Ridicolo ricominciare col gioco dell'oca ora, un 100 pollici 4K è più che adeguato in ambito domestico, lo si vede da 3 metri e si ha comunque la sensazione di stare al cinema come immersività (più di 40° di ampiezza del campo visivo), un 100" 8K se lo vedi a una distanza che possa far sfruttare appieno la sua risoluzione genera un'ampiezza del campo visivo eccessiva: tutti i pixel di un 100" li si "vede" a 1 metro, distanza di visione ridicola per poter essere presa in considerazione. Per poter comiciare ad avere i vantaggi dell'8K ci si dovrebbe mettere a 1,8 m circa da un 100": siamo alle comiche, si parla di 63° di ampiezza del campo visivo, quando nei cinema di solito non si va oltre i 60° della prima fila, ma poi a chi piace mettersi in prima fila al cinema, visto che sono i posti più scomodi per vedere un film?
Ovviamente devono ricreare un trend dal punto di vista commerciale perché possano per l'ennesima volta rivendere un prodotto che per anni (forse mai) non avrà alcun supporto fisico figurarsi fonti sufficienti a sfruttarlo a dovere. Dal punto di vista del marketing, avranno di sicuro ragione, ma chi se la prende in saccoccia siamo sempre noi acquirenti. Invece di migliorare la produzione dei pannelli lato uniformità, far calare i prezzi dei pannelli più grandi, aumentare le fonti 4K gratuite, sviluppare nuove tecnologie per poter soppiantare una volta per sempre gli LCD, inserire una modalità calibrata di fabbrica, uniformare una volta per sempre l'HDR riunendo tutte le sue versioni in un unico fottutissimo standard valido per tutti, l'industria punta ancora al nuovo fad, al termine magico che farà vendere nuovi tv, e gli acquirenti come tante pecore si porteranno a casa per l'ennesima volta (come fu agli inizi per il 4K) un televisore per vedere peggio il 99,9% delle proprie fonti, col restante 0,1% costituito da file demo chissà per quanto tempo.