Integrato nuovo con timbrica anni 80/90

GusGuT

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Ciao a tutti,
Chiedo informazioni ed esperienza a chi è più esperto in materia.

Oggi, sul nuovo, esiste un integrato a transistor (perciò nessuna considerazione sui valvolari) che si assomiglia di più al suono e alla timbrica degli amplificatori anni 80/90?

So bene che il quesito non riguarda l'interesse Hi-Fi dove lo sviluppo tecnologico ha portato l'amplificazione ad un livello superiore di raffinatezza e di dettaglio del segnale sonoro.

(La mia è prettamente una richiesta nostalgica al ritorno del suono e la timbrica da come sono cresciuto e come ascoltavo la musica quando ero ragazzino)

Ringrazio a chi vorrà esprimersi con il suo parere e conoscenza a riguardo il mio quesito.
 
Gli ampli a transistor che suonano con una timbrica più analogica non sono rari, se cerchi delle recensioni.
Io, che di recensioni ci vivo, potrei segnalarti electrocompaniet, audia flight, galactron, sugden.
Per esperienza diretta, questi invece li ho ascoltati in condizioni controllate, anche mcintosh, accuphase e arcam. Come vedi mi viene in mente ben poco di economico, forse l’ultimo nome. Escludo da questo “pacchetto” marantz economici e onkyo (es modelli marchiati “integra” di qualche anno fa) perché di quel sound, a mio modo di vedere, si portano dietro più che altro i difetti (anche questo per esperienza diretta).

Dipende molto da quanto vuoi spendere.

Mi chiedo però quale sia il problema derivato dalle valvole.
Le controindicazioni, per quanto riguarda la sezione pre (la più influente proprio a livello timbrico), sono poche o nulle (scaldano poco, le valvole durano a sufficienza per non porsi il problema e generalmente le si cambia non spendendo molto, visto il numero).
Certo, le amplificazioni a valvole “degne” non sono economiche, ma offrono anche un risultato dal quale molto difficilmente si torna indietro.
 
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Divagazione filologica

Credo che sia solo questione di intendersi, chi negli anni '80 c' era sa che le valvole come soluzione mainstream erano già finite da oltre un decennio e che come mercato di nicchia erano ancora agli albori. Né credo che quel suono (degli anni '80) si possa definire tout court "analogico": gli amplificatori in classe AB oggi come allora sono al 100% in tecnologia analogica, mentre il suono digitale applicato alle sorgenti (CD) nasce proprio negli anni '80. Al massimo di digitale un integrato stereo (in classe AB) ha un DAC all' ingresso, appunto per raccordarsi alle sorgenti digitali.

Gli anni '80 sono gli anni dei compattoni commerciali, casse ed apparecchi ingombranti ma di poca sostanza, del car audio stun-zi stun-zi, delle cassette copiate o farlocche al posto degli mp3, dei primi vagiti del dolby surround (all' inizio mera virtualizzazione di due canali analogici stereo).

Io per "suono anni 80" intenderei soprattutto grosse casse a 3 vie - rigorosamente non "a torre" - o satelliti meno ingombranti con sub rigorosamente passivo (ce l'ho ancora, datati sicuramente prima del '90).

Non credo che la maggior parte degli amplificatori in classe AB non le alimenterebbero degnamente, e per una ricostruzione filologicamente corretta la sorgente dovrebbe essere rigorosamente un CD (all' epoca il vinile era semplicemente "vecchio" né qualcuno si sarebbe sognato di definire "dal suono analogico" un DAC per esaltarne le qualità...) o, se ci si vuole veramente far del male alle orecchie ma inumidire gli occhi per la nostalgia, a cassette.
 
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Prendi un classe A con buona erogazione, un esempio potrebbe essere il SUDGEN A21 SIGNATURE nelle varie declinazioni ha un suono tipico di quegli anni, senza avere addosso l’età circuitale. Se cerchi un ampli con il loudness… allora vai sui l’usato.
 
Gli ampli a transistor che suonano con una timbrica più analogica non sono rari
Ti ringrazio per il tuo prezioso contributo.
Sono ignorante in materia ma leggendo le informazioni che mi hai fornito i suggerimenti degli integrati sono tutti componentistica di rilievo.
Per i valvolari la principale esclusione anche in questo caso è l'aspetto economico.

