Non sono così d'accordo con certe posizioni: partire da una base oggettiva e pesare le componenti soggettive, valutando l'equilibrio generale, non solo è giusto, ma è quello che si fa (o si dovrebbe fare) sempre.
Ridurre però tutto (o quasi) alla seconda componente, senza magari poter nemmeno mettere bene mano alla tv, non ha molto senso.
Conta poco dire che si preferisce X a Y, se poi non si riesce a stabilire cosa è X e costa è Y.
Esempio banale: si parlava di colori spenti, ma è un termine non proprio corretto. Quello che si vuole dire è che piacciono colori più saturi rispetto al REC.709, e lo capisco: se si riesce a mantenere la saturazione sotto controllo, sotto al 100%, si può anche eccedere, volendo, sul 100%, perché è effettivamente un effetto che può anche piacere. Però non si può né parlare di difetto o mancanza della tv (che fa quel che dovrebbe: riproduce i colori secondo i riferimenti), né elogiare la maggior saturazione a cuor leggero (si è misurato come sono i livelli intermedi? Perché un rosso ferrari molto saturo può anche essere piacevole, ma se poi comporta uno spostamento nella saturazione degli incarnati, ad esempio, tanto bello da vedere non è).
Questo per fare un esempio seguendo quello che è stato detto (non me ne volere Nejiro, semplicemente mi hai fornito un assist, non sto contestando quello che hai scritto): capite bene che non è facile fare la distinzione con prove di visione di 10-20 minuti, e sappiamo tutti anche che ingannare l'occhio non è difficile.