pyoung
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Ma che stai dicendo???aletta01 ha detto:Premesso che trovo difficile poter ipotizzare il pensiero del regista (come dice Duncan), io dico soltanto, che quella mano in primo piano che stringe la pistola è decisamente una "strupro fotofrafico": voluto o non voluto.
La profondità di campo è un termine di espressione ENORME per il regista e il direttore della fotografia, se usata bene è anche più importante della mera inquadratura.
Non ti piace? Libero di pensarlo ma un fuoco come quello effettuato su Liam Neeson è perfettamente contestualizzabile nel momento drammatico dell'azione, con un diaframma molto più chiuso avresti potuto avere tutto a fuoco dalla parete alla pistola, ma mica sappiamo se il messaggio dell'inquadratura sarebbe stato più o meno efficace dal punto di vista narrativo e anche se lo sapessimo noi siamo gli spettatori del film, non i realizzatori.
Quindi si torna da capo:
Cosa ci sarebbe di strano/sbagliato/scorretto/problematico in questo ? Nulla! Niente!