Ma voi che fareste? (progetto diffusore altezza 2 metri)

io comunque non riesco a capire perche' sto' diffusore deve avere solo 3 vie (mi pare di aver capito cosi' dai precedenti discorsi).
 
caro Giampy

presto detto presto fatto, per i driver non puoi che comprare i mitici ed ineguagliati DYNAUDIO.
troverai quelli giusti per te sia come prezzo (c'è un tweeter che costa circa 1500€!)e per gusti........

saluti gionaz


ps.
Non esiste nulla da comprare se non i dynaudio non lo dimenticare:p
 
adesso basta.....

viva i minidiffusori... con un solo altoparlante.....
il tutto monovia e senza filtro...


vuoimetterelabellezzadell'immagineel'immanenzadelsuonocheriesconoariprodurre?


VIVA I MINIDIFFUSORI.......
 
Accipicchia, questa volta il D'Agostino si e` guastato definitivamente, non c'e` piu` reboot che tenga!

Scherzi a parte, Giampiero, cosi` e` troppo facile: ma come, gli allievi che si mettono a suggerire al maestro? Suvvia...

Piuttosto, vuoi mettere la soddisfazione, se fossi tu ad accennarci le tue idee e noi a criticarle (costruttivamente, eh, capiamoci!)?
Tutta un'altra cosa!
Andiamo, svelaci cosa ti frulla per la testa: faremo una splendida discussione socratica, tu che sosterrai una tesi (i pregi delle tue opinioni in merito ad un diffusore "no limits") e noialtri forumiani cercheremo di confutarla: se te la cavi con l'eristica e apprezzi Schopenhauer, non potrai che uscirne vincente!

Ciao,
Andrea
 
Ehi guardate, ho trovato un altro bestione multivia da + di 2m.
Non so se conoscete Acappella, sono tedeschi. Nella loro gamma hanno un tweeter di loro invenzione che funziona ad emissione di ioni. Mi sembra che costi 6.000 Euro cad.

http://www.acapella.de/german/

Scusate per il link sbagliato, si tratta del diffusore modello SARASTRO.
 
Ma no, Nicola,
cercavo solo di rendere il thread piu` interessante.

Provo a buttare li` una idea "alternativa", basata su un trasduttore non convenzionale di produzione europea, simile ai Cabasse`.

Una soluzione che varrebbe la pena di testare, a modesto parere, potrebbe essere il Manger, con il principio del Bending Wave: mi ricollego a quanto accennato da Giampiero del subwoofer in cartone (se non ricordo male Stereoplay, quasi vent'anni fa, propose la realizzazione di un subwoofer planare di circa un metro di lato utilizzando gli equipaggi mobili di una dozzina di woofer da 12", partendo da un foglio di polistirene e con sospensione in pelle di daino!).

Immaginiamo un pannello, di circa un paio di metri d'altezza e una sessantina di centimetri di larghezza, con esattamente al centro un Manger. Il resto del pannello e` una superficie eccitata da una dozzina di gruppi magnete/bobina ricavati da woofer industriali.
Praticamente, una specie di superwoofer con installato al centro una sorgente puntiforme e monopolare.
Il taglio tra i due avverrebbe intorno al centinaio di herz.

Potrebbe essere una alternativa interessante alla soluzione da me sperimentata del line source; abbiamo sempre i vantaggi della pressoche` inesistente rete di filtraggio passiva, unita alla sorgente praticamente puntiforme su quasi tutto lo spettro udibile.

Se proprio bisogna fare qualcosa, almeno cerchiamo delle soluzioni un po` anticonvenzionali, no? Vuoi mettere il divertimento?

Ciao,
Andrea
 
andrea aghemo ha scritto:
Ma no, Nicola,
cercavo solo di rendere il thread piu` interessante.

Provo a buttare li` una idea "alternativa", basata su un trasduttore non convenzionale di produzione europea, simile ai Cabasse`.

Una soluzione che varrebbe la pena di testare, a modesto parere, potrebbe essere il Manger, con il principio del Bending Wave: mi ricollego a quanto accennato da Giampiero del subwoofer in cartone (se non ricordo male Stereoplay, quasi vent'anni fa, propose la realizzazione di un subwoofer planare di circa un metro di lato utilizzando gli equipaggi mobili di una dozzina di woofer da 12", partendo da un foglio di polistirene e con sospensione in pelle di daino!).

