Fine Tuning impianto composto da Node 2i + Densen B-130 + Epos M12.2

Penelope_1970

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Salve a tutti.
Come da titolo, avrei la necessità di migliorare ulteriormente il mio sistema hi-fi, fermo restando che sono di già soddisfatto. Sono giunto a questo risultato per passi, accompagnato dai consigli del competente, nonché gentilissimo FedeZappa, attraverso cui ho acquistato per prima il Densen b-130, col fine di riuscire a sfruttare al meglio le Celestion Sl6 Si dei tempi dell'università e a cui sono molto affezionato. Sicuramente l'ampli nordico le ha fatte svegliare, riducendo quella tendenza all'oscurità che caratterizza questi diffusori, sebbene la loro timbrica resta più o meno immutata. Non pago di questo primo step, mi sono confrontato con FedeZappa, chiedendogli di suggerirmi quali casse potevano abbinarsi al meglio col Densen. Me ne ha elencate alcune, sia a pavimento, sia bookshelf, e tra queste ultime le Epos M12.2, che ho provveduto ad acquistare usate in Germania. Ebbene, all'ascolto sono state una rivelazione, in quanto ne ho apprezzato svariate caratteristiche: raffinatezza, precisione nell'identificare i vari strumenti, delicatissime con gli archi, palcoscenico ben presente che porta a far sparire matericamente i diffusori e, oltre alla piacevolezza generale del loro suono, segnalo la scarsissima fatica di ascolto, al punto che ho messo da parte l'altro impianto da me posseduto e costituito da Yamaha NP-S303 + Yamaha A-S1000 + Dali Ikon 6 + cavi segnale Van den Hul M.C. D300 MK II + cavi potenza Naim NAC A5 (anche le Celestion SL6 sono state per ora dismesse). Orbene, in base a quanto scritto dovrei essere contento e dedicarmi esclusivamente agli ascolti. Invece no. Credo che l'impianto possa migliorarsi ulteriormente, magari fornendo un basso più asciutto ed il medio un po' più in evidenza, sempre col fine di una ancora maggiore piacevolezza di ascolto. All'uopo, farò una lista degli eventuali elementi da upgradare e/o da inserire nella catena audio da me individuati:
1) Sostituire i cavi di segnale Supra EFF-I, che collegano lo streamer Bluesound Node 2i all'ampli, con altri in argento puro (da € 70,00 in su);
2) Acquistare e montare il kit completo di PD Creative per il Bluesound Node 2i, comprendente l'upgrade della scheda e l'alimentatore esterno con toroidale (€ 344,59 compresa spedizione), oppure il Kit completo di Teddy Pardo ad € 463,79, sempre compresa la spedizione;
3) Acquistare un DAC usato e cavo coassiale, per usare il Node 2 solo come streamer. I DAC da me individuati nel mercato dell'usato sono:
- Smsl su-9 € 300,00;
- Cambridge Audio DacMagic 200M € 325,00;
- Gustard X16 MQA DSD € 390,00;
- Topping D70S MQA € 460,00;
- Rega Dac R € 500,00;
- PS Audio Nuwave DSD DAC € 680,00;
- DAC M2tech young dsd + alimentatore taddy pardo € 690,00;
- Rme Adi-2 Dac FS € 800,00.
Ringrazio sin d'ora chi vorrà fare commenti e/o dare suggerimenti sulle scelte da me prospettate, sperando che sia stato sufficiente chiaro nell'esposizione.
Buona giornata
 
Ciao, sono contento per i risultati che hai ottenuto.
Non è facile orientarsi nella giungla degli upgrade, quando si parla di sorgenti e cavi se entra nel campo delle sfumature.

Per prima cosa escluderei il Rega dac R (va nella direzione opposta a quella richiesta, aumenta sensibilmente la presenza di bassi profondi rispetto ad altri dac) e lo sostituirei nella lista con Arcam (da confrontare le caratteristiche dei vari rDac, IrDac, IrDac 2) e Musical Fidelity (si trovano svariati modelli recenti e anziani, i secondi vanno valutati attentamente per il parco connessioni e la possibilità o meno di trattare file hires, se ti interessano).
Per entrambi questi marchi, generalizzando (ovvio non posso avere ascoltato tutti i modelli) il basso profondo è un pò più trattenuto ed emerge maggiormente il medio/mediobasso rispetto a Rega. Restano invece le stesse caratteristiche di piacevolezza, dinamica, e suono "poco digitale".

Poi, se non l'hai letto, ti mando in privato un link di altro forum dove si parla di uprade del bluesound, ad una prima lettura non sembra così facile.

I cavi, ammesso che sia necessario, assolutamente come ultimo step, non prima.
 
