Sto seguendo con molto interesse il dibattito che si è aperto sulla questione X-Files e , anche questa volta, ha alimentato una serie di riflessioni considerazioni e soprattutto una reazione da parte degli appassionati. La questione dei Blu Ray X-Files e più in generale quella del mercato Blu ray Italiano sono strettamente correlate.
La Fox ritiene molto costosa l’operazione.
A tale riguardo La prima considerazione che faccio è tecnica . La serie televisiva X-Files dovrebbe avere audio in formato stereo 2.0. I DVD erano (sono) codificati in DOLBY DIGITAL 2.0 . Questa caratteristica vale per l’Italiano e dovrebbe valere anche per altre lingue europee. FOX utilizza sia il DTS che il DOLBY. Volendo ottimizzare al massimo lo spazio potrebbero codificare in DOLBY DIGITAL stereo 2.0 (a 220 Kb/sec o addirittura a 192 Kb/sec ) almeno 10 lingue sullo stesso disco da distribuire sul territorio europeo oltre all’inglese ovviamente spendendo pochissime risorse di banda e spazio necessari per codificarle . Un solo disco da stampare garantirebbe un significativo contenimento dei costi . L’unico onere per la FOX Italia sarebbe quello di inserire la nostra traccia in questo progetto per acquisirne una quota parte da destinare al mercato italiano. Altre considerazioni.Tarax in un suo intervento poneva la domanda perché i DVD non sono stati eliminati?”e Microfast “…. Il Blu ray non ha mai attaccato” nel nostro Paese.
“IL DVD E’ ALLA DERIVA. L’Italia è ultima in Europa Occidentale. Precediamo solo un plotoncino composto da Polonia, Cechia e Ungheria .. sorpassati anche da Grecia e Portogallo ; doppiati dalla Spagna. La lotta per avere prodotti di qualità - visto che molti appassionati vogliono farla - non può essere delegata solo agli appassionati . Buena Vista , Columbia, Fox, Warner e tutte le altre Major sono quelle che dovrebbero tenere ad un allargamento del mercato – ma - .. non si vedono ancora attività mirate ad accrescere il livello culturale dell’utenza …. “
Ho sintetizzato al massimo un’editoriale di Gianfranco Giardina pubblicato sul numero 4 di AF Digitale . Eravamo nell’aprile del 2002. In pieno "BOOM" DVD la percentuale di Penetrazione del DVD nel nostro Paese era del 6%: quart’ultimi in classifica. La Francia in pole position al 25 % seguita dalla Gran Bretagna, 21% Svizzