due diffusori per la vita...

emme68

New member
qualcuno qui, da qualche parte, ha affermato che i diffusori sono una di quelle cose che, a meno che nel corso del tempo non mutino radicalmente i propri gusti musicali, si possono tenere per una vita intera... beh, SONO D'ACCORDO! penso che le effimere mode dei tempi e il frenetico progresso tecnologico di cui siamo tutti vittime in questo caso influiscano poco e, se si dispone di buone orecchie e di un buon cervello, una volta che uno ha incontrato "le sue casse", non le cambia più!
si tratta di una questione di... amore.
sì, io amo la mia coppia di diffusori da pavimento perché, dopo averne cambiato almeno quattro o cinque insoddisfacenti, ho riconosciuto in essa ciò che cercavo, ciò a cui, pur senza esserne esattamente conscio, musicalmente ambivo. per me suonano bene la musica che mi piace e poi mi piacciono come oggetti: mi piace guardarle e prendermene cura come se si trattasse di un'opera d'arte, quasi di una scultura, anche se so che in giro si possono trovare dei veri capolavori di ebanisteria e acustica.
ecco, sono stato tranquillo così per 15 anni. tuttavia il mio è uno spirito di costante ricerca e da qualche giorno, trovato questo squisito forum, mi domando: in quale punto si collocano qualitativamente questi miei diffusori nel panorama di ciò che offre attualmente il mercato? il mio è un appagamento dovuto a pura ignoranza, oppure sono realmente in possesso di qualcosa di oggettivamente valido?
ora... chi mi sta leggendo chissà che casse si sta immaginando, chissà quale meraviglia sta pensando che io possegga e chissà a quale costo!
EBBENE NO. io sto parlando di una marca italiana ormai scomparsa da anni: la RCF. quella "Radio Cine Forniture" di un tempo che, non so, forse ancora oggi produce impianti professionali di sonorizzazione molto poco hi-fi. però in quei primi anni 90 fece un salto nel mondo dell'hi-end (o quasi) e produsse la serie MYTHO. proprio così: le mie sono le RCF MYTHO4 noce... qualcuno le conosce? qualcuno, come me, le possiede?
sono curioso di sapere se sono un povero illuso, o se posso vantarmi di aver fatto una scelta sì piuttosto modesta, ma talmente buona da rivelarsi definitiva (come finora è stato...)

grazie
 
Concordo, tuttavia spesso si è costretti al cambio per via della rottura di qualche componente (coni, membrane) e spesso il pezzo rotto non si trova più....
 
ciao sono daccordo col tuo pensiero sui diffusori,conosco le tue casse perche hanno una buona fama,e mi hai incuriosito sull impianto a cui sono collegate
 
Sono il colpevole del pensiero sull'eternità del diffusore :D

Nella ribollente rincorsa al digitale e al digitalizzare, esistono ancora degli oggetti squisitamente "analogici" che conservano un qualità ormai "mitica". In fondo, noi siamo analogici, e le onde quadre non fanno parte del nostro organismo.
I diffusori come dici giustamente, sono "oggetti" che ci restituiscono sensazioni vibranti e meravigliose. Sculture sensoriali.
Insomma: Vale la pena innamorarsene e pagarli per tenerli molto a lungo.

Trattarli bene per farli durare una vita: La nostra.

g

P.s.: Sono sempre alla ricerca dei miei futuri ;-)
 
Io ho dei diffusori da oltre 20 anni, mantenuti bene, sospensioni cambiate (operazione da far fare solo ad artigiani specializzati e molto forniti) e vanno ancora che è uno spettacolo.
Ora sono in fase "restauro mobili" per allungargli ancora la vita.

@ giform.
Non ti autorizzo a fotografarmi mentre lavoro. Voglio i negativi.
 
anch'io avevo dei diffusori RCF (non ne ricordo il modello), in cassa chiusa ...............una vera bomba. acquistati nel 1980, funzionano ancora benissimo a casa di mio padre
 
Girmi ha detto:
Io ho dei diffusori da oltre 20 anni, mantenuti bene, sospensioni cambiate (operazione da far fare solo ad artigiani specializzati e molto forniti) e vanno ancora che è uno spettacolo.
Ora sono in fase "restauro mobili" per allungargli ancora la vita.