Sono consapevole che un pre valvolare con uno stadio di potenza a stato solido sia lo stato dell'arte di alcuni costruttori che promuovono questa filosofia. Ad esempio PS Audio (lego ed ascolto sul tubo i consigli di Paul McGowan)

Probabilmente l'unico marchio nelle mie possibilità potrebbe essere Arcam.
 
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Se cerchi un ampli con il loudness...allora vai sui l'usato
Ok per i classe A. Grazie del suggerimento del Sudgen. Vedo se un giorno potrò ascoltarne uno.

Non disdegno il loudness e anche se sia ritenuto dai puristi come una cosa da escludere credo che sia una funzionalità molto utile negli ascolti a basso volume. Nel mio caso personale vivo in un condominio e devo utilizzare i controlli di tono.
In passato mi ero interessato alle curve di equal-loudness contour ed un modo per compensare il fall-off (o roll-off) alle alte e basse frequenze che ha il nostro orecchio quando decresce il livello della pressione sonora è quella di utilizzare i controlli di tono.

(vedasi curve di Fletcher-Munson per chi ha interesse ad approfondire in materia)
 
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Ampli a transistor progettato apposta, nel 2007, per eguagliare il suono valvolare.
Grazie per il link.
Letto l'articolo, forse è leggermente discordante tra il titolo ed una parte della recensione dove scrivono che timbricamente è della famiglia del suono neutro.

Interessante come sfida di progetto è purtroppo un prodotto molto lontano dalle mie reali capacità economiche.
 
Grazie per il link.
Letto l'articolo, forse è leggermente discordante tra il titolo ed una parte della recensione dove scrivono che timbricamente è della famiglia del suono neutro.

Interessante come sfida di progetto è purtroppo un prodotto molto lontano dalle mie reali capacità economiche.

Ho letto il messaggio che mi hai inviato in privato, ora ti rispondo.

PS. In una scala da 1 a 10, un suono neutro va posizionarsi a 5/6.
Considerando gli estremi (es ampli valvolari vecchia scuola posizionati a 10 e ampli a transistor affilati come rasoi posizionati a 1), è probabile che il BOW vada a posizionarsi intorno al 7. Diciamo che la descrizione fatta dall’autore non la vedo come una contraddizione nei termini. Certo andrebbe ascoltato.
È a volte poco comprensibile questo ragionamento perché in pochi hanno ascoltato valvolari vecchia scuola (o qualche raro caso di ampli a transistor molto morbidi e vellutati) mentre sono più numerosi quelli che hanno ascoltato un numero ristretto di ampli a transistor, per cui si confondono asciuttezza e spiccata apertura con neutralità: ad esempio, ho sentito più volte considerare Rotel un 5, quando in realtà è un 2/3.

PS2. Le valvole non sono sempre sinonimo di suono caldo, ci sono diverse eccezioni, sia per quanto riguarda il suono che si vuole ottenere in fase di progetto, sia perché le valvole odierne utilizzate di serie hanno difficilmente le caratteristiche sonore di quelle d’epoca, suonando spesso più fredde (se non addirittura vetrose).
 
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PS. In una scala da 1 a 10, un suono neutro va posizionarsi a 5/6.
Grazie!
Spiegazione molto chiara ed esaustiva.
Sarebbe interessante avere un database della classificazione della timbrica degli amplificatori sulla base di un criterio 1 a10 come questo.

Presumo quindi che i vecchi ampli a transistor anni 80/90 con suono caldo saranno posizionati da 7 a 8 se consideriamo che 10 è una configurazione valvolare?
Mentre i nuovi ampli con timbrica simile a quelli anni saranno leggermente un gradino sotto?
 
Si più o meno è così.
C’era una classificazione molto precisa basata sulle caratteristiche timbriche e dinamiche dei vari marchi di ampli, fatta da un utente di non so quale forum straniero. In alcune elettroniche delle categorie menzionate ritrovavo le impressioni d’ascolto che avevo avuto io stesso. Se la trovo la posto.
 
Ciao

Leggendo mi venuto in mente Nuprime.

Guarda se questa brochure racconta qualcosa che va nel verso del prodotto che stia cercando.

