Certo !! Si capisce chiaramente dove voleva andare a parare , a capito il paragone ma non e' voluto scendere tra i comuni mortali
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Massi' massi'...:p
Attendiamo fiduciosi cosa ne pensa delle prove che fara' moris...:)
Saluti gil
KTM, perdonami, ma è qui il punto, per me.
Personalmene ritengo che non potrei essere io a discuterne... io, dato che non ti conosco parlo solo e soltanto per me ...ma tecnici sufficientemente preparati, come tali reputo gente che ha studiato, credo almeno laurea in materia adeguata con studi post lauream e adeguata esperienza o esperienza decennale, supportata da lunghi studi personali.
Altrimenti riporterei solo nozioni imparate, ma per essere riconosciuti come scienziati e stabilire se delle dimostrazioni e i risultati matematici non vadano bene, serve altro.
Questa è una materia scientifica, come tale c'è una comunità di gente adeguatamente accreditata che ne parla, fissa gli standard e altri tecnici, che io penso adeguatamente preparati, che usano tali standard.
Questo mi hanno insegnato in tutte le materie che mi son trovato ad affrontare.
Discuterne ora tra me e qualcun altro che senso avrebbe? Occorre come minimo avere una comprovata preparazione di base, che io non ho e pur comprendendo la materia non mi permetto di dibatterla.
Io ho la convinzione che l'acustica ambientale sia è un terreno difficile, almeno credo... nei miei studi ho seguito corsi di acustica generale, teoria delle vibrazioni, fisica, tecnologia applicata... oltre agli altri e non mi ritengo minimamente preparato, ecco perchè dico che dovrei studiare, su testi accademici, a lungo prima di poterne discutere le basi.
Ritengo infatti che questa psicoacustica, ma anche i trattamenti ambientali e quant'altro richiedano queste nozioni base e molto altro.
In conclusione se tu, perdonami ma viene da darti del tu, ti ritieni abbastanza preparato per discutere approfonditamente e con conoscenze adeguate su questi argomenti, io non lo sono e quindi portare dimostrazioni almeno da parte mia non avrebbe senso.
Dovessi, dunque, affrontare il problema di trattare un mio ambiente, ritenendo di avere le basi scientifiche per studiare la materia, lo farei... mi applicherei oppure mi affiderei ad un tecnico che mi dimostri adeguata preparazione. Tutto qui. Alla fine nel privato affidarsi ad un tecnico significa sceglierlo, scegliere la sua filosofia, la sua preparazione, le sue capacità...
Ovviamente decide il committente quali sono gli standard che desidera avere nell'affidarsi ad un tecnico o se non farlo affatto ritenendo di non averne necessità.
Questo solo per rispondere dato che, forse sbagliando, mi sono sentito tirato in causa e volevo giustificare il mio comportamento di non risposta.
Grazie e un saluto.
Rileggendo per caso il mio intervento e la successiva risposta di Gil non mi tornava qualcosa (poi sono dovuto uscire e rientro ora), in effetti c'è stato un errore dato dalla posizione in cui si era venbuta a trovare la mia risposta, il "te" in particolare, non era diretto a Gil, ma a Moris.
Sorry per l'errore.
Grazie per la precisazione....
Saluti gil
Non conoscendo l'osteria che proponi avrei preferito se in palio ci fosse stata una cena in un locale con nome differente fra ciccio o fra Tuc magari :D
Non si tratta di annullare una risonanza ma migliorare la situazione e si può fare .
Io, lo ho già scritto sono un dilettante anche se conosco la medicina come discutevo in precedenza con HCS; un professionista serio in questo come in altri campi agisce in modo efficace senza dover fare esperimenti e sapendo perfettamente quali sono i migliori compromessi in funzione della situazione ambientale che trova a gestire.
Nella realtà questo avviene anche quando un professionista calibra con comandi limitati un proiettore, o un display con il REC709, standard che fra l'altro non viene applicato rigidamente ed integralmente nei monitor con cui realizzano i nostri amati BD.
P.S. Per vedere qualche grafico con waterfall pre e post cura basta volerlo cercare.
Buona notte
Nelle due frasi virgolettate sta il succo del discorso, soprattutto la seconda... "ovviamente è il committente che decide quali sono gli standard" e cioè il gusto, lo standard non sa nemmeno cos'è... Bisogna valutare il modo di ascoltare per valutarne le esigenze e improntare un lavoro che DEVE piacere al committente. La prima cosa fondamentale è questa. Io ho sentito impianti che non mi sono piaciuti affatto ma dopo aver capito il gusto e le necessità del proprietario nel raggiungimento di un certo risultato alla fine ho dovuto fare i miei complimenti perchè aveva trovato cio che cercava lui.
Con questo concludo dicendo che io non sono assolutamente contrario al trattamento passivo ma ritengo che alcune cose sono alla portata di calcolo mentre altre sono spesso frutto di non certezze assolute. In questo campo chi crede di avere la verità in tasca è il primo a sbagliare...
http://www.huffingtonpost.it/2013/04...n_3183147.html
E' semplicemente considerato uno dei migliori ristoranti al mondo... :D:D:D
Morisi scusa,abbiamo una data ufficiale o almeno ufficiosa dell'arrivo del centrale ?! :-)
Qualcuno ha scritto: "Se a cinque calibratori video do lo stesso ambiente e la stessa catena video mi arrivano tutti e cinque allo stesso risultato. Il REC709 nel video non lascia spazio ad interpretazioni, è quello e basta!"
Partiamo dal presupposto che per fare un buon video bastano 10bit mentre per un buon audio ad esempio non ne bastano 16?
questo per dire che l'occhio è più grossolano mentre l'orecchio ha capacità di apprezzare molte più sfumature e questo già non aiuta.
Se poi ci mettiamo anche che il cervello, ogni cervello elabora un po' a modo suo il suono allora si capisce come sia più difficile forse stabilire una norma.
Ecco una cosa volevo sottolineare, non considererei solo una risposta piatta senza equalizzazione per stabilire se una stanza suona bene o no... sarebbe troppo facile!
Vogliamo considerare anche il tempo di riverbero, la focalizzazione, la scena sonora, mentre la prima sarebbe facile da normare già per le alte due la vedo più complicata...
Buona giornata, Alberto HCS
Quel qualcuno ha un nome e sono io.. Penso che quello che hai scritto Alberto non ha senso, i bit in questo caso non contano a nulla. La differenza BASILARE e FONDAMENTALE del perchè la taratura video ha una valenza scentifica ben diversa è perchè ogni punto di colore o luminanza ha un ben determinato punto di luce e una determinato valore di RGB ed è un punto STATICO, quindi sempre verificabile con estrema precisione in qualsiasi momento e in qualsiasi ambiente. Nella taratura audio questo non puo avviene perchè si valuta una modulazione del suono e proprio perchè andiamo a "tarare" una modulazione non ci sono dei punti ben definiti in ampiezza "dinamica" da poter prendere in considerazione. Ogni ambiente/impianto/taratura avrà una sonorità timbrica diversa e non esiste un ben definito protocollo universalmente riconosciuto valido per ritenere una o l'altra taratura più fedele di un'altra tranne che per la nostra sensibilità di riconoscere la più "realistica illusione" dell'evento sonoro. Un qualsiasi strumento musicale ha una sua propria sonorità, se lo stesso strumento lo sentiamo in un teatro, in uno stadio, in una stanza vuota o in una stanza arredata questo strumento avrà sonorità differenti e quindi noi che cosa andremo a tarare? Quale ambiente vogliamo simulare?