Immaginiamo un pannello, di circa un paio di metri d'altezza e una sessantina di centimetri di larghezza, con esattamente al centro un Manger. Il resto del pannello e` una superficie eccitata da una dozzina di gruppi magnete/bobina ricavati da woofer industriali.
Praticamente, una specie di superwoofer con installato al centro una sorgente puntiforme e monopolare.
Il taglio tra i due avverrebbe intorno al centinaio di herz.

Potrebbe essere una alternativa interessante alla soluzione da me sperimentata del line source; abbiamo sempre i vantaggi della pressoche` inesistente rete di filtraggio passiva, unita alla sorgente praticamente puntiforme su quasi tutto lo spettro udibile.

Se proprio bisogna fare qualcosa, almeno cerchiamo delle soluzioni un po` anticonvenzionali, no? Vuoi mettere il divertimento?

Ciao,
Andrea

Gentile accozzaglia di appassionati esagerati, in verità per la testa non mi frulla proprio niente: ho tutte le locazioni di memoria occupate e non c'é spazio per cose nuove. In verità soltanto i criteri di base sono definiti, come numero delle vie (massimo 3, mi dispiace per Flex:D ). Il diffusore NON deve essere nè strano né con componenti "complicati e/o irreperibili. Notate bene che al massimo con due o tre telefonate posso avere quanto di più strano esista, ma non è questo il problema. Io vorrei realizzare un diffusore...di gruppo, senza nascondere nulla, ma andando avanti gradatamente, senza picchi di interesse ed ...anni di disinteresse completo. Insomma qualcosa che nasce e si definisce su queste pagine. E' ovvio che per il progetto del filtro e la definizione dei carichi di lavoro e delle misure me la vedo io. Voi pensate. Amerikano, piantala di suggerire cose pazze o che non realizzerò mai e scendi da quel dannato diffusore che ti sta cambiando la vita. D'agostino mi ha appena mostrato i progetti del suo nuovo bestione e sono sicuro che ti farà a pezzettini piccoli piccoli. (Nicola ORA mi dovrai invitare a pranzo per forza!) :) .
Ah, Mister x, ti prego, non mostrarmi i diffusori degli altri. Il mio diffusore lo dobbiamo fare qui.
Giampy
 
Invito a cena con delitto.....

bravo il mio Gran Mogol, sei invitato a cena, cosi' potrai ascoltare con un buon bicchiere di vino in mano potrai riascoltare la mia creazione precedente. Su quella nuova top secret assoluto.....si tratta di un sistemino che commercialmente potrebbe costare alcune centinaia di milioni delle vecchie lirette ed ahime' non costituisce il punto di arrivo, ma il punto di partenza per la demenza......:D

Un sistema multicanale composto da 12 diffusori di caratteristiche molto simili......
Cosa ci faccio con 12 diffusori? Una piccola follia da me ideata che vedremo fra qualche anno credo sul mercato, poiche' qualche altro folle nei lab di sviluppo la sta anche lui analizzando, e già un progettista di casa DTS l'aveva ipotizzata. Il problema sarà sempre lo stesso.......la moglie!!!!!!
Mi ridurro' ad avere una versione ridotta, purtroppo
:(
 
Nicola, sei sempre il solito "sborone", come dicono in Emilia Romagna!

E peraltro mi sa che il concetto dei dodici diffusori non e` mica novello: l'AES ne ha discusso gia` parecchio, inteso come formato multicanale per l'illusione sonora dell'evento reale.
Ad ogni modo, mi trovo perfettamente d'accordo con te quando indichi tale esercizio come porta d'ingresso del manicomio piu` vicino...i miei migliori auguri di mantenere la sanita` mentale, quindi!
Quanto alla realizzazione del tuo progetto, beh, che dire, se ti serve una mano, mi conosci, e sai che puoi contare su di me.

Giampiero, che ci vuoi fare: mi piace stuzzicare, provare cose nuove.
Il concetto alla base di quel trasduttore (Manger) sembra interessante, e siccome non ho mai avuto modo di "pacioccarne" uno, sono curioso, tutto qua!
Condivido il tuo concetto di contenere il numero di vie, e lo sai bene, visto che ne abbiamo parlato diffusamente: sono curioso, tuttavia, di sapere che combina Nicola, e adesso mi mettero` li` a solleticarlo un po`(tanto lo sappiamo che la sua reticenza non durera` piu` di una trentina di secondi...), per scavare piu` a fondo.

Quanto al diffusore che mi sta cambiando la vita, beh, diciamo che ci vuole qualcosa di piu` di questo, per ottenere questo effetto, ma non ti nascondo che sono soddisfatto del risultato sinora raggiunto; ti ho anche spiegato come non mi ritenga un "estremista" della prestazione, e come il mio obiettivo fosse quello di ottenere un insieme valido con un costo ragionevole. GLi esercizi di "lana caprina" li lascio ai professionisti del settore, anche perche` non ho certo i mezzi per competere con certi colossi....resta il fatto che sono convinto come quanto da me realizzato sarebbe commercializzabile a cifre decisamente inferiori a quelle di certi nobili blasoni, e senza sfigurare per nulla sul piano prestazionale, ma questo e` un altro discorso, no?
Non ti facevo cosi` facilmente corruttibile, pero`, sebbene abbia sentito magnificare le doti culinarie del nostro Nicolone: vorra` dire che se avrai modo di audire i miei catafalchi, provvedero` ad "ungere" i tuoi padiglioni auricolari con un po` di Barbera e Nebiolo provenienti da vigneti centenari dell'Astigiano, magari di fronte ad un po` di fonduta ricoperta di scaglie di tartufo d'Alba!

Saludos, Comapaneros....
Andrea
 
Re: Re: Re: Ma voi che fareste?

Giampy ha scritto:
Renato, devo ammettere che mi sono perso questa tua risposta, che al momento mi sembra quella più aderente al modello che ho in testa. Ma perchè dei tredici se ci possiamo complicare di più la vita con dei quindici? La lettura che fai comunque mi pare estremamete corretta ed elegante.
Giampy

Fra 13 e 15 non ci sarà un abisso, ma potendo contare su parecchie unità, 13cm mi sembrano la giusta via di mezzo per coprire la gamma media e mediobassa. Ad ogni modo non conosco nello specifico cosa offra il mercato, e se siano preferibili woofers di misure diverse, ma in teoria, occhio e croce, dovrebbe essere la soluzione che permette risultati migliori e abbastanza "facili", tanto poi sai meglio di me che avrai di che divertirti per mettere veramente a punto il tutto.

Se poi sei scaramantico :D , e il tredici non ti piace, potrei anche aggiungere che per i sub non vedrei male woofers da 17!!!!! :D (E non è detto sia una ipotesi balorda, sfruttando tutto il litraggio che due bestiole da due metri possono consentire).


Ciao
 
Ultima modifica:
Re: Re: Re: Re: Ma voi che fareste?

renato999 ha scritto:
Fra 13 e 15 non ci sarà un abisso, ma potendo contare su parecchie unità, 13cm mi sembrano la giusta via di mezzo per coprire la gamma media e mediobassa.
Se poi sei scaramantico :D , e il tredici non ti piace, potrei anche aggiungere che per i sub non vedrei male woofers da 17!!!!! :D (E non è detto sia una ipotesi balorda, sfruttando tutto il litraggio che due bestiole da due metri possono consentire).