@ giform.
Non ti autorizzo a fotografarmi mentre lavoro. Voglio i negativi.
Cavolo Carlo, nell'era digitale pensi ancora ai negativi :D :D
 
emme68 ha detto:
sì, io amo la mia coppia di diffusori da pavimento perché ho riconosciuto in essa ciò che cercavo, ciò a cui, pur senza esserne esattamente conscio, musicalmente ambivo. per me suonano bene la musica che mi piace e poi mi piacciono come oggetti: mi piace guardarle e prendermene cura come se si trattasse di un'opera d'arte, quasi di una scultura,


Quanto ti quoto! Ma un giorno ci arriverò anch'io, me lo prometto!
 
Ultima modifica da un moderatore:
emme68 ha detto:
..............
si tratta di una questione di... amore.
sì, io amo la mia coppia di diffusori da pavimento.............

Ti comprendo perfettamente !
Ho una coppia di casse ESB 40L, acquistate nel lontano 1975, nelle quali mi rifugio quando voglio ascoltare musica pulita, e che non butterei via per nulla al mondo.
 
Sentimentalismi a parte, se c'e' una cosa che e' migliorata di piu' con il passare dei decenni,sono proprio le tecniche ed i materiali utilizzati per la progettazione e costruzione dei diffusori.

Uno puo' senza dubbio essere affezionato e soddisfatto di quello che possiede da mezzo secolo, salvo poi cambiare idea se avesse la possibilita' di provare a casa propria e per il tempo necessario nuove soluzioni.

Questi discorsi generalisti, a mio avviso, valgono un fico secco.

Saluti
Marco
 
Questi discorsi generalisti, a mio avviso, valgono un fico secco.

si microfast e' vero quello che dici, la tecnologia avanza e il prezzo sale!!!
io sinceramente possiedo una coppia di ESB CDX serie 7 ,ho cambiato solo il foam dei woofer perche degradato :cool: ...cosa dovevo fare buttarle nella stufa e farci due fettine di pancetta e un bel bicchiere di amarone??? no con cifre modiche si sistemano :cool: da PERSONE COMPETENTI ....altro che spendere 3-4-5-6-7-8-9mila euri per una coppia di casse

non tutti hanno il portafoglio a fisarmonica!...ma anche se fosse con la porcheria che ce in giro oggi mi tengo le mie oppure mi faccio un sistema
HI-END per conto mio! con ap che dico io.
 
Microfast ha detto:
…, se c'e' una cosa che e' migliorata di piu' con il passare dei decenni,sono proprio le tecniche ed i materiali utilizzati per la progettazione e costruzione dei diffusori.
E quali sarebbero tutte queste novità?
Diciamo negli ultimi 30 anni.
 
Microfast ha detto:
Sentimentalismi a parte, se c'e' una cosa che e' migliorata di piu' con il passare dei decenni,sono proprio le tecniche ed i materiali utilizzati per la progettazione e costruzione dei diffusori.

Uno puo' senza dubbio essere affezionato e soddisfatto di quello che possiede da mezzo secolo, salvo poi cambiare idea se avesse la possibilita' di provare a casa propria e per il tempo necessario nuove soluzioni.

Questi discorsi generalisti, a mio avviso, valgono un fico secco.

Saluti
Marco

Si, sono un sentimentalista e mi crogiolo in queste cose. Anche se poi magari cambierò le casse ogni due tre anni, una volta che avrò disponibilità economiche x acquistare le casse dei miei sogni, credo proprio che x almeno 15 anni saranno davanti ai miei occhi e nelle mie orecchie!
Ciao
 
Microfast ha detto:
Questi discorsi generalisti, a mio avviso, valgono un fico secco.

Se c'è un seguace incoscente "dell'upgrade", è il sottoscritto. Tuttavia pur cambiando computer ogni otto mesi, mi piace l'idea di godere e conservare per un decennio o il doppio un oggetto analogico, al pari di un orologio.
E' indubbio che il progresso tecnico ricade e migliora anche gli accessori analogici, ma con cadenze decisamente più nel lungo e in un mercato più sensato e stabile.

