Audio digitale e teoria sul campionamento

gattapuffina ha detto:
Le "teorie peregrine" sono le stesse che si trovano su Wikipedia, alla pagina sul teorema di Shannon:

http://en.wikipedia.org/wiki/Nyquist–Shannon_sampling_theorem

Sotto "Practical Consideration", sono evidenziate le problematiche d'implementazione.

Ora, può essere interessante il sapere che oggi, anno 2009, i moderni DAC (tutti?) hanno eliminato tutte le problematiche, ma non puoi certo bollarle come peregrine, visto che lo *stesso* articolo di Wikipedia è stato più volte citato per spiegare l'ineluttabile esattezza del teorema

Con tutto il rispetto, quello che si legge bisogna anche capirlo, e per poterlo capire bisogna avere un minimo di conoscenze di teoria dei segnali. Anche se è del tutto vero che non è possibile nella pratica implementare alla perfezione il teorema di Nyquist/Shannon (che, tra parentesi, andrebbe chiamato teorema di Whittaker, che scopri la stessa cosa molto prima) è altrettanto vero che è possibile approssimare con precisione arbitraria tale teorema. E' solo una questione di lunghezza dei filtri utilizzati e di potenza di calcolo a disposizione.

Se con la tecnologia odierna è possibile approssimare tale teorema con una precisione tale per cui la parte digitale risulta avere prestazioni che sono almeno 20 dB più elevate della successiva parte analogica, tanto che gli errori della parte digitale possono essere tranquillamente trascurati, di fatto si può dire che il teorema è per i nostri scopi implementato alla perfezione.

La cosa è talmente vera che tutti i progressi che si sono man mano accumulati nel settore degli AD/DA sono di fatto dovuti ad una progressiva complicazione della parte digitale pur di riuscire a ridurre la parte analogica, vero collo di bottiglia di tutta la faccenda. Tanto che nei moderni chip di conversione AD/DA ormai la parte analogica si è quasi ridotta a poco più di una semplice manciata di resistenze o condensatori passivi.


gattapuffina ha detto:
Visto che la differenza tra un file 96/24 e uno 44/16 SI SENTE, come è possibile, visto che la teoria di Shannon, accoppiata ad una ricostruzione praticamente perfetta, ci dice che basta 2fs per riprodurre il segnale accuratamente ?

Che la differenza tra un 24/96 e un 44/16 si senta è un'altra tua affermazione del tutto arbitraria. Le prove scientifiche disponibili in letteratura hanno sempre evidenziato esattamente l'opposto, ossia che tale differenza è del tutto inudibile ogniqualvolta la conversione da 24/96 a 44/16 sia stata fatta in modo accurato e sfruttando al massimo i 16 bit di risoluzione disponibile. Se sei di diverso avviso sei libero di portare le prove che dimostrano il contrario. La parole chiave qui è "dimostrare". Dire che si è ascoltato il tal brano ridotto a 44/16 e si è sentita una differenza non sarebbe una dimostrazione, sarebbe solo un'altra affermazione arbitraria. Ti anticipo che anche affermare che sono gli altri che sono sordi se non sentono la differenza non passerebbe la peer review di una rivista scientifica seria, quindi, gentilmente, evita direttamente.

Detto questo, anche se la differenza si sentisse, potrebbe benissimo non dipendere in nessun modo dal teorema del campionamento e dalla sua implementazione ma, magari, dal semplice fatto che le capacità del nostro orecchio, in termini di banda passante e dinamica totale, sono state sottostimate. Quello che cambia infatti passando da 44/16 a 24/96 sono proprio la banda passante totale e la dinamica totale. Prima che tu parta con altre teorie peregrine ti anticipo che anche in questo caso sono stati fatti degli studi ed è sempre emerso che con la musica non sono necessari più dei 20 KHz e dei (quasi) 110 db(F) di dinamica del buon vecchio 44/16. Con segnali test particolari e con alcuni isolati precisi soggetti ci sono casi in cui effettivamente questo può non essere sufficiente.

Se poi malgrado questo si vuole lo stesso usare il 24/96, per carità, ben venga. Nell'anno domini 2009, così come abbiamo DAC che sono dei veri gioiellini, abbiamo anche supporti capaci e connesioni a banda larga che rendono del tutto economico e praticabile distribuire musica a 24/96, senza alambiccarsi il cervello per fare complicate e delicate conversioni a 16/44. Aggiungo anche che i 24 bit sono sicuramente utilissimi in fase di registrazione, dove un po' di margine dinamico serve sempre e questo può rendere effettivamente insufficienti i 16 bit. Ma la registrazione e la distribuzione della musica sono due cose diverse.

Per giustificare tutto ciò però non venirmi a propinare teorie fantasione quanto strampalate su presunti problemi del teorema del campionamento, della sua implementazione, filtri e relativo ringing (come mai non è ancora saltato fuori?) e altre supercazzole da fisica audioesoterica, perché stai tranquillo che le ho già sentite più o meno tutte e, soprattutto, ho capito perché non stanno in piedi nemmeno con i puntelli.

gattapuffina ha detto:
- Il sistema uditivo umano (inteso non solo l'orecchio) è probabilmente in grado di percepire qualcosa, anche a livello inconscio, che va oltre a quella che comunemente è denominata banda udibile, cioè i canonici 20-20 khz e, a parte l'estensione di frequenza, c'è evidentemente qualcos'altro che siamo in grado di percepire, che non è stato ancora studiato a fondo. Magari micro-variazioni nella fase tra i canali, ad esempio.

Questa è l'unica ipotesi plausibile. Il fatto che sia plausibile non la rende vera. Per diventare vera ha bisogno di prove scientifiche e tutti i test fatti fin'ora sembrano indicare esattamente l'opposto. Ma in campo scientifico, mai dire mai.

gattapuffina ha detto:
Oppure lo studio già citato, a proposito del fatto che frequenze al di sopra dei 20 khz generano *comunque* una variazione dell'attività EEG, che è misurabile.

Per favore, lascia stare lo studio di Ooashi. :mad: E' fatto talmente male che è stato bocciato più di una volta in sede di peer review sul JAES. Per riuscire a pubblicarlo si è dovuto rivolgere ad una rivista di fisiologia, dove sicuramente i referee capiranno poco o nulla di audio. E' talmente pieno di errori metodologici e di controllo che lo si può rispedire al mittente semplicemente leggendo quello che c'è scritto, senza nemmeno bisogno di effettuare controprove.

gattapuffina ha detto:
O anche, lo studio che mi pare fu portato avanti, tra gli altri, dall'Università di Milano, a proposito della capacità di percepire ultrasuoni a livello cutaneo...

Mi piacerebbe sapere di cosa stiamo parlando. Spero che non sia l'ennesima versione della udibilità intracranica per conduzione ossea, quella che per ottenere stimolazioni analoghe per via aerea aveva bisogno di pressioni sonore talmente elevate da ucciderti all'istante. :(

Saluti,
 
Denis Sbragion ha detto:
E' solo una questione di lunghezza dei filtri utilizzati e di potenza di calcolo a disposizione.

So esattamente di cosa stai parlando e, correggimi se sbaglio, per realizzare il teorema in maniera teoricamente perfetta, servirebbe un filtro a lunghezza infinita.

Il che, non vuol dire che serva. Sono d'accordo che è possibile approssimare, e sono anche d'accordo che probabilmente *questo* aspetto del problema non è udibile.

Il che non vuol per forza dire, come hai erroneamente detto, che le teorie sulle problematiche pratiche da affontare siano "peregrine", perchè sono senz'altro concrete.


Le prove scientifiche disponibili in letteratura hanno sempre evidenziato esattamente l'opposto, ossia che tale differenza è del tutto inudibile ogniqualvolta la conversione da 24/96 a 44/16 sia stata fatta in modo accurato e sfruttando al massimo i 16 bit di risoluzione disponibile. Se sei di diverso avviso sei libero di portare le prove che dimostrano il contrario.

Già fatto.

Forse ti sei perso l'inizio di questa discussione, che era cominciata nel thread a proposito del vinile, dove si chiedeva di portare l'esempio di una prova in doppio cieco usando un programma di comparazione ABX, che è stata esattamente quello che ho fatto, e il risultato è stato questo:

http://www.avmagazine.it/forum/showpost.php?p=1913239&postcount=65

Ti anticipo che anche affermare che sono gli altri che sono sordi se non sentono la differenza non passerebbe la peer review di una rivista scientifica seria, quindi, gentilmente, evita direttamente.

Affermare di aver avuto un certo risultato in doppio cieco, e tra l'altro portare anche riferimenti di altri che lo hanno riprodotto, con risultati anche migliori, non vuole automaticamente dire che "gli altri sono sordi", ma mi pare normale aspettarsi che un qualsiasi test legato alla fisiologia, non dia risultati uguali per tutti.

Se la maggioranza della popolazione, anche il 99%, non è in grado di sentire nessuna differenza, questo mostra semplicemente la giustezza COMMERCIALE della scelta di limitarsi a cercare di riprodurre 20-20 k.

Quello che è venuto fuori dal test, e l'ho anche ammesso, se rileggi tutta la discussione, è stato comunque molto istruttivo, perchè lo trovato comunque DIFFICILE.

Nel senso che, mi aspettavo di trovare più differenze, mentre invece ho dovuto metterci parecchia attenzione nel farlo, e comunque ho fatto anche qualche errore. Ammetto: credevo che le differenze fossero più evidenti.

MA C'ERANO.


potrebbe benissimo non dipendere in nessun modo dal teorema del campionamento e dalla sua implementazione ma, magari, dal semplice fatto che le capacità del nostro orecchio, in termini di banda passante e dinamica totale, sono state sottostimate.

Il che è esattamente quello che ho detto, era una delle possibilità.

Il teorema del campionamento lo accetto in pieno, a livello teorico.

Il fatto che sia semplice implementarlo in pratica, un po' meno, basterebbe confrontare le prestazioni di un DAC del 1980 con quello di uno del 2009. Se fosse semplice, non ci sarebbero voluti 30 anni per arrivare alle prestazioni attuali.

Quello che sono meno diposto ad accettare è il dogma che, una volta riprodotta la banda da 20 a 20 khz, abbiamo risolto qualsiasi problema di rappresentazione dell'audio.


con la musica non sono necessari più dei 20 KHz e dei (quasi) 110 db(F) di dinamica del buon vecchio 44/16. Con segnali test particolari e con alcuni isolati precisi soggetti ci sono casi in cui effettivamente questo può non essere sufficiente.

Aggiungo anche che i 24 bit sono sicuramente utilissimi in fase di registrazione, dove un po' di margine dinamico serve sempre e questo può rendere effettivamente insufficienti i 16 bit. Ma la registrazione e la distribuzione della musica sono due cose diverse.

Il test l'ho fatto con un normale file musicale. E non ho provato a *registrare* un'orchestra a 24 bit o a 16 (la differenza, in quel caso, sarebbe più evidente ), ho provato se fosse udibile l'effetto del dithering, cioè esattamente l'operazione che viene fatta per distribuire la musica su CD

Per giustificare tutto ciò però non venirmi a propinare teorie fantasione

E perchè dovrei proporre teorie, quando ho fatto la famosa prova empirica (ripeto, doppio cieco, con Foobar + ABX comparator...) ?

Le teorie "fantasiose" le propongo PER DARTI RAGIONE, visto che non riesco a spiegarmi in altro modo, posto che credo pure io al teorema di Shannon e posto che credo che i DAC ABBIANO fatto grossi progressi, l'unica spiegazione che rimane, è che ancora non conosciamo tutto sul sistema uditivo umano.
 
Ultima modifica:
gattapuffina ha detto:
Il che non vuol per forza dire, come hai erroneamente detto, che le teorie sulle problematiche pratiche da affontare siano "peregrine", perchè sono senz'altro concrete.

Ok, passi per il termine improprio. Diciamo che sono irrilevanti all'atto pratico.


gattapuffina ha detto:
Forse ti sei perso l'inizio di questa discussione, che era cominciata nel thread a proposito del vinile, dove si chiedeva di portare l'esempio di una prova in doppio cieco usando un programma di comparazione ABX, che è stata esattamente quello che ho fatto, e il risultato è stato questo:

http://www.avmagazine.it/forum/showpost.php?p=1913239&postcount=65

Non l'ho perso. Mi dispiace, ma si tratta di test amatoriali insufficienti per scalzare quanto già noto in letteratura. Per come sono stati fatti i risultati rilevati potrebbero essere causati da una marea di effetti collaterali. Se mi permetti una citazione, una persona che stimo molto è che ha una lunghissima esperienza nel settore dell'audio era solito dire che non è difficile sentire qualcosa, il difficile è capire che cosa si è sentito.

Se vuoi convincermi comunque ci vuole altro. Se per te è sufficiente ovviamente libera scelta. Del resto ascoltare con una risoluzione e un frequenza di campionamento eccessive se il tutto è fatto bene può essere inutile ma non ha controindicazioni. Al di la di questo apprezzo moltissimo il fatto che tu ti sia messo d'impegno e abbia almeno approcciato la strada di una verifica rigorosa. L'avrai sicuramente già capito, ma faccio parte di quelli che non ne possono più di quelli che "Si sente benissimo, io l'ho sentito, sei tu che sei sordo, è il tuo impianto che fa schifo". :mad:


gattapuffina ha detto:
Affermare di aver avuto un certo risultato in doppio cieco, e tra l'altro portare anche riferimenti di altri che lo hanno riprodotto, con risultati anche migliori, non vuole automaticamente dire che "gli altri sono sordi", ma mi pare normale aspettarsi che un qualsiasi test legato alla fisiologia, non dia risultati uguali per tutti.

Assolutamente, in cieco viene confutata l'ipotesi nulla, mai confermata. Quando però i test in cieco (veri, non i divertissement casalinghi con cui mi sono dilettato io stesso in passato) cominciano ad essere tanti (e aggiungo che nel caso specifico di cui stiamo discutendo non sono pochi ma neanche tantissimi, quindi un eventuale risultato sosprendente non è così improbabile) e danno tutti invriabilmente lo stesso risultato si può cominciare a pensare che:

1) Se si pensa che i test effettuati sin ora non abbiano colto nel segno è a carico di chi la pensa così dimostrarlo

2) Per essere sfuggita a così tanti test la differenza deve essere ben sottile, il che mi permette di alzare almeno un sopracciglio quando mi vengono descritte differenze dal giorno alla notte (non è il tuo caso).

gattapuffina ha detto:
Se la maggioranza della popolazione, anche il 99%, non è in grado di sentire nessuna differenza, questo mostra semplicemente la giustezza COMMERCIALE della scelta di limitarsi a cercare di riprodurre 20-20 k.

Se la linea è questa, sono d'accordo al 100%. Ti do qualche informazione in più in proposito. E' già stato dimostrato che alcuni soggetti, ossia bambini piccoli e persone affette da asma, possono presentare con toni puri un estensione fino a 26-27 KHz. Sebbene tale maggiore estensione fin'ora si sia dimostrata del tutto irrilevante con normali segnali musicali a mio parere potrebbe essere giustificazione sufficiente per i formati ad alta risoluzione. Del resto se dovesse emergere un artista balordo che vuole fare un concerto per soli asmatici, perché negargliene la possibilità, visto che la tecnologia lo consente? ;)

gattapuffina ha detto:
Quello che è venuto fuori dal test, e l'ho anche ammesso, se rileggi tutta la discussione, è stato comunque molto istruttivo, perchè lo trovato comunque DIFFICILE.

Nel senso che, mi aspettavo di trovare più differenze, mentre invece ho dovuto mettere parecchia attenzione nel farlo, e comunque ho fatto anche qualche errore. Ammetto, credevo che le differenze fossero più evidenti.

MA C'ERANO.

Ok, prendo atto e ti invito, se ne hai la possibilità, a ripetere il test con più rigore. In particolare sarebbe estremamente utile verificare che le apparecchiature che hai usato siano esenti da fenomeni di intermodulazione che possano "ripiegare" in banda audio le componenti ultrasoniche presenti nella registrazione. La maggior parte dei test di questo tipo che hanno dato falsi positivi sono risultati affetti da problemi di questo tipo.

gattapuffina ha detto:
Quello che sono meno diposto ad accettare è il dogma che, una volta riprodotta la banda da 20 a 20 khz, abbiamo risolto qualsiasi problema di rappresentazione dell'audio.

