per chi ha voglia e tempo di studiare un pochino
http://www.umich.edu/~ners580/ners-bioe_481/lectures/pdfs/Barten_ch3s1-9.pdf
purtroppo non ho ancora avuto il tempo di studiarlo integralmente, quindi non sono certo al 100% di riportare correttamente il contenuto. Ma il contrasto nativo del DLP, è indistinguibile da un LCD riflessivo in buona parte dei contenuti. Un contrasto intra frame di 500:1 alle basse luci rappresenta il limite del nostro sistema visivo.
Certo che una sala trattata è severa e discrimina la differenza tra le due tecnologie, anche se per i presupposti cui sopra forse il 5% degli utenti ha un ambiente in grado mettere in risalto le differenze.
Un altro po' di pazienza, la medicina si chiama W12000 possono dimmerare la sorgente luminosa tra i vari frame aumentando di un ordine di grandezza il contrasto, com'è sulla prima generazione di dlp led, rendendo il proiettore quasi al pari degli LCD riflessivi.
Considerato l'inquietante intervento di Emidio mi sembra che ci siano solo controindicazioni nell'acquisto delle attuali sorgenti laser. lui ha parlato di una riduzione di luminosità, dei fosfori. Credo intendesse perdita di saturazione. Nei tritubo che ben conosco e che evidentemente hanno parzialmente spolverato dal cassetto dopo le, anche in quel caso, 20.000 ore i tubi erano da ricondizionare, e si aveva una immagine dai colori desaturati oltre ad un calo della luminosità.
per come la vedo io, questa resta l'unica proposta matura attualmente sul mercato, se si intende tenere il proiettore un tempo superiore ai 2 anni. assieme al fratello 12000 che a quanto ho inteso ha la sorgente luminosa a led e non laser. Quindi colorimetricamente stabile. quello che non ho ancora capito è la luminosità del fratello.