Ciao
Luca
 
Eccola qui, qualcosa mi torna, qualcos’altro no. Ci sono pure le casse. Non va presa come oro colato ma è un buon spunto dal quale partire:


Brands categorized by how they sound:

1. Forward/Exciting/Analytical
- Chord; Cyrus; Cambridge Audio; Audiolab

2. Clean/Detailed/A little Uninvolving
- Linn; Moon; Digital Nad;

3. Neutral
- Bryston; Rotel; Primare; Griffon; Hegel (Older); Nord

4. Neutral with a hint of warmth
- Classe; Plinius; ATC; Mark Levinson; Creek; Rega; Yamaha; Perreaux; Sonneteer; LFD; Marantz, Parasound; Devialet; Hegel; Pass Labs (Point 8); Bel Canto.

5. Bold/Musical/Fun
- Naim; Roksan; Exposure; Leema; Krell; Nad.

6. Slightly Warmer/Darker/Richer
- Electrocompaniet; Musical Fidelity; Arcam; Audio Analogue; Unison Research Unico; Quad; McIntosh, Gato

7. Rich/Clear/Engaging/Euphonious
- Accuphase; Luxman; Pathos; Sugden; Croft; Audio Research; Esoteric

8. Musical/Delicate
- Lavardin; Coda; Ayre; Aesthetix; Densen

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

SPEAKER Brands categorized by how they sound:

1. Slightly forward of neutral
- Focal; Triangle; Monitor Audio; Elac**; Leema Acoustics; Klipsch; JBL(Domestic)**; TAD; Fyne Audio

2. Fairly Neutral
- ATC; PMC; Previous Kef Ref; Gamut; Tannoy; Neat; Acoustic Energy; Usher; Totem; Vivid; Ophidian; Eclipse; Canton; Wilson Audio, Magico, Audiovector.

3. Slightly Warmer than neutral
- Dynaudio; Kef Ref/LS50; ProAc; Diapason; Q Acoustics; B&W**; Dali; Linn; Cambridge Audio; Amphion; Heco Direkt; B&O; Meridian; Taga Harmony; Focal Aria range; Living Voice

4. Smoother and Richer
- Opera; Rega; Epos; Kef R Series; Audio Physic; Spendor; Sonus Faber; Wharfedale; Tannoy Legacy Models, JM Reynaud

5. Old School/Traditional
- Harbeth; Spendor Classic; Audio Note; Classic Sonus Faber

**Inconsistant between models
 
wow, che lista.. anche se in molti io non mi ci ritrovo proprio.. tipo al punto 2 "un po' poco coinvolgente" mettono Moon.. comunque si, in linea di massima può essere uno spunto. Probabilmente in base a questa classifica ciò che può assomigliare di più al vintage dovrebbe stare al punto 6.. ma Electrocompainet ed Audio Analogue per me non rientrano nel punto 6
 
La cosa più complessa è avere riferimenti per giudicare.
Tipo, come faccio a giudicare al 100% un ampli se non lo collego a casse molto neutre?
Ci vorrebbero ipotetici diffusori che in un’ambiente dalla risposta perfetta si piazzino al 5,5 ideale, ma è ovvio che si tratta di in’ipotesi alquanto remota.
Quindi, per fare l’esempio del Moon, potrebbe risultare poco coinvolgente se abbinato a diffusori poco coinvolgenti o addirittura “troppo coinvolgente” se abbinato a diffusori molto coinvolgenti.
Per questo penso che vadano fatte più prove “incrociate” possibili. Non so se mi spiego…
 
Si si, in linea di massima concordo con te, e va beh nemmeno io li ho sentiti ovviamente tutti e va anche detto che il metro di giudizio di ognuno non è lo stesso. Mi sono soffermato solo su quelli che ho sentito più volte e che invece ho trovato non coerenti con la "posizione" della lista.. ovviamente pour parlair
 
Si si, in linea di massima concordo con te, e va beh nemmeno io li ho sentiti ovviamente tutti e va anche detto che il metro di giudizio di ognuno non è lo stesso. Mi sono soffermato solo su quelli che ho sentito più volte e che invece ho trovato non coerenti con la "posizione" della lista.. ovviamente pour parlair

Ma infatti, il giudizio poco chiaro e circostanziato è quello dell’autore della lista, non certo il tuo. Anche perché non si capisce se “ a little uninvolving” sia riferito a una caratteristica timbrica o dinamica. Secondo me è riferito alla prima, e se così fosse sarebbe ben semplice sentirlo suonare più coinvolgente con l’abbinamento giusto (come penso avranno fatto tutti i possessori contenti di questo marchio di ampli).
 
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