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articoletto interessante : http://www.stereophile.com/news/11649/
detto questo, visto che mi avete stuzzicato notevolmente "l'appetito" sto cercando comunque di organizzare una prova interessante, se riesco a reperire tutto il " necessaire" penso sarà interessante.
In pratica voglio registrare una filarmonica molto ben strutturata ( anche se solo di fiati e percussioni)di un paese vicino (della quale conosco il praticamente tutti ) in formato DSD e dal file di origine e masterizzare un sacd e un cd, senza compressione o modifica alcuna.
chiaramente lo dovrò fare con un'elettronica al di fuori da ogni sospetto
personalmente possiedo già una scheda audio tascam u-144 con ingressi bilanciati, phantom power e un'ottima qualità, ma arriva fino a 96 Khz, preferirei qualcosa di più performante tipo il tascam DV-RA1000HD con HD intreno e da li si può fare qualsiasi cosa, il problema è che costa una cifra e non so se riesco a trovarla in prestito....vedremo, se ci sono novità vi tengo informati.
fatto questo penso sia molto facile capire se esiste un'effettiva differenza audio.
se riesco a fare il tutto, chi vuole i due master mi dovrà pagare almeno le spese della raccomandata per la spedizione. :D
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Originariamente scritto da gattapuffina
Mica tanto. "fedele", detto così, non vuol dire molto...
"fedele" per me ha un solo significato: il più possibile uguale all'originale.
L'originale non è il master, ma l'evento registrato.
Senza addentrarsi nella filosofia dell'Hi-Fi, non mi sembra che ci siano ambiguità in questo.
Se poi un master fatto con un dinosauro dalle prestazioni, ad oggi, scadenti, suona bene ed è piacevole all'ascolto non vuol dire assolutamente niente.
Io posso essere soddisfatto dal suono vintage delle valvole (e, detto tra noi, lo sono...), dalla timbrica che mi danno, dal calore del suono, ma non pretendo che la riproduzione sia "fedele" all'evento originale.
La conclusione di tutto questo discorso a mio modo di vedere è solo una:
il CD ha tutti i numeri per rappresentare corretamente registrazioni del genere. Tutto ciò che è fuori banda nel master è comunque distorto e mal ricostruito, per cui averlo o meno è ininfluente se non pernicioso.
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Originariamente scritto da michele_luppi
In pratica voglio registrare una filarmonica molto ben strutturata ( anche se solo di fiati e percussioni)di un paese vicino (della quale conosco il praticamente tutti ) in formato DSD e dal file di origine e masterizzare un sacd e un cd, senza compressione o modifica alcuna.
Ecco questa si che sarebbe una prova veramente interessante, visto che a quanto pare non si riesce a trovare un master di partenza identico nei due formati, senza che in fase di produzioni ci abbiano fatto porcherie sopra.
Ho solo un dubbio (derivante dalla mia ignoranza in materia di registrazioni professionali): ma che microfoni utilizzeresti per fare la registrazione?
Dovrebbero anch'essi essere al di sopra di ogni sospetto, quantomeno per poter dire che la registrazione HD non sia castrata dal microfono...
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Ma per quale motivo vorreste partire dalla registrazione (che non sareste in grado di fare in modo professionale)? Non è più semplice partire da un master digitale in alta definizione? Su internet ne trovate a pacchi, anche gratis.
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Originariamente scritto da gattapuffina
...Mi pare che l'autore dell'articolo, che avevo invitato a leggere interamente, abbia GIA' previsto tutte le obiezioni possibili....
A parte il fatto che l'articolo l'ho letto tutto, non mi sembra che l'autore esprima più della sua opinione, per di più poco motivata.
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Originariamente scritto da gianka
"fedele" per me ha un solo significato: il più possibile uguale all'originale.
E ricadi nello stesso problema di definizione di termini: "originale" E' IL MASTER, dal punto di vista di una sua progressiva (migliore?) riproduzione utilizzando successivamente tecnologie più evolute, a patto che il tuo obiettivo sia riprodurre QUEL disco.
E' evidente che, per una registrazione d'epoca, tutto quello che hai è il master, e il meglio che puoi fare è riprodurlo il più fedelmente possibile, non è che puoi pensare, partendo da un master fatto in un certo modo, di poter scavalcare i limiti di questo, e avvicinarti all'esecuzione dal vivo originale.
Anche perchè, proseguendo questo ragionamento, si entra in un campo minato: gli unici dischi che rappresentano un "evento" reale, sono quelli dal vivo, possibilmente ripresi con solo 2 microfoni, e non successivamente remixati con multitraccia.
Ancora fattibile per classica e jazz, impossibile per tutto quello che riguarda pop/rock sia in studio, ma anche dal vivo, dove l'esecuzione reale è quasi sempre rivista e spesso anche risuonata in studio.
In questi casi, come si fa a parlare di "evento" da riprodurre ? L'unico prodotto esistente è il master.