I diffusori ricadono perfettamente in questa categoria di oggetti che rispetto al digitale e al suo avanzamento, si possono considerare "eterni" anche se la loro durata in un ambito logico è appunto di un decennio/ventennio.

g
 
giform ha detto:
Se c'è un seguace incoscente "dell'upgrade", è il sottoscritto. Tuttavia pur cambiando computer ogni otto mesi, mi piace l'idea di godere e conservare per un decennio o il doppio un oggetto analogico, al pari di un orologio.
E' indubbio che il progresso tecnico ricade e migliora anche gli accessori analogici, ma con cadenze decisamente più nel lungo e in un mercato più sensato e stabile.

I diffusori ricadono perfettamente in questa categoria di oggetti che rispetto al digitale e al suo avanzamento, si possono considerare "eterni" anche se la loro durata in un ambito logico è appunto di un decennio/ventennio.

g

Anche io ho tenuto ed ho ancora le mie B&W801 Matrix per ben piu' di dieci anni, mi piacciono ancora e funzionano ancora bene, pero' quando sono passato alle Focal Micro Utopia Be la differenza c'e' stata eccome e non ho speso di piu' di quanto spesi a quel tempo, anzi

Che poi il settore medio dell'hifi non esista praticamente piu' e che i diffusori da "Mediaworld" facciano schifo questo e' un altro discorso, ma i prodotti validi esistono ancora e sono migliorati .......

Saluti
Marco
 
Microfast ha detto:
Anche io ho tenuto ed ho ancora le mie B&W801 Matrix per ben piu' di dieci anni, mi piacciono ancora e funzionano ancora bene, pero' quando sono passato alle Focal Micro Utopia Be la differenza c'e' stata eccome e non ho speso di piu' di quanto spesi a quel tempo, anzi
Che oggi esistano prodotti validi e migliorati è innegabile, sarebbe strano il contrario, come è vero che il segmento medio è sparito.

Però continuo a non capire cosa c'entra questo con l'attualità di alcuni prodotti vecchi di anni.

Mi sembra che dagli anni '60 ad oggi non ci siano stati grossi stravolgimenti tecnici o tecnologici nel settore altoparlanti e diffusori.
Nella progettazione pochissimi e direi rivolti più al compromesso che alla massimizzazione delle prestazioni. Nei materiali pochi e, imho, più dettati dal marketing che altro..

Parlando di realizzazioni di un certo livello, ritengo che un progetto valido 20 anni fa non abbia niente da invidiare ad un progetto odierno.
Penso a nomi tipo Dalquist DQ10, Quad ESL 63, ESS ATD, Infinity QRS, AR LST, Magneplanar T-III, per dire i primi che mi vengono in mente.
Ma anche tanta altra roba molto meno esoterica.

Ciao.
 
Girmi ha detto:
Che oggi esistano prodotti validi e migliorati è innegabile, sarebbe strano il contrario, come è vero che il segmento medio è sparito.

Però continuo a non capire cosa c'entra questo con l'attualità di alcuni prodotti vecchi di anni.

Mi sembra che dagli anni '60 ad oggi non ci siano stati grossi stravolgimenti tecnici o tecnologici nel settore altoparlanti e diffusori.
Nella progettazione pochissimi e direi rivolti più al compromesso che alla massimizzazione delle prestazioni. Nei materiali pochi e, imho, più dettati dal marketing che altro..

Parlando di realizzazioni di un certo livello, ritengo che un progetto valido 20 anni fa non abbia niente da invidiare ad un progetto odierno.
Penso a nomi tipo Dalquist DQ10, Quad ESL 63, ESS ATD, Infinity QRS, AR LST, Magneplanar T-III, per dire i primi che mi vengono in mente.
Ma anche tanta altra roba molto meno esoterica.

Ciao.


Ci sono stati eccome i miglioramenti.

Ad esempio in casa B&W lo studio Matrix dei cabinet si e' evoluto eccome e non c'e' costruttore che non usi nuove tecniche per rendere piu' inerti i cabinet per diminuire le emissioni spurie, i materiali delle membrane sono molto cambiati, basti pensare ai miglioramenti dell'attuale kevlar rispetto ai primi utilizzi viziati da un invecchiamento precoce, alla tecnologia doppio vetro di Focal con caratteristiche variabili a seconda degli utilizzi, alle sospensioni che non invecchiano piu' cosi' rapidamente, ai cestelli dei midrange aerodinamici, ai crossover piu' studiati nella componentistica e negli schemi, per i tweeter ad esempio, per i modelli a cupola rigida, si e' passati dall'alluminio ( e anche chi lo usa ancora ha beneficiato di nuove tecniche per metterne meno in risalto i limiti propri ) dapprima al titanio, poi la Berillio e al diamante.

