Quella della "seconda scelta" per le apparechiature elettroniche è una vecchia leggenda metropoitana, che ogni tanto salta fuori e subito c'è chi si accoda.
Qualsiasi ditta stabilisce per un proprio prodotto dei valori che devono essere superati perchè lo stesso possa essere messo in vendita, stesso discorso per le specifiche dei componenti forniti da terzi.
Se il prodotto o il componente li superano viene messo in vendita o impiegato, se no li supera, no.
In questo campo non ci sono negozi che vendono prodotti di seconda scelta o "leggermente fallati" come avviene per l'abbigliamento, facendolo però presente al cliente, quanto meno le grosse ditte, oppure vengono messi in vendita, meno scupolosamente, nei mercati o da stockisti.
Il TV, l'ampli, il lettore, ecc. che arriva in negozio è un prodotto normale, chiamatelo di prima scelta se lo volete.
Questo non vuol dire che un certo componente presenti, dopo un certo tempo, dei problemi di affidabilità e/o funzionamento. solitamente la cosa è limitata ad un certo lotto, ma questo avviene all'insaputa del produttore, che quando ne viene a conoscenza, cerca di rimediare.
Può capitare, ad esempio, una partita di batterie che non mantengono la carica, un trasformatore che surriscalda o altri esempi analoghi.
In ogni caso il prodotto non era di seconda scelta, sopratutto non aveva una sigla che lo indicava come tale, sono semplicemente spiacevoli infortuni che possono capitare.
Quante volte leggete di un modello di auto i cui possessori vengono avvertiti di portarla in assistenza perchè si è scoperto un difetto, magari proprio in un componente fornito da altri?
Eppure nessuno ha mai parlato di auto di seconda scelta.
Pensate veramente che un produttore di TV possa vendere un suo prodotto marchiandolo all'origine ( e visibilmente) come seconda scelta? Suvvia!
Che una serie di pannelli possa presentare difetti, ma limitatamente ad un lotto, può darsi, che siano di "seconda scelta" proprio no.
Ciao