Ultima modifica:
Dimenticavo, hai fatto tutte le prove del caso per quanto riguarda posizionamento dei diffusori (meglio staccati dalle pareti e piuttosto angolati verso il centro) e stand (ad esempio riempiendoli di palline di piombo)?
 
Ciao dopo aver ragionato cosi tanto bene e, mi pare di leggere , ottenendo un risultato più che ottimo , io prima di fine tuning come cavi , alimentazioni etc. che potrebbero varie di poco le prestazioni a fronte d'impegni considerevoli incomincerei valutare se e come intervenire sull'altra variabile che puo incidere in modo significativo nell'ascolto , l'ambiente.

Per farlo hai un primo approccio più o meno invasivo con panelli assorbenti , bass trap e diffusori , alcune aziende offrono una prima consulenza gratuita (esempio , esempio 2) che non sostituisce un tecnico. Il secondo approccio è quello della calibrazione ambientale con Dirac o simile , prova a guardare Mini DSP per farti una idea.

L'uno non esclude l'altro anzi unirli di solito porta ai risultati migliori.

ciao
Luca
 
A titolo informativo ma non troppo, dato che si parla di fine tuning, segnalo il MF KW DM25 Dac, un apparecchio che secondo me rappresenta al meglio questa filosofia: implementazione dual mono, upscaling dei file pcm standard fino a 192 khz, uscite sdoppiate da scegliere in base ai propri gusti (una fa capo a classici transistor, l’altra a una coppia di valvole Philips 6112):

https://www.stereophile.com/cdplayers/706mf/index.html

Il recensore parla di suono chiaramente superiore rispetto all’accoppiata Naim cd5x e flatcap 2x.

Ne vedo uno su ebay in Francia a 700€, probabilmente inclusi di spedizione.
 
Buongiorno.
Ringrazio entrambi per avere prese in considerazione quanto da me segnalato.
In effetti non ho fatto alcun tentativo di spostare i diffusori dalla loro posizione canonica, in cui ha sostituito fisicamente quella delle Celestion Sl6 si, che però sono in sospensione pneumatica. La distanza dalla parete posteriore in cui si trovano adesso le Epos, debitamente angolato verso il punto di ascolto, è di circa 35 cm dallo spigolo più sporgente del diffusore (allego pianta disposizione altoparlanti)
HbzLEj1
. Proverò ad aumentare tale distanza. Anche in merito all'appesantimento dei supporti non ho fatto nulla. In tal proposito avevo delle lastre accoppiate in granito, fatte apposta per essere appoggiate sulle traverse saldate alla base delle 4 gambe dei supporti. Su queste lastre, poi, appoggiavo ulteriori monoliti, sempre in granito, di forma cilindrica. Con questo peso di circa 30 kg, applicato sui supporti, gli stessi restavano ben fermi ed ancorati al solaio. Purtroppo non li trovo più :muro:
Invece, per ritornare all'upgrade delle elettroniche, ho notato che non vi siete assolutamente espressi per quanto riguarda l'alimentazione aggiuntiva e la scheda, forniti nei kit di PD Creative o di Teddy Pardo per migliorare il Blusound node. Questa opzione mi stuzzica parecchio, coadiuvato anche dalla lettura del forum dedicato all'argomento inviatomi inoltre da FedeZappa, in cui nessuno parla male di questo kit....
Per ultimo, il il MF KW DM25 Dac non lo conosco. Ho visto che è una macchina importante, sebbene le valvole a me non risultano troppo simpatiche!
Buona domenica
HbzLEj1

<a href="https://freeimage.host/i/HbzLEj1"><img src="https://iili.io/HbzLEj1.md.jpg" alt="HbzLEj1.md.jpg" border="0"></a>
 
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Come primo step appesantirei gli stands.

Poi, la collocazione dei diffusori è molto prossima all’ideale in quanto l’asimmetria è contenuta.

Se possibile, come espresso da Luca, valuterei il trattamento con bass trap dell’angolo alle spalle del diffusore sx.
L’alternativa potrebbe essere il trattamento attivo, altrimenti pazienza.
Non vedo di buon occhio trattamenti sulle pareti laterali (prime riflessioni) per contenere gli acuti, nelle Epos vanno bene come sono.

Non sono un appassionato di alimentazioni aggiuntive, non perché le snobbi, ma perché preferisco gli oggetti belli e pronti, adeguatamente dimensionati in ogni loro parte. Marchi che apprezzo, compresi densen, naim e cyrus le hanno a catalogo, ma temo che la somma di “componente + alimentazione aggiuntiva” possa non reggere il confronto con macchine a telaio singolo di categoria superiore, e, mio limite, non ho mai avuto voglia di spendere per valutare le differenze.
Fosse per me, valuterei tra le alternative anche di vendere il node e andare su un qualunque streamer timo wiim + dac di alto livello come l’MF.
A conti fatti si rischia di spendere qualcosa di più, ma anche di ottenere molto di più a livello di suono. Almeno questo è il mio presentimento.

