Sono curioso di leggere che espressioni userai quando avrai anche letto cosa è stato scritto...Citazione:
Originariamente inviato da Emidio Frattaroli
Puttanazza Eva!
Ma quanto avete scritto!
:D
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Sono curioso di leggere che espressioni userai quando avrai anche letto cosa è stato scritto...Citazione:
Originariamente inviato da Emidio Frattaroli
Puttanazza Eva!
Ma quanto avete scritto!
:D
prova a chiederlo in maniera esplicita alle riviste , e fattelo smentire in maniera che non ci siano dubbi.Citazione:
Originariamente inviato da treno
Di solito è chi accusa ad avere l'onere della prova.
Personalmente la cosa non mi interessa più di tanto
sul fatto che l'affermazione sia pesante non condivido , mi pare più subdolo fare finta che dalle recensioni non ci sia contropartita o che sia camuffata e non in chiaro ,
Se la versione ufficiale è che le recensioni non sono a pagamento, la tua è una accusa ben precisa.
Il fare finta, per il momento, sono solo congetture.
Le due cose sono diverse e hanno un peso diverso allo stato attuale delle cose.
una rivista autorevole DEVE farsi pagare per fare le prove dei prodotti , i lettori ne devono essere a conoscenza , dalla trasparenza del comportamento ne beneficiamo tutti clienti , aziende e riviste.
Se una recensione viene chiaramente e legalmente acquistata, vuol dire che il committente avrà diritto di esigere un giudizio positivo.
In caso di contestazione, una rivista seria che non fosse d'accordo col cliente, rinuncerebbe alla recensione retribuita, una poco seria asseconderebbe il cliente con una recensione diplomatica.
Morale: i difetti non verrebbero fuori comunque.
Che vantaggi ci sarebbero?
Emidio, c'ero io de mezzo: fochi artificiali! :D:DCitazione:
Originariamente inviato da Emidio Frattaroli
Puttanazza Eva!
Ma quanto avete scritto! :D:D:D
quello che hai appena detto , scompaiono le centinaia di recensioni di oggetti inutili o scadenti , resta solo quello che vale la pena di recensire.Citazione:
In caso di contestazione, una rivista seria che non fosse d'accordo col cliente, rinuncerebbe alla recensione retribuita.........
Che vantaggi ci sarebbero?
p.s. la scelta degli oggetti da recensire , la fanno col pallottoliere ?????
Quindi, secondo le tue parole, varrebbe la pena recensire solo ed esclusivamente quegli apparecchi che non creano contestazioni tra l'azienda cliente regolarmente pagante e la rivista fornitore.Citazione:
Originariamente inviato da treno
quello che hai appena detto , scompaiono le centinaia di recensioni di oggetti inutili o scadenti , resta solo quello che vale la pena di recensire.
Secondo te questo scenario sarebbe migliore di quello odierno?
Secondo me no, oggi almeno una parvenza di indipendenza devono mantenerla e qualche difettuccio viene fuori, nel tuo scenario ci giocheremmo pure quello.
ovviamente da solo questo non basta , bisogna che la rivista definisca delle severe regole di confronto tra gli apparecchi di una certa categoria , e di volta in volta integri la prova DEI ( sottolineo DEI) redattori con il parere esterno di un musicista piuttosto che un tecnico del suono , piuttosto che un audiofilo hobbysta .....Citazione:
Originariamente inviato da Marco Rosanova
Quindi, secondo le tue parole, varrebbe la pena recensire solo ed esclusivamente quegli apparecchi che non creano contestazioni tra l'azienda cliente regolarmente pagante e la rivista fornitore.
Secondo te questo scenario sarebbe migliore di quello odierno?
Secondo me no, oggi almeno una parvenza di indipendenza devono mantenerla e qualche difettuccio viene fuori, nel tuo scenario ci giocheremmo pure quello.
e qui mi fermo , sperando che anche altri possano esprimere altre idee in prposito.
pensi che le aziende che sanno di avere un buon prodotto non lo facciono recensire ???
Hai ragione Marco, non mi ha soddisfatto il tuo quoting unico, sembravi meno cattivo ed inoltre hai omesso un sacco di particolari :p :p :p :DCitazione:
Originariamente inviato da Marco Rosanova
Secondo me il quoting line by line è molto più chiaro, ma se preferisci...
Voglio il quoting line by line!!!:D :D
si il quoting line by line è sicuramente molto più efficace: basta che se ne faccia un buon uso!!
E qui, occhio, non voglio riferirmi a nessuno in particolare....
Basta capire il perchè e la personalità della persona per capire come e perchè scrive così...
All'inizio mi sono appiccicato pure con Gianni, perchè avevo travisato il suo Humor forzato(che a volte degrada in spirito di patata:rolleyes: ), poi ho scoperto una meravigliosa persona....
Basta capire come è Marco: passato un giorno , già i suoi quoting spinti mi sembrano meno gravosi da digerire...
In questo è davvero il numero 1....
Maledetto....:D :D :D
sasadf
ovviamente da solo questo non basta , bisogna che la rivista definisca delle severe regole di confronto tra gli apparecchi di una certa categoriaCitazione:
Originariamente inviato da treno
Quali?
E per definire cosa?
e di volta in volta integri la prova DEI ( sottolineo DEI) redattori con il parere esterno di un musicista piuttosto che un tecnico del suono , piuttosto che un audiofilo hobbysta .....