I modelli storici che hai citato, si difendono sicuramente ancora oggi, ma non reggono certo la concorrenza con gli attuali modelli di pari categoria.

Se poi uno e' un appassionato collezionista o si accontenta di quello che ha, e' un altro discorso, ma tra i costruttori chi ha investito in ricerca e sviluppo seriamente c'e' di sicuro ...........

Saluti
Marco
 
Microfast ha detto:
Ad esempio in casa B&W lo studio Matrix dei cabinet si e' evoluto eccome e non c'e' costruttore che non usi nuove tecniche per rendere piu' inerti i cabinet per diminuire le emissioni spurie,
Una diversa tecnica per ottenere risultati già raggiunti.
Per dirne una, le RCF piramidali (non ricordo la sigla) in marmo dei primi anni '80 non erano certo meno afone o più affette da spurie degli attuali Matrix and co. Solo sicuramente più pesanti.

basti pensare ai miglioramenti dell'attuale kevlar rispetto ai primi utilizzi viziati da un invecchiamento precoce…
Più che al kevlar, usato da anni, avrei pensato alle membrane, parlo di coni, ceramiche o metalliche, ma che poi suonino meglio della vecchia pasta di cellulosa dipende.

alle sospensioni che non invecchiano piu' cosi' rapidamente,
Oggi la gomma è praticamente sparita, per fortuna, ma il foam, se ben conservato, non ha mai avuto grossi problemi. Io ho cambiato le sospensioni dei miei RCF L12/513 dopo quasi vent'anni, Fra un'altra quindicina ti dirò se queste durano di più.

…, ai crossover piu' studiati nella componentistica e negli schemi,…
Che un crossover complesso possa, in assoluto, dare risultati migliori di uno semplice, potrebbere essere oggetto di un thread tutto a sè.

…, per i tweeter ad esempio, per i modelli a cupola rigida, si e' passati dall'alluminio ( e anche chi lo usa ancora ha beneficiato di nuove tecniche per metterne meno in risalto i limiti propri ) dapprima al titanio, poi la Berillio e al diamante.
A parte che si tratta di prodotti praticamente esclusivi di un paio di marchi e basta, quindi non molto significativi del progresso dell'intero settore, sono sempre tweeter a cupola, più rigidi, più estesi, ma sempre basati sullo stesso principio.

Le innovazioni che intenderei io sono altre, che so qualcosa di paragonabile a quello che furono i tweeter Heil negli anni '70/'80.

Insomma più che tecnologie nuove vedo solo tecniche nuove, che hanno sicuramente la loro influenza, ma, nolstalgie collezionistiche a parte, non vedo grossi motivi per cui un diffusore odierno debba, solo perchè "moderno", surclassare un buon diffusore, ovviamente di pari livello, di qualche anno fa.

Ciao.
 
Girmi ha detto:
Insomma più che tecnologie nuove vedo solo tecniche nuove, che hanno sicuramente la loro influenza, ma, nolstalgie collezionistiche a parte, non vedo grossi motivi per cui un diffusore odierno debba, solo perchè "moderno", surclassare un buon diffusore, ovviamente di pari livello, di qualche anno fa.

Ciao.


Quoto in toto, credo che Girmi abbia pienamente centrato il punto. Io sono ancora più radicale: non mi sembra che nella tecnologia dei diffusori ci siano state, negli ultimi venti o trent'anni, significative novità (fatti salvi i già citati trasformatori di Heil e poco altro), da non confondere con i miglioramenti costruttivi e sui materiali, che ovviamente ci sono stati.

E comunque, c'è poco al mondo di più soggettivo del suono dei diffusori: cosa c'è di sbagliato o di scandaloso nel sostenere, in tutta serenità, che un diffusore dell'85 suona meglio di uno attuale, o quest'ultimo deve necessariamente suonare meglio solo perchè è più moderno?

byezz
 
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