Quanto alle valvole, pensiero diffuso compreso il mio è che, una volta provate, se di qualità, non si torna più indietro. Sono come il prezzemolo, stanno bene dappertutto (nella fattispecie su sorgenti e preamplificatori, le valvole di potenza meritano un discorso a parte).
Messe in un dac, lavorano a tensioni molto basse, scaldano poco e durano quasi in eterno, come dichiarato anche dal patron di MF nella recensione.
 
Ultima modifica:
. La distanza dalla parete posteriore in cui si trovano adesso ..........[CUT]

Ciao. Non è affatto detto che allontanandole dal muro posteriore il suono migliori. Al contrario potrebbero alleggerirsi sui bassi.
Ci sono una marea di luoghi comuni. È difficilissimo dare indicazioni sulla base di una piantina. Una cosa su cui concordo è quella degli stand. I bookshelf sono una scelta difficile perché suonano con gli stand. Cioè se cambi gli stand il suono cambia.
Puoi riempirli di materiale plastico in granuli. In passato, prima di abbandonare finalmente con enorme soddisfazione i bookshelf, li acquistai. Ed eliminarono quelle risonanze metalliche sui medio alti che sono SEMPRE presenti con stand di metallo vuoti
 
@Penelope

Mi è uscito “timo” anziché “tipo”, intendevo la wiim (anche su questo trovi nei forum di tutto).
Da verificare, prima di acquistare qualsiasi sorgente streaming, il parco connessioni.
Comunque, per non completarti la vita, potresti anche tenere il tuo node, che evidentemente suona bene, e provare con un dac, appunto, dotato di entrata coassiale (e qui torno al MF). Mal che vada, se non ti soddisfa (ho dei dubbi), puoi sempre rivenderlo.

Aggiungo, per quanto riguarda gli stands, che l’accoppiamento più sicuro è con materiale adesivo. Il blue tack è perfetto perché non lascia residui e fa una presa notevole. Le punte le eviterei, non per il suono, ma per la sicurezza.

Non è affatto detto che allontanandole dal muro posteriore il suono migliori. Al contrario potrebbero alleggerirsi sui bassi.
Ci sono una marea di luoghi comuni.[CUT]

L’autore cerca, appunto, un basso leggermente più controllato.
Ma, al di là del risultato che di sta ricercando, suggerisco di dare un’occhiata a questo link:

https://www.hunecke.de/en/calculators/loudspeakers.html

“Il calcolatore contiene 37 modelli di altoparlanti generalizzati derivati da più di 650 altoparlanti reali, che sono stati misurati nei laboratori della rivista Stereoplay.”

“Qual è la posizione ideale dell'altoparlante? La regola generale è: più uniforme è la risposta in frequenza, più bilanciato sarà il suono dell'altoparlante. Per la maggior parte dei diffusori questo è il caso quando sono posizionati il più solitari possibile all'interno della stanza”

Come scritto poco più sopra, “la maggior parte dei diffusori “ non equivale a tutti i diffusori. Quindi sono d’accordo sul fatto che non sempre distanziare è un bene. Avevo delle vecchie Tannoy ad esempio che necessitavano del posizionamento ad angolo, tutto deciso in fase di progetto. Anche i miei attuali diffusori, piuttosto asciutti, sono un’altra eccezione che conferma la regola: al variare del posizionamento, non subiscono variazioni evidenti, proprio perché hanno una gamma bassa e mediobassa molto controllata, quindi sollecitano poco l’ambiente pur avvicinandosi alle pareti.

Ma ciò non vale per la maggior parte dei normali diffusori. Le stesse Epos beneficiano di un buon 50 cm di distanza sono dotate di una gamma bassa ben presente, pur essendo dei bookshelf. Motivo per il quale in passato ci sonorizzavo quasi 25 mq senza sentire il bisogno di mettere un sub.
 
