Devo fornire qualche condizione al contorno per questi numeri che presentiamo.
A meno che non sia esplicitamente citato, le misure sono prese in un ambiente del tutto medio, che è il mio Home Theater: pareti bianche parzialmente coperte da quadri, parquet per terra, divani, libri, amplificatori, cavi, un tavolo… insomma: tutto quello che una moglie può ancora accettare senza dare in escandescenze (la pazienza di Patrizia è nota anche ai sassi), ma un ambiente reale, non un santuario. Schermo da 244 centimetri di base in 16:9 con guadagno 1.3.
Perché il tuo Home Theater e non un altro, potreste giustamente chiedere? La risposta è in parte autocontenuta (se è il mio, vuol dire che ne posso disporre sempre, e quindi anche durante la notte: provate a chiedere, come feci anni fa, la disponibilità di una redazione oltre le ore 20 e vedrete che facce vi faranno…) ed in parte voluta.
http://www.htprojectors.com/htprojec...biente_med.JPG
Non credo nelle misure “completamente scientifiche”. Mi spiego meglio: se cercate tra i numeri che venivano dati fino a circa un anno, un anno e mezzo fa, troverete, sempre nel campo del rapporto di contrasto, prestazioni siderali: partendo da 4-500:1, una salita verticale: 1000, 1500, 2000, 3500:1… Incredibile! Ma allora queste macchine saranno davvero strepitose! Solo che alla prova dei fatti, il miglioramento per gli appassionati era risibile.
Già, perché se mi piazzo in una camera totalmente buia, questo numero (spesso misurato in modo impreciso) è destinato a crescere.
Ma quanti di voi vedono i film in un ambiente con le pareti ed il soffitto completamente neri, con tende nere, con tappeti neri ed arredamento nero? A meno che non siate operatori funebri, lo ritengo abbastanza raro. E quindi a voi cosa interessa (dovendo comperare e non vendere un proiettore, considerate la sottile differenza…) che nelle condizioni ideali del costruttore il vostro futuro acquisto si comporti meglio, quando poi lo vedrete da tutt’altra parte?
Stiamo cominciando solo ora a dare una rapportatura numerica a questi valori grigio/bianco, e quindi le cose evolveranno. Per adesso vediamo quanto può valere il livello del nero per produrre un’immagine convincente.
Vi ricordo che la misura che realizzo (luminanza con impiego dello spettroradiometro rivolto verso lo schermo, unità di misura cd/mq.) dipende dall’area di proiezione. Pertanto se la variate, cambieranno anche i valori relativi. Per onestà, e non vi voglio prendere in giro, vi dirò che lo strumento non è completamente accurato ai bassissimi livelli. Nonostante sia stato confrontato con un multimetro della DeltaOhm (una sonda specifica individualmente calibrata per la misura della luminanza che abbiamo comperato per fare questo tipo di benchmark) ed i risultati siano paragonabili, ci sono delle oscillazioni ed incertezze che in uno strumento da laboratorio non sono presenti. Ma l’intero bundle HW + SW costa circa 3.000 dollari, e se volete, lo comperate anche voi per casa: provate ad investire una cifra dell’ordine di 5, 10 o 20 volte tanto per avere un decimale più stabile…