Ciao

Renato, avevo scelto il 15 al posto del 13 non per scaramanzia ma per un fatto semplice: avere più escursione. Su un 15 cm puoi adottare sospensione dal diametro e dalla deformazione ottimale ed avere quindi escursione meccanica >= escursione della bobina nel traferro. Appena sarà arrivata la testina laser per la misura ottica dell'escursione (precisione 20 micron) ne riparleremo.
Giampy
 
Giampiero,
ogni progetto che si rispetti deve partire da un presupposto: il budget.
Quanto abbiamo, a disposizione, per realizzare questo oggetto delle meraviglie?
Non che ti voglia fare i conti in tasca, ma perlomeno si evita di sconfinare nell'assurdo in un senso o nell'altro, ti pare? Non ultimo, il budget e` importante per capire la raffinatezza del progetto...voglio dire, e` certamente piu` difficile progettare qualcosa che suona bene e costa poco, piuttosto che qualcosa che suona bebe e costa tantissimo....
Ciao
 
andrea aghemo ha scritto:
Giampiero,
ogni progetto che si rispetti deve partire da un presupposto: il budget.
Quanto abbiamo, a disposizione, per realizzare questo oggetto delle meraviglie?
Non che ti voglia fare i conti in tasca, ma perlomeno si evita di sconfinare nell'assurdo in un senso o nell'altro, ti pare? Non ultimo, il budget e` importante per capire la raffinatezza del progetto...voglio dire, e` certamente piu` difficile progettare qualcosa che suona bene e costa poco, piuttosto che qualcosa che suona bebe e costa tantissimo....
Ciao

Andrea, in tanti anni diffusori che suonano bene e costano poco io non ne ho mai visti. Nemmeno le tue finanze se la ridono con quel po po di belva che hai realizzato. L'intenzione che va prendendo forma è quella di realizzare un diffusore "open" come i vecchi Apple II, un robo dove chiunque possa mettere le mani ed il portafoglio, ma dettato dagli stessi identici principi, di quelli da definire in pubblico. Intanto un qualunque array di trasduttori deve essere necessariamente "time allined" dal punto di ascolto che fisseremo arbitrariamente in circa 2,4 metri, per una altezza dell'ascoltatore oscillante tra 96 e 100 centimetri da terra. Possessori di divani bassi fate sentire la vostra voce.
Giampy
 
se la distanza di ascolto e' 2,4 metri (non molto) io escluderei di sfruttare tutta l'estensione di 2 metri (requisito di progetto iniziale) per distribuire gli altoparlanti nello spazio, limitando le sezioni "periferiche" del mobile a carico di lavoro (se necessario).
Se il diffusore dev'essere realizzabile da "tutti", dev'essere di costruzione molto semplice in modo che con un'attrezzatura di base si possa realizzare.
Il diffusore dev'essere passivo o e' lecito anche un oggetto attivo multiamplificato ?
 
Beh,Giampiero,
ovviamente e` un concetto di costo relativo; e circa la situazione delle mie finanze, credo che in banca stiano facendo una colletta per il sottoscritto, per cui non ti dico nulla...

Ma mi pare di capire che hai in mente un concetto di diffusore sul quale siano adottabili diversi altoparlanti, per raggiungere prestazioni via via piu` elevate con il salire del costo, ma mantenedo inalterato un "principio" di funzionamento, per cui mi hai risposto!
Ciao,
Andrea
 
ci sono alcuni punti che non mi sono chiari......(butto li' qualche provocazione :D )

- altezza oltre 2 metri
- punto di ascolto a 2,4 metri

chi ci capisce e' bravo o il buon giampiero ci sta ciurlando nel manico.....;)
Evidentemente non si tratta proprio di una sorgente lineare nel senso tecnico ma di una sorgente lineare che tende ad approssimare ....(censura)

- cambiare altoparlanti come fossero olive....

questa mi sembra una piccola esagerazione.......

se parliamo di planari, ne esistono veramente pochi di acquistabili, se parliamo di altro allora alzo le mani e mi arrendo.

- budget.....fare una cassa alta due metri e spendere poco?
ma avete idea cosa costa un falegname o ebanista che sia?
desiderate mettere un mostro di due metri in salotto brutto come la fame? E vostra moglie? Come minimo vi accoltella nottetempo.

Torniamo con i piedi per terra e diciamo subito che per fare un mostro di due metri di soldi ne servono un bel po', almeno per il mobile. E se spendo una cifra sovrumana per il mobile poi ci metto dentro due altoparlantini da CAR? :cool:
(adesso si inc....Rocco!!!:D )

Insomma mettiamo da parte qualche milione (di vecchie lire) prima di iniziare questa avventura!