Il controllo e più in generale le qualità di riproduzione delle basse frequenze dipendono da come lavora l'amplificazione con i diffusori usati. Allontanare dal muro di fondo i diffusori può creare buchi nella risposta in frequenza. Che poi ciò venga percepito come basso più controllato è possibile. In realtà c'è una modifica della risposta in frequenza con veri e propri buchi di risposta che sono musurabili anche senza apparecchiature della Nasa. La misurazione con un App gratuita a mio avviso è sicuramente preferibile rispetto a quei software di similazione come quello sopra postato. Perché è evidente che non possono tener conto di tutte le variabili per cui sempificano molto. Oltre alle stanze anche i diffusori sono diversi. Lo sweet spot lo si trova a orecchio oppure misurando.
Una cosa ridicola che ho notato nelle fiere è il posizionamento oltre i 2metri e mezzo dal muro di fondo. A parte il fatto che in molti casi i bassi sono troppo leggeri perché non hanno il rinforzo delle pareti, la soluzione è impraticabile nelle case delle persone per via degli ingombri. Di recente ricordo delle Sonus Faber castrate appunto dal posizionamento al centro di un salone enorme. Il risultato era la pressoché assenza di basso ( mi riferisco a software ben noto e misurato)
 
Un'ultima cosa: la distanza dovrebbe essere sempre misurata dal frontale del diffusore e non dal retro. Infatti è sul frontale che sono montati gli altoparlanti che interagiscono col muro di fondo. Se anche il diffusore fosse attaccato al muro di fondo ( esempio, perché a sospensione pneumatica o reflex anteriore) in realtà ci sarebbe pur sempre la distanza data dalla profondità del diffusore.
 
Lasciamo che sia l’autore a giudicare se basteranno i 35 cm di distanza dal muro indicati sulla piantina o se i diffusori funzioneranno meglio a mezzo metro come da me presunto. Mai scritto infatti a centro stanza.
Il calcolatore l’ho postato solo per dare un’indicazione nel ricercare le minori interazioni nocive possibili, non voleva sostituire la prova ad orecchio né l’eventuale controprova misurando con app o microfono. Le interazioni infatti non sono per forza nocive (scritto anche questo perché, secondo me, sono diffusori che possono interagire positivamente con pareti laterali non trattate senza emettere acuti in eccesso).
 
Lasciamo che sia l’autore a giudicare se basteranno i 35 cm di distanza dal muro indicati sulla piantina o se i diffusori funzioneranno meglio a mezzo metro come da me presunto.[CUT]

Beninteso, anche il riempimento degli stands e l’eventuale acquisto di un bass trap da posizionare nell’angolo sx, potrebbero modificare parecchio l’assetto e influenzare non poco il posizionamento, in una direzione o nell’altra. Quindi ogni tentativo di previsione è vano se aumentano le variabili. Non ho la presunzione né la sfera di cristallo per prevedere come esattamente suonerà in base alla piantina.
 
Buongiorno a tutti.
Ringrazio Acutus e Fedezappa per i consigli, che ho seguito in questi 2 giorni di assenza. Ho capito che, prima di procedere ad ulteriori acquisti di elettroniche (kit di alimentazione, cavi in argento e dac separati), che potrebbero rivelarsi avventati, era necessario provare a sistemare i diffusori nell'ambiente e appesantire i loro stands. All'uopo mi sono messo alla ricerca dei blocchi di granito, che ho finalmente ritrovato, pulito e riposto sui piedistalli.
HpPvpj4

Ho anche allontanato di 10 cm i diffusori dalla parete posteriore (ora distano 45 cm) e, in seguito a queste due semplici operazioni, il controllo dei bassi è risultato molto più frenato e composto, credo dovuto al fatto che non ci siano più risonanze provenienti dai profili in ferro vuoti, dato il peso applicato di circa 30 kg/cadauno sugli stands. Ho sottoposto l'impianto alla riproduzione di album in cui i bassi sono immanenti, tipo Dummy dei Portishead, Memento Mori dei Depeche Mode e Mezzanine dei Massive Attack. Questi dischi sono rivelatori della qualità delle basse frequenze. Se non ci fosse stata, sarebbe venuto fuori una gran confusione di suoni cupi e basta. Così non è stato. Tutt'altro.
HpPL95B

Voglio scusarmi per la mia ignoranza, ma non so cosa sia uno "streamer tipo wiim" ed a cosa possa servirmi. Ho provato a fare una ricerca su internet, ma con scarsissimi risultati!
In merito invece a questa frase: "non sono un appassionato di alimentazioni aggiuntive, non perché le snobbi, ma perché preferisco gli oggetti belli e pronti, adeguatamente dimensionati in ogni loro parte...", non sarebbe altrettanto giusto sostituire il Node 2 con un altro streamer con DAC integrato di più alta qualità, così si eviterebbe il secondo telaio del DAC separato ed il cavo coassiale di collegamento?
Ne avrei individuati alcuni, sempre nell'usato:
- Cyrus Stream X2 € 600,00
- Matrix audio Element i € 650,00
- Linn Majik Streamer ds/2 € 670,00
- Cocktail audio n25 € 750,00
- Cambridge audio Cxn v2 € 790,00
- Lumin D1 € 900,00
Ringrazio anticipatamente per il riscontro.
Buon pranzo
 
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