Impianto stereo e/o multicanale
Salve sono un amante della (buona) musica da più di 30 anni (ora sono 46). Ho fatto l’escursus musicale in campo hi fi (rigorosamente stereo) di molti di voi (prima col phono Garrard poi al Thorens e all’amply Marantz) per arrivare ai ns giorni dove nuove tecnologie (DVD audio & SACD) mettono in dubbio antiche certezze (vinile uber alles). Qualche anno fa ho acquistato un sintoamply Yamaha multicanale da affiancare all’attuale sistema stereo (Rotel) perché ritengo (ritenevo) sia meglio tenere separati i due concetti audio (stereo) e audio/video (multicanali). Ho detto, tra parentesi, ritenevo perché ora, con le nuove tecnologie e una paccata di soldi, penso si possa pensare ad un unico impianto multicamale che possa garantire entrambe le cose. Nomi… Tag Mclaren (AV30R/100X5R), Bryston (SP1.7/6BSST), Arcam (AV8/P7), Lexicon MC8/LX5), per usare marche audiophile che hanno un’esperienza audio/video ormai da molti anni. In sostanza la domanda è: ritenete che valga la pena unificare gli impianti investendo in macchine costose che possano tra l’altro riscontrare anche il famoso WAF? E se si, quali tra le marche sopramenzionate (o altre) ritenete siano in grado di SUONARE in maniera adeguata, per esempio, il PROGRESSIVE-ROCK (K. Crimson, Yes, V.D.G.G., Genesis etc, in altre parole, la MUSICA) dei miei tempi? Sarei grato se qualche FORUMER che avesse lo stesso dilemma o che fosse già passato al sistema unico (+ o – definitivo) mi comunicasse il proprio punto di vista.
Grazie
Fausto
Impianto stereo e/o multicanale
Salve a tutti e ringrazio chi ha risposto ad un argomento che penso d’attualità. Dunque, le indicazioni sull’utilizzo o meno del solo multicanale (come era prevedibile) sono varie (positivi Aghemo E Microfast) perplesso il coetaneo Gasugasu. Sono d’accordo con te che il non plus ultra, soprattutto volendo ascoltare la musica dei ns tempi in analogico, sarebbe avere due impianti separati, ma anche in questo caso la spesa non sarebbe leggera. Per quanto riguarda le casse non ho problemi. Pensate, ho 7 Chario della serie Constellation. E’ inoltre vero che non sempre con il SACD la musica risulta credibile (soprattutto con la classica). Ritengo sia però una questione di software e di una corretta registrazione. SACD come DSOTM dei P. Floyd oppure l’Overture 1812 di Tchaikovsky della Telarc, sono ottimi esempi delle potenzialità di queste nuove tecnologie. Qualità audio superiore e spazialità del suono devo dire che, impianto permettendo, rendono meno amara l’accettazione del “tutto in uno”. A Luca invidio tanto il Bryston (e il suo referenziato suono). A Mirko vorrei dire che il problema non sono il suono di 5 o 6 casse, bensi le urla della moglie che, purtroppo, non è stata dotata, dalla sorte, della ns passione musicale (da qui il famoso WAF da considerare). In compenso … divora libri. Ognuno ha la passione che si merita.
Comunque un grazie a tutti e alla prossima
Ciao Fausto