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Citazione:
Originariamente scritto da gianka
Ho solo un dubbio (derivante dalla mia ignoranza in materia di registrazioni professionali): ma che microfoni utilizzeresti per fare la registrazione?
Dovrebbero anch'essi essere al di sopra di ogni sospetto, quantomeno per poter dire che la registrazione HD non sia castrata dal microfono...
per i microfoni non è un problema, ho sei AKG C1000S che sono già buoni, ma eventualmente riesco a trovare anche di meglio.
farei una classica registrazione a due microfoni senza troppi fronzoli.
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Originariamente scritto da antani
Ma per quale motivo vorreste partire dalla registrazione (che non sareste in grado di fare in modo professionale)?
Per essere sicuri del come sia stata fatta ?
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Citazione:
Originariamente scritto da antani
Ma per quale motivo vorreste partire dalla registrazione (che non sareste in grado di fare in modo professionale)? Non è più semplice partire da un master digitale in alta definizione? Su internet ne trovate a pacchi, anche gratis.
l'importante è che sia professionale la qualità dei componenti usati per registrare( e qui ci posso arrivare), inoltre sarebbe una registrazione esente da qualsiasi alterazione e qui saremmo veramente certi di questo fatto. inoltre non mi interessa sentire la qualità sonora di un clarinetto ma la differenza di tale clarinetto dal sacd al cd.
Sarei contento di sentire la differenza anche se fosse solo il volteggiare della bacchetta del direttore d'orchestra che in un caso magari si sene meglio e nell'altro no.
Inoltre essendo presente, avrei anche una sensazione diretta ( anche se diventa solo ricordo) della differenza fra il reale e il registrato in un modo e nell'altro, inoltre conoscerei bene le dimensioni e il riverbero naturale della stanza per percepirne ciò che ne è rimasto nelle registrazioni.
ps. ho già registrato ancora ( ho suonato anch'io in una filarmonica per vent'anni il flauto traverso anche se non come professione) e un pochettino me ne intendo.
La mia preoccupazione al momento è se riuscirò ad incasellare tutto, poi, vorrà dire che mi sono tolto uno sfizio personale.
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Plaudo alla buona volontà di michele_luppi, tuttavia mi sembra che qui nessuno ha mai dato un'occhiata al catalogo di incisioni DSD che chiunque può consultare sul sito sa-cd.net. Lì troverete certamente materiale già professionale, sia con master DSD che anche analogici (i famosi Living anni '50 e '60, o i CBS-Sony anni '70).
Per farla breve: leggete il SACD su una macchina al di sopra di ogni sospetto (EMM Labs per esempio, ma basterebbe anche un CD37 Arcam, per quanto mi riferiscono le mie orecchie).
Quindi lo ricampionate in PCM come vi pare 44/96/192... Infine fate le FFT delle diverse versioni avendo cura di plottate sia le ampiezze che le fasi. Infine confrontate i risultati calcolando le funzioni di trasferimento tra un formato e l'altro. Tali funzioni sono la differenza tra esse.
Fin qui la matematica (che conosco benino come altri qui dentro, caro Gianka, se non altro per motivi di lavoro). Se poi nel frattempo qualcuno sarà anche così paziente da mettersi ad ascoltare anche la musica allora (ma per questo è indispensabile avere un livello di preparazione culturale in questo campo che mi pare non così scontato) potrà dar retta anche alle proprie orecchie+cervello. Perché, forse sembrerà strano, ma non credo che un pippistrello possa ricavare dall'ascolto della 9a di Beetoven le stesse informazioni che ci ricavo io (limitato a 16kHz) grazie al mio cervello e alla mia abitudine e preparazione nell'arte di ascoltare la musica (e non lo stereo).
Saluti,
Siro Casolo
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Se si parte da un master in alta definizione, non dovrebbero esserci problemi di qualità. Per quanto riguarda la compressione, basta guardare le statistiche della waveform con Audition per vedere il trattamento che ha subito il brano.
Peraltro io tutti questi passaggi gli ho già fatti per produrre i miei brani test. Io per praticità ho usato un brano molto breve, ma nulla vieta di utilizzare un intero disco.
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Citazione:
Originariamente scritto da sc_ita
... Se poi nel frattempo qualcuno sarà anche così paziente da mettersi ad ascoltare anche la musica allora (ma per questo è indispensabile avere un livello di preparazione culturale in questo campo che mi pare non così scontato) potrà dar retta anche alle proprie orecchie+cervello...
Perché non dai il buon esempio? Io i miei file li ho già messi in download.....
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Tanti strumenti naturali, non amplificati, mi raccomando. Se c'è anche il coro tanto di guadagnato.
SC
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Purtroppo che io sappia il mio Arcam cd37 non ha un'uscita digitale DSD. Però te lo posso prestare :cry: e vedi tu cosa ci puoi ricavare magari dall'analogica (con tutto ciò che consegue).
SC
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