La risposta in frequenza si riesce a misurare e portare a livelli abbastanza lineari ma l'ampiezza della modulazione non è controllabile passivamente e darà in ogni modo delle variabili che ci farà percepire timbriche/scene sonore/ e modulazioni diverse per ogni tipo di trattamento passivo che vorremo applicare al nostro ambiente e sarà SEMPRE diverso l'uno dall'altro. In questo caso starà alla tua sensibilità e al proprio gusto personale rendere un ambiente più o meno riverberante per simulare con approssimazione uno o l'altro tipo di ambiente, per questo motivo io sono perfettamente d'accordo che sia necessario entrare in sintonia con i gusti e i modi di ascoltare del committente per assecondare il più possibile i suoi gusti, il tuo compito sarà in questo caso di rendere l'ambiente il più lineare possibile ottimizzando il posizionamento dei diffusori per permettere all'ambiente di interferire il meno possibile e nel modo più NATURALE possibile ma capisci anche tu che queste cose non sono universali, si misurano ma non si possono collocare in una valenza che possa essere riconosciuta valida per qualsiasi strumento o suono che noi andremo a far riprodurre al nostro sistema, la componente ambiente rimarrà sempre una componente fondamentale di quello che andremo a sentite ma sarà una cosa che non potremo mai definire "perfetta" perchè è una caratteristica sempre differente per ogni ambiente.
Io sono in disaccordo con tutti e due :D
Per quanto riguarda HCS il segnale video basilare trasmesso in TV è 3x8=24 bit le componenti cormatiche sono sottoposte a sottocampionamento questo è vero... ma è un compromesso tecnologico che permette la trasmissione utilizzano meno banda, a livello qualitativo l' occhio è in grado di percepire le differenze.
In aggiunta a questo, senza entrare nel merito della risoluzione, del frame rate .... mi fermo al gamut dello spazio colore REC709 ed anche quelli futuri ampliati che sono comunque più stretti di quello che permetterebbe la percezione umana (quindi l' occhio può percepire una gamma colori più estesa).
Allo stato dell' arte attuale quindi a gli stessi standard a livello video partono da presupposti inferiori a quelli possibili al livello di percezione umana.
Dal lato audio la frequenza di campionamento finale che ci viene servita con il red book CD ovvero 44.100 Hz permette di registrare frequenze che oltrepassano quelle udibili con una gamma dinamica che se interamente sfruttata senza alcun limitatore potrebbe demolire impianti anche molto ... ehm robusti... e questo con uno standard elaborato oltre 30 anni fa.
In definitiva nel mondo audio i limiti non sono nella potenziale qualità del segnale registrato ma nei dispositivi che debbono riprodurlo (ambiente incluso e per primo, diffusori secondi, amplificazione terzo, sorgente quarto .... i cavi per ultimi ...basta che siano robusti :D ).
Se si pensa al fenomeno della loudness war .... deriva dal semplice fatto che a livello commerciale ... la maggior parte dei dispositivi hanno una gamma dinamica limitata e chi produce musica ottimizza il prodotto in funzione del suo target... quindi per le cuffie degli adolescenti e non per chi ha una saletta dedicata, trattata ed è interessato alla qualità in un impianto molto migliore.
@*****
Il tuo indetermismo è eroico... ma cosa fai se ti trovi in una stanza 4x4 H=4mt procedi citando campa2 con un trattamento acustico in modalità "ad caxxum", cambi i condensatori ai lettori o i cavi di alimentazione?
In più a mio giudizio le tue considerazioni partono da un punto che non condivido, ed è proprio una questine filosofica, la riproduzione audio non deve simulare l' evento reale nello spazio esattamente come il cinema non propone la luce ed i colori che sono nel set delle riprese.
La riproduzione audio IMHO (e anche qui è una filosofia) deve evitare il più possibile l' alterazione del messaggio contenuto nel supporto/file che vado a riprodurre, non cerco la rievocazione dell' evento sarebbe una utopia in quanto questo è stato già interpretato e pesantemente elaborato dai tecnici (e si anche in questo c' è arte), ma una volta che ho realizzato una catena di riproduzione "neutra" (nella catena c' è anche l' ambiente) nei limiti del possibile e giudico in totale rilassatezza il risultato finale.
In questo thread penso che non posterò più su questi argomenti... il mio parere non qualificato e qualificante lo ho espresso compiutamente.
Mandi