I proiettori li facciamo recensire ai pittori o ai registi?:D:D
pensi che le aziende che sanno di avere un buon prodotto non lo facciono recensire ???
No, penso che una azienda che sa di avere un buon prodotto, non avrebbe grande interesse ad acquistare una recensione comunque positiva, mentre una che sa di avere un prodotto scadente, visto che paga, la vorrebbe positiva lo stesso.
Le recensioni sarebbero tutte positive oppure non ci sarebbero proprio.
Decisamente, secondo me, la situazione peggiorerebbe sensibilmente.
Dai prova a postare qualche cosa, che al prossimo giro te faccio nero! :D:DCitazione:
Originariamente inviato da VINICIUS
Hai ragione Marco, non mi ha soddisfatto il tuo quoting unico, sembravi meno cattivo ed inoltre hai omesso un sacco di particolari
Voglio il quoting line by line!!!
:D :D :D ;)Citazione:
Originariamente inviato da Marco Rosanova
Dai prova a postare qualche cosa, che al prossimo giro te faccio nero! :D:D
Marco mi hai fatto morir dal ridere... :DCitazione:
Originariamente inviato da Marco Rosanova
...e di volta in volta integri la prova DEI ( sottolineo DEI) redattori con il parere esterno di un musicista piuttosto che un tecnico del suono , piuttosto che un audiofilo hobbysta...
I proiettori li facciamo recensire ai pittori o ai registi?:D:D
Come battuta era davvero carina, mi sembra male criticarla.
Pur tuttavia l'idea di "treno" non è affatto campata in aria, anzi. Ricordo tanti anni fa, sulla rivista "Suono", accanto al parere del recensore audiofilo, si poteva leggere il parere del musicista. Non è uno scherzo. Il musicista o il frequentatore di musica dal vivo ha un'arma fondamentale in più per potere giudicare. Non solo conosce il suono di uno strumento alla perfezione, ma l'ha addirittura suonato e sa che suono può aspettarsi da uno strumento suonato in determinate condizioni. Non è uno scherzo; si presuppone che un recensore di apparecchi da musica abbia un buon orecchio musicale che gli consente di poter distinguere il suono di uno strumento da quello di un altro: pensa che molte persone non sono in grado di distinguere un violino da una viola o una viola da un violoncello o una fisarmonica da un bandoneon nè una chitarra classica da un "Armonico" o un corno con un trombone o un "kawai" da uno "stenway".
Come puo' un recensore giudicare la fedeltà di riproduzione se non conosce il riferimento? Ben venga il musicista audiofilo e ce ne sono tanti.
Quella di "Suono" era un'ottima idea, davvero. Non so se funzioni ancora, non compro la rivista da tanto...
Ciao,
VINICIUS
Marco mi hai fatto morir dal ridere... :DCitazione:
Originariamente inviato da VINICIUS
Come battuta era davvero carina, mi sembra male criticarla.
Secondo me una battuta al posto giusto rende più di tanti discorsi
Pur tuttavia l'idea di "treno" non è affatto campata in aria, anzi. Ricordo tanti anni fa, sulla rivista "Suono", accanto al parere del recensore audiofilo, si poteva leggere il parere del musicista.
L'idea sarebbe ottima ma, sempre basandomi sul mio freddo e antipatico realismo, che senso avrebbe se la recensione fosse pagata?
E che seguito ha avuto, visto che sono ormai anni che non si tenta qualche cosa del genere?
E poi, veramente, come risolveresti il problema del video ormai preponderante?
Beh, assolutamente nessuna...Citazione:
Originariamente inviato da Marco Rosanova
L'idea sarebbe ottima ma, sempre basandomi sul mio freddo e antipatico realismo, che senso avrebbe se la recensione fosse pagata?
Non compro più suono da moltissimo tempo, non so se continuino su questa strada e comunque è ovvio che se le recensioni fossero davvero pagate, l'idea del musicista lascerebbe il tempo che potrebbe trovare... Viceversa in un' ottica di una rivista di recensioni serie il parere di un musicista sarebbe stato ben accetto. Questa è l'ennesima controprova del fatto che non sono affatto serie, altrimenti l'idea avrebbe fatto strada. Adesso per essere recensori non ci vuole grande cultura ed "orecchio" musicale, ci vogliono solo capacità giornalistiche e capacità di mediazione, per risolvere un conflitto di interessi che non è proprio, bensì del direttore e dell'editore a cui devono rispondere.Citazione:
Originariamente inviato da Marco Rosanova
E che seguito ha avuto, visto che sono ormai anni che non si tenta qualche cosa del genere?
Ciao,
VINICIUS
Momento altamente Filosofico! ;)
I pensierini della sera di Lorenzo:
Vorrei un mondo in cui tutti fossero + buoni e aiutassero il prossimo! Vorrei che la mia mamma ed il mio papà vivessero per sempre e che non gli succedesse mai nulla di brutto. Vorrei che quel che dovrebbe essere sia e il resto voli via. Vorrei che questo mondo che vorrei non fosse un'utopia, perchè forse l'unica cosa a volar via sarà ciò che vorrei.
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Vorrei ... Avrei voluto... Dovrebbe... Sarebbe dovuto... Mi aspetto... Mi aspettavo... Pensavo... Credevo...
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Volevo... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
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Chi è che sa dove cresce l'erba voglio? ;)
Il mondo non è perfetto! E noi per primi siamo la vera imperfezione del mondo!
Lorenzo