Nessun dogma, semplice esito dei test fatti fin'ora, che non possono essere che presi per buoni fino a prova contraria. Se hai la prova contraria, ben venga, così discussioni come queste potranno essere chiuse definitivamente.

gattapuffina ha detto:
Le teorie "fantasiose" le propongo PER DARTI RAGIONE, visto che non riesco a spiegarmi in altro modo, posto che credo pure io al teorema di Shannon e posto che credo che i DAC ABBIANO fatto grossi progressi, l'unica spiegazione che rimane, è che ancora non conosciamo tutto sul sistema uditivo umano.

Beh, allora siamo sostanzialmente d'accordo. L'unica vera differenza e il livello dell'affidabilità delle prove che vengono effettuate per poter dare per buona questa supposizione. Per me è ancora largamente insufficiente, sicuramente sarebbe insufficiente per una rivista scientifica, ma ovviamente ognuno è libero di scegliere per se stesso cosa possa essere insufficiente o meno.

Saluti,
 
Direi che anch'io sono sostanzialmente sulla stessa linea di gattapuffina, con riferimento al confronto SACD/DSD vs RBCD, ribadendo che si tratta di differenze PICCOLE, ma ci sono e a favore del DSD. Il perché: BOH?
SC
 
Ultima modifica:
gattapuffina ha detto:

P.S. Sono andato a leggermi anche il test collegato sull'altro forum. Avrai notato che sia tu che l'altro tizio avete utilizzato apparecchiature non eccelse (una cuffia economica in un caso, una scheda integrata nell'altro) per effettuare il test. L'ipotesi che ci sia stato folding per intermodulazione diventa quindi tutt'altro che peregrina.

Vedrò anche di scaricarmi i file in questione, per verificare quale tipo di dithering sia stato applicato e, nel caso, mi riprongo di fornire una versione dei file fatta da me personalmente secondo ben precisi criteri, primo fra tutti il fatto che entrambi i file a confronto devono essere a 24 bit, con uno dei due in cui la risoluzione sia stata ridotta a 16 bit, in modo da poter escludere diversi comportamenti della scheda audio con i due diversi formati e avere esclusivamente un confronto tra le risoluzioni.

Fare questi test è estremamente delicato, ci sono milioni di trappole in mezzo. Cosa che tra l'altro è un altro argomento a favore del 24/96, visto che le stesse identiche trappole si incontrano facendo il downsampling per i CD.

Saluti,
 
Ciao SC,

sc_ita ha detto:
...ribadendo che si tratta di differenze PICCOLE, ma ci sono e a favore del DSD. Il perché: BOH?

fin'ora mi sono sempre riferito al PCM. Il DSD è un altro animale, che si porta dietro tutta un'altra serie di problematiche che rendono eventuali confronti ancora più complicati, aumentando ulteriormente le variabili in gioco.

Saluti,
 
Denis Sbragion ha detto:
P.S. Sono andato a leggermi anche il test collegato sull'altro forum. Avrai notato che sia tu che l'altro tizio avete utilizzato apparecchiature non eccelse (una cuffia economica in un caso, una scheda integrata nell'altro) per effettuare il test. L'ipotesi che ci sia stato folding per intermodulazione diventa quindi tutt'altro che peregrina.

No. Il primo test da 6 su 7 l'ho fatto con la X-Fi e la cuffia.

Il secondo test, da 15 su 20, l'ho fatto con una scheda audio Firewire M-Audio esterna, collegata a 2 monitor attivi Genelec 8030.

Cercherò di fare una prova con files fatti da me, giusto per eliminare un'altra variable.


Vedrò anche di scaricarmi i file in questione, per verificare quale tipo di dithering sia stato applicato

L'autore dice di aver usato l'algoritmo triangular.

Cosa che tra l'altro è un altro argomento a favore del 24/96, visto che le stesse identiche trappole si incontrano facendo il downsampling per i CD.

Ma infatti, non è tutto più semplice se si usa sempre 96/24, che è supportato ormai da qualsiasi scheda audio, registratore digitale, software di editing e lettore DVD anche i più semplici ?
 
gattapuffina ha detto:
Il secondo test, da 15 su 20, l'ho fatto con una scheda audio Firewire M-Audio esterna, collegata a 2 monitor attivi Genelec 8030.