Caro Andrea non faccio lo Sborone.....il passo successivo rispetto ai diffusori realizzati anni fa con 10 15W54 e 3 mid a nastro e 3 TW a nastro per canale, nonche' sub annesso mi sembra molto semplice.....
Il costo di un siffatto mostro, come lo intendo io, potrebbe costare oltre 70- 80.000 Euro. Hai letto bene, sai non mi invento nulla, basta guardare i listini di qualche realizzazione presente sul mercato Europeo ed Americano. Sul mercato vale una legge, prezzo pagato dal cliente = > 10 * costo diffusore. Come vedi mi sono mantenuto calmo nella valutazione di un eventuale mostro da realizzare. Ribadisco se devi affidare la realizzazione di un mostro ad un ebanista, vedrai che con facilità estrema ti potrà sparare anche 2000-3000 Euro, parliamo di un oggetto di oltre due metri........a voi le conclusioni
 
Perdonate l'intrusione...

Perchè non considerate la soluzione di creare un diffusore "modulare" costituito da più blocchi separati (ad esempio uno per la sezione medioalti e uno o due per i bassi). Il vantaggio sarebbe essenzialmente di ordine pratico, infatti per un autocostruttore sarebbe più facile realizzare tre parti di minore dimensione che non una sola molto grande.
Il diffusore potrebbe a questo punto essere composto da una soluzione di base, dotata di una unità per i medioalti ed di una per i bassi; suscettibile di ulteriori incrementi, presumibilmente con l'aggiunta di una seconda unità per i bassi collocata superiormente. Ciascuno potrebbe a questo punto scegliere, a seconda della disponibilità economica o delle dimensioni del locale di ascolto, la soluzione più confacente. Naturalmente adattando tutto il progetto a questa seconda possibilità.
Le diverse unità in sede di progetto potrebbero poi essere rese o solidali tra loro oppure disaccoppiate, se le prove/misurazioni facessero propendere per quest'ultima soluzione.

Saluti
Guido

PS se ho detto c***ate, perdonatemi.
 
Il discorso di Guido, non è certo sbagliato, però come ovvio aumenterebbe sì la modularità, ma scapito della qualità finale. Fra l'altro progetti di minori dimensioni se ne trovano già parecchi.

Quello che avevo pensato era proprio di evitare di fare un diffusore alto ben due metri che poi, gamma bassa a parte, funzionasse come un qualsiasi diffusore da piedistallo, con in più solo l'inconveniente di trovarsi dentro un armadio che vibra, senza altri vantaggi.

Dovremmo invece sfruttare quello che di buono possono dare due bestioni così. Quindi, gamma bassa che utilizza tutte e quattro le stagioni dell'armadio, e magari diverse unità midrange di piccole dimensioni.

Ad ogni modo concordo con quanto detto sopra, che due mostri così comporteranno costi elevati, e pertanto si dovranno scegliere componenti di qualità adeguata.



Ciao
 
scusa perche' dividendo in moduli un diffusore diminuisci la qualita' finale ?
modulare = piu' solido, meno vibrazioni, meno interferenze tra i diversi volumi contigui, maggiore facilita' costruttiva a parita' di attrezzatura.
Un mobile con i volumi "compenetrati" l'un l'altro (es. il midrange incluso in un subvolume "dentro" il volume del wf etc...) ha un suo perche' se gli ingombri devono essere stringati, ma in questo caso con 2 metri a disposizione puoi sovrapporre moduli bassi, medi, alti tutti indipendenti senza alcun problema.
Le Grand Utopia sono un ottimo esempio di questo tipo di costruzione.
Io sono d'accordo con GRG, la modularita' ha molti vantaggi.
Per non parlare della facilita' di spostamento una volta che hai costruito i mobili in garage: prova a spostare un unico volume di 2-300 litri con dentro N altoparlanti, poi prova a farlo portando i vari moduli uno alla volta e componendo il diffusore nella sua posizione di lavoro !
Le mie realizzazioni, in genere piuttosto voluminose, hanno sempre seguito il principio della massima modularita', altrimenti anche la sola costruzione sarebbe stata per me un bel casino non avendo a disposizione una "vera" falegnameria.
 
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