stesso.
Le recensioni sarebbero tutte positive oppure non ci sarebbero proprio.
Decisamente, secondo me, la situazione peggiorerebbe sensibilmente.
 
Re: Re: Re: Ma abbiamo già finito di chiacchierare?

Originariamente inviato da VINICIUS
Hai ragione Marco, non mi ha soddisfatto il tuo quoting unico, sembravi meno cattivo ed inoltre hai omesso un sacco di particolari
Voglio il quoting line by line!!!

Dai prova a postare qualche cosa, che al prossimo giro te faccio nero! :D:D
 
Originariamente inviato da Marco Rosanova

...e di volta in volta integri la prova DEI ( sottolineo DEI) redattori con il parere esterno di un musicista piuttosto che un tecnico del suono , piuttosto che un audiofilo hobbysta...


I proiettori li facciamo recensire ai pittori o ai registi?:D:D

Marco mi hai fatto morir dal ridere... :D

Come battuta era davvero carina, mi sembra male criticarla.
Pur tuttavia l'idea di "treno" non è affatto campata in aria, anzi. Ricordo tanti anni fa, sulla rivista "Suono", accanto al parere del recensore audiofilo, si poteva leggere il parere del musicista. Non è uno scherzo. Il musicista o il frequentatore di musica dal vivo ha un'arma fondamentale in più per potere giudicare. Non solo conosce il suono di uno strumento alla perfezione, ma l'ha addirittura suonato e sa che suono può aspettarsi da uno strumento suonato in determinate condizioni. Non è uno scherzo; si presuppone che un recensore di apparecchi da musica abbia un buon orecchio musicale che gli consente di poter distinguere il suono di uno strumento da quello di un altro: pensa che molte persone non sono in grado di distinguere un violino da una viola o una viola da un violoncello o una fisarmonica da un bandoneon nè una chitarra classica da un "Armonico" o un corno con un trombone o un "kawai" da uno "stenway".
Come puo' un recensore giudicare la fedeltà di riproduzione se non conosce il riferimento? Ben venga il musicista audiofilo e ce ne sono tanti.
Quella di "Suono" era un'ottima idea, davvero. Non so se funzioni ancora, non compro la rivista da tanto...

Ciao,

VINICIUS
 
Originariamente inviato da VINICIUS
Marco mi hai fatto morir dal ridere... :D
Come battuta era davvero carina, mi sembra male criticarla.


Secondo me una battuta al posto giusto rende più di tanti discorsi

Pur tuttavia l'idea di "treno" non è affatto campata in aria, anzi. Ricordo tanti anni fa, sulla rivista "Suono", accanto al parere del recensore audiofilo, si poteva leggere il parere del musicista.

L'idea sarebbe ottima ma, sempre basandomi sul mio freddo e antipatico realismo, che senso avrebbe se la recensione fosse pagata?
E che seguito ha avuto, visto che sono ormai anni che non si tenta qualche cosa del genere?
E poi, veramente, come risolveresti il problema del video ormai preponderante?
 
Originariamente inviato da Marco Rosanova

L'idea sarebbe ottima ma, sempre basandomi sul mio freddo e antipatico realismo, che senso avrebbe se la recensione fosse pagata?

Beh, assolutamente nessuna...

Originariamente inviato da Marco Rosanova

E che seguito ha avuto, visto che sono ormai anni che non si tenta qualche cosa del genere?

Non compro più suono da moltissimo tempo, non so se continuino su questa strada e comunque è ovvio che se le recensioni fossero davvero pagate, l'idea del musicista lascerebbe il tempo che potrebbe trovare... Viceversa in un' ottica di una rivista di recensioni serie il parere di un musicista sarebbe stato ben accetto. Questa è l'ennesima controprova del fatto che non sono affatto serie, altrimenti l'idea avrebbe fatto strada. Adesso per essere recensori non ci vuole grande cultura ed "orecchio" musicale, ci vogliono solo capacità giornalistiche e capacità di mediazione, per risolvere un conflitto di interessi che non è proprio, bensì del direttore e dell'editore a cui devono rispondere.

Ciao,

VINICIUS
 
Momento altamente Filosofico! ;)

I pensierini della sera di Lorenzo:

Vorrei un mondo in cui tutti fossero + buoni e aiutassero il prossimo! Vorrei che la mia mamma ed il mio papà vivessero per sempre e che non gli succedesse mai nulla di brutto. Vorrei che quel che dovrebbe essere sia e il resto voli via. Vorrei che questo mondo che vorrei non fosse un'utopia, perchè forse l'unica cosa a volar via sarà ciò che vorrei.
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Vorrei ... Avrei voluto... Dovrebbe... Sarebbe dovuto... Mi aspetto... Mi aspettavo... Pensavo... Credevo...
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Volevo... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
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Chi è che sa dove cresce l'erba voglio? ;)


Il mondo non è perfetto! E noi per primi siamo la vera imperfezione del mondo!


Lorenzo
 
Una piccola osservazione: ma non siete finiti tutti fuori tema, con questo sproloquio (per quanto interessante) sul prezzolamento o meno dei recensori?
Sara` che son andato a scuola dai preti, ma chi andava "off topic" si buscava un bel 4, altro che bla bla bla!
Mi aspettavo di leggere circa i vantaggi o svantaggi dell'una o dell'altra soluzione, dei vostri pareri sul futuro dell'informazione, questo genere di cose, insomma!
Secondo voi, ad esempio, quanto dureranno ancora le riviste cartacee? E perche`? Vi immaginate ancora, che so, tra dieci anni, di acquistare in edicola le informazioni di vostro interesse?
Ciao
 
Originariamente inviato da andrea aghemo

Mi aspettavo di leggere circa i vantaggi o svantaggi dell'una o dell'altra soluzione, dei vostri pareri sul futuro dell'informazione, questo genere di cose, insomma!


E gia', adesso fai l'osservatore! :)

Il futuro e' qui caro Andrea, nulla puo' essere piu'
veloce di un forum!
Una rivista on line sara' un'ottima forma di archivio.

Attendibilita' delle notizie?
Mah, piu' o meno quella di sempre, quella dei giornali,
delle chiacchiere, dei media in genere, pero'
se ci sai fare e ti sai dimenare puoi ottenere
tutte le info che vuoi, non solo, ma le puoi dare anche agli altri!
 
E meno male che avevo messo le mani avanti.
Originariamente inviato da Emidio Frattaroli
... per impegni "superiori", rimmarrò off-line per circa 48 ore ... sappiate che non è che non voglio rispondere. Sono soltanto impegnato in altre attività.
Figuriamoci cosa avrebbero pensato i più di questi miei due giorni di silenzio!



Sarò brevissimo.



Negli ultimi 30 numeri di Digital video mi è capitato di provare prodotti molto buoni, altri meno. Come ho già detto in un altro thread, forse vere e proprie stroncature da parte mia non ce ne sono state, se si eccettua un proiettore LCD 1366x768 ;)

Partiamo da una premessa fondamentale: provate a considerare Digital Video una vetrina estremamente importante in cui i prodotti provati sono comunque selezionati. Per quale motivo? Ve lo spiego immediatamente.

E' praticamente finito il tempo in cui le aziende mi chiamavano per propormi la prova di un prodotto. Ora sono io che chiedo alle aziende il prodotto da provare.

A quali aziende chiedo il prodotto in prova?

Praticamente tutte. Sia inserzionisti che non inserzionisti, anche se - in questo secondo caso - in numero sensibilmente inferiore.

Qualche esempio recente? Spero ricorderete la recensione di un videoproiettore PLUS, a cui ne seguirà un altro molto presto. Oppure un televisore Seleco. Oppure l'ultimo Sanyo PLV-Z1.

E se il prodotto non va bene?

Beh, se l'ho chiesto io, se sono stato io a convincere l'azienda a darci il prodotto in prova, prima di tutto si tenta di capire se è un difetto dell'esemplare in prova, che non verrà certamente nascosto.

Un esempio autorevole? Chi ricorda la prova del videoproiettore InFocus LS110?

"Accidenti!" - disse qualcuno - "Il Frattaroli ha osato sottolineare qualche aspetto negativo di un prodotto InFocus..."

Mapperfavore!

Poi, se il difetto è proprio "l'apparecchio" in sé, allora, molto spesso, il prodotto viene rispedito al mittente.

Eppure, in questi ultimi mesi mi sono reso conto che un po' di "sangue" ogni tanto ci vuole. Qualche "agnello sacrificale" da immolare sull'altare della credibilità.

E allora arriveranno le comparative. Quelle vere, con le aziende che avranno un obiettivo: fornire un prodotto con certe caratteristiche ed un range di prezzo ben definito. Senza "rete".

Per quanto riguarda la storia dei "sample" che funzionerebbero meglio dei prodotti di serie, in realtà è quasi sempre vero il contrario.

Per questo motivo, è rarissimo che vengano accettati sample di pre-serie. E quando ci sono viene segnalato con la dovuta enfasi.

Credo che Andrea Manuti potrà confermare, con l'esempio del SIM2 HT300 ;)

Poi, se dopo tutto questo, venissi accusato di "ammorbidire alcune recensioni", poiché pagato da qualche distributore, in denaro o in prodotti, sono qui a disposizione, per invitarvi a citare qualche riferimento ben preciso, come sono pronto io a postare regolare scontrino fiscale dei prodotti in mio possesso, acquistati presso il mio negoziante di fiducia a Teramo nel corso di questi ultimi anni. :p

Ripeto: che Digital Video sia una rivista commerciale, è vero. Si potrà non essere d'accordo con la mia inea editoriale, limitatamente alla sezione "video". Ma vi assicuro che non c'è mai stata pressione verso di me da alcun distributore. Condizionamento psicologico? Può darsi. Sono una persona vulnerabile anch'io. Ma per questo motivo ci sono le misure :):):)

In verità, qualcosa è successo: qualche piccolo distributore pretendeva di controllare la recensione prima della pubblicazione. Chissà come mai :rolleyes:

Emidio
 
Originariamente inviato da VINICIUS
... Il musicista o il frequentatore di musica dal vivo ha un'arma fondamentale in più per potere giudicare. Non solo conosce il suono di uno strumento alla perfezione, ma l'ha addirittura suonato e sa che suono può aspettarsi da uno strumento suonato in determinate condizioni ... Come puo' un recensore giudicare la fedeltà di riproduzione se non conosce il riferimento?

Conosco qualche direttore d'orchestra, ed anche qualche musicista, anche di musica più leggera. Io stesso ho studiato Pianoforte (al Liceo Musicale di Teramo) e più recentemente mi sono cimentato con la batteria "rock".

Ebbene, non conosco un direttore d'orchestra con cultura audiofila (della serie, casse buttate un po' dove capita). I nusicisti audiofili invece sono una piccolissima percentuale del totale :(

Ricordo un incontro con Myung-Whun Chung attuale direttore dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, per un intervista condotta da Marco Cicogna durante le registrazioni da parte della Deutsche Grammophon di "Italian Overtures". Anche lui non è un adiofilo. A controllare la registrazione infatti assieme agli ingegneri ed ai tecnici, nella sala regia Audio c'era un altro direttore d'orchestra, lui sì audiofilo e specializzato... ;)

Pensando invece a persone come Marco Bendetti, lo stesso Marco Cicogna, Rocco Patriarca, sono tutti audiofili, profondi conoscitori della musica ascoltata ed anche suonata.

Se non vado errato, credo sia stato proprio Marco Cicogna, circa 10 anni fa, ad innaugurare un nuovo tipo di giornalismo audiofilo nella recensione di prodotti audio, con precisi riferimenti a strumenti, musiche ed immagini riferendo l'ascolto di un disco particolare....
 
Originariamente inviato da Emidio Frattaroli
Eppure, in questi ultimi mesi mi sono reso conto che un po' di "sangue" ogni tanto ci vuole. Qualche "agnello sacrificale" da immolare sull'altare della credibilità.

E allora arriveranno le comparative. Quelle vere, con le aziende che avranno un obiettivo: fornire un prodotto con certe caratteristiche ed un range di prezzo ben definito. Senza "rete".


FINALMENTE, e sai quanto io possa essere d'accordo con te
soprattutto dopo le chiacchiere che ci siamo fatti
l'estate scorsa.

Naturalmente, l'agnello sacrificale non ci deve essere
solo come gesto dimostrativo o colpo di teatro,
ma esclusivamnete se capita e se le cose da dire sono
effettivamente quelle!

Senti, ... ma il direttore che dice? :)
 
Originariamente inviato da treno

chi deve tutelare la rivista , il lettore che paga in edicola o l'inserzionista che paga la prova ??

per rispondere alle critiche del fuori tema , secondo voi questa domanda è fuori tema ? secondo me no , la mia risposta è :
qualunque sia il mezzo di comunicazione , server o carta stampata , io non ho dubbi và tutelato il cliente , che lo è contemporaneamente della rivista e dell'industria che porta i prodotti alla prova.

X Marco Casanova , tu scrivi

"... per definire cosa?"

.......i requisiti minimi che una categoria di prodotti dovrebbe avere per avere dignità di recensione.
(questo è un tema interessante , che se interessa gli altri utenti del forum potremmo ampliare , magari facendo un altro post.)

in una risposta precedente affermi che :
"Se una recensione viene chiaramente e legalmente acquistata, vuol dire che il committente avrà diritto di esigere un giudizio positivo."
adesso aggiungi che :
" ....penso che una azienda che sa di avere un buon prodotto, non avrebbe grande interesse ad acquistare una recensione comunque positiva "

visto la tua insistenza su questo punto ,voglio precisare che le aziende non acquistano una recensione positiva , ma pagano per sottoporre i prodotti ad un Giudizio Autorevole , serio ed imparziale , la questione legale è facilmente risolvibile con un contratto di non responsabilità per qualunque giudizio negativo.

tu sei convinto che pagando le prove
" Le recensioni sarebbero tutte positive oppure non ci sarebbero proprio."
concordo in toto su questa affermazione , diciamo che le prove sarebbero poche , solo prodotti di cui vale la pena parlarne , ti sembra un passo indietro , credo di no , ci risparmierebbero centinaia di prodotti fotocopia .
tu la pensi diversamente sostieni che
".......la situazione peggiorerebbe sensibilmente."
rispetto a quale situazione peggiorerebbe , per dirla con le tue parole
".......credi sia verosimile trovare una prova con un giudizio pesantemente negativo su un apparecchio, e la pubblicità dello stesso alla pagina dopo?"

se non interpreto male le tue parole ,le aziende pagano le prove dei prodotti in maniera occulta comprando gli spazi pubblicitari .
Non trovi che in questo modo le riviste ( su server o stampate ) perdano di autorevolezza.
io invece sono convinto che in un sistema in cui , un azienda paga in maniera chiara e trasparente e non in maniera occulta ci avviciniamo all'obiettivo indicato da Emidio Frattaroli.

" E allora arriveranno le comparative. Quelle vere, con le aziende che avranno un obiettivo: fornire un prodotto con certe caratteristiche ed un range di prezzo ben definito. Senza "rete". "


p.s. la battuta sui pittori , perchè no , pittori edili intendo !! Faccione che ride
 
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