Ok, grazie per le maggiori info.

gattapuffina ha detto:
L'autore dice di aver usato l'algoritmo triangular.

Sono informazioni un po' limitate, vedrò se riesco a ricavare qualcosa analizzando i file. Piccola nota a latere, tempo fa proposi questo test, anzi queso "divertissement":

http://www.epiguren.com/forum/viewtopic.php?f=4&t=3083

Test che permette di rendersi conto di cosa si sta parlando e di quanti tipi diversi di dither sono disponibili. Ha riscosso un grandissimo successo... :D


gattapuffina ha detto:
Ma infatti, non è tutto più semplice se si usa sempre 96/24, che è supportato ormai da qualsiasi scheda audio, software di editing e lettore DVD anche i più semplici ?

Con la tecnologia moderna? Assolutamente, tranquillo che su questo fronte sfondi una porta aperta. Sono le teorie, a volte veramente strampalate, che vengono messe in campo per giustificare l'alta risoluzione che veramente trovo inaccettabili. Teorie che a volte arrivano perfino a negare la validità del teorema di Shannon, un puro teorema matematico. :doh: Già ce n'è ben poche di certezze a questo mondo, se si negano pure quelle matematiche, le uniche che in un certo senso possono considerarsi assolute, tanto vale andare in giro bendati! :D

Saluti,
 
gattapuffina ha detto:
No. Il primo test da 6 su 7 l'ho fatto con la X-Fi e la cuffia.

Il secondo test, da 15 su 20, l'ho fatto con una scheda audio Firewire M-Audio esterna, collegata a 2 monitor attivi Genelec 8030.

Dimenticavo: 6-7 tentativi sono troppo pochi per ridurre adeguatamente la probabilità di errori di tipo I e II. Solitamente se ne fanno almeno 12. In queste caso però la fatica di ascolto può avere un effetto rilevante specie con differenze molto piccole. Meglio prendersi quindi un po' di tempo e un po' di pause se si vuole un risultato minimamente affidabile.

Saluti,
 
gattapuffina ha detto:
...Il secondo test, da 15 su 20, l'ho fatto con una scheda audio Firewire M-Audio esterna, collegata a 2 monitor attivi Genelec 8030....
Mmmmh, ma l'hai fatto davvero sto test? Ogni volta scrivi una cosa diversa :O .
 
antani ha detto:
Mmmmh, ma l'hai fatto davvero sto test? Ogni volta scrivi una cosa diversa

Ma che stai dicendo ?? Ho sempre detto che nel primo test con la cuffia avevo fatto 6 su 7, che avrei rifatto il test con le casse, e che nel test fatto dopo ho fatto 15 su 20. L'unica cosa che non ricordo al 100%, se avevo fatto 15 su 20 oppure 14.

Se partiamo dal presupposto che non ci fidiamo, allora è inutile discutere.

Potevo dire di avere fatto 10 su 10 con lo stereo del bagno, a questo punto, mentre mi pare di aver detto chiaramente che non è stato per nulla facile, e mi aspettavo di riconoscere più differenza.

Ma se non ti fidi, a che scopo hai proposto di fare la prova in quel modo ?
 
Denis Sbragion ha detto:
Dimenticavo: 6-7 tentativi sono troppo pochi per ridurre adeguatamente la probabilità di errori di tipo I e II. Solitamente se ne fanno almeno 12.

Infatti la seconda volta, con le casse, ne ho fatti 20.

In queste caso però la fatica di ascolto può avere un effetto rilevante specie con differenze molto piccole.

Che era infatti esattamente quello che ho notato visto che, sia nel primo che nel secondo test, gli errori li ho fatti tutti alla fine, nel primo ho fatti giusti i primi 6 e nel secondo i primi 15 ( o 14...) e credo che questo voglia dire qualcosa.
 
vabè, questo topic sta diventando un po' noiosetto e di tono poco piacevole.

Ringrazio tutti perchè ho imparato un sacco di cose, riconosco gli errori dei miei dubbi e i miei grazie a tutti quelli che me li hanno gentilmente svelati. Ho fatto bene qualche pagina più indietro a dire che il thread poteva tranquillamente concludersi con la sintesi di Antani... infatti di seguito ci sono state solo chiacchiere ritrite sulle solite cose.
 
Sono convinto che tu abbia fatto il test. Però nel primo post hai detto che 15/20 lo hai fatto in cuffia, non con le Genelec. C'è molta differenza.

Denis i file li ho guardati e sembrano a posto. Se sottrai il primo al secondo ottieni...rumore. Per il dithering non saprei dire, l'autore dice di averlo usato.
 
Questa notte alle 3, mentre giocavo a cucù dietro le sedie con mio figlio :bimbo: :muro: , ho pensato: ma se il bel canto e suoi simili hanno una sezione analogica di alto livello perchè Denis ha preso un DAC cinese visto che il suo impianto non è certo roba da supermercato?
C'è una ragione tecnica, una ragione di udibilità, una ragione economica o una ragione di prezzo/prestazioni?

Non mi dispiacerebbe sapere, sinteticamente, i vantaggi e i limiti del DSD.

Su una cosa siamo d'accordo: nel 2009, invece di passare dal 16bit/44,1KHz all'MP3 :cry: , potrebbero venderci file a 24bit/96KHz!

Ciao.
 
chiaro_scuro ha detto:
...ha preso un DAC cinese visto che il suo impianto non è certo roba da supermercato?
C'è una ragione tecnica, una ragione di udibilità, una ragione economica o una ragione di prezzo/prestazioni?

La ragione è soprattutto economica. 2000 e passa euro per un DAC non li spendo, anche se è effettivamente fatto in modo eccelso. Specie se consideri che il DAC che ho preso ha comunque 115 dB di dinamica e l'impianto, anche nella più ottimistica delle stime, supponendo di ascoltare a palettone nel silenzio della notte più fonda, più di 110 dB di dinamica non tira fuori. Il Bel Canto quindi, con i suoi oltre 120 dB di dinamica, sarebbe stato inutilmente "sovradimensionato".

Non sono insensibile al fascino della tecnologia allo stato dell'arte, anche quando fine a se stessa, ma con la differenza di costo sai quanti dischi ci compro? ;)

Già il DAC cinese che ho preso è un "di più" di cui potevo fare tranquillamente a meno. L'ho preso per la questione "psicologica" di sapere che non ci fossero colli di bottiglia, oltre che per problemi "collaterali" marginali, tipo assenza di bump all'accensione/spegnimento e l'aspetto "discreto", niente luci e lucine stile albero di natale. Adesso posso dire di avere un impianto che è in grado di riprodurre almeno la dinamica del CD. Che poi questo avvenga davvero, visto che ascolto soprattutto barocco, musica da camera e piccoli ensemble, è un'altro discorso... :D

Saluti,

P.S. Un brano che effettivamente necessita di una tale dinamica però l'ho trovato. E' questo:

http://www.archive.org/details/LaunchOfSpaceShuttleEndavourOnMissionSts-123

Peccato sia leggermente clippato. :rolleyes: Comunque musicalmente non è che sia così interessante. :)

P.P.S. Se vi passasse per la testa di ascoltarlo state attenti al volume. Contiene componenti infrasoniche mostruose, non vorrei avere sulla coscienza i vostri woofer.
 
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dici queste cose sacrosante e vorresti farmi pagare 200 carte per un microfono che uso una sola volta? :D :D :D

Condivido gusti musicali, visto che sono direttore di coro e violinista ;)
 
Picander ha detto:
dici queste cose sacrosante e vorresti farmi pagare 200 carte per un microfono che uso una sola volta? :D :D :D

Guarda, se fosse per me, un microfonino da misura e il necessario per usarlo lo imporrei, per legge, a tutti gli appassionati di AiFai. :) Quello che ti permette di fare un oggettino del genere, in termini di ottimizzazione della posizione dei diffusori e dell'ambiente, supera di diversi ordini di grandezza le differenze che ci possono essere tra 16/44 e 24/96, udibili o meno che siano.

Se si vuole proprio essere pragmatici, non si può non riconoscere che queste divertenti discussioni sono per la maggior parte pura accademia. I veri colli di bottiglia sono altrove, ossia nel primissimo anello (microfoni) e ancora di più negli ultimi due finali (diffusori e ambiente), oltre alle terribili limitazioni intrinseche della stereofonia. Hai voglia a contare i bit! :cry:

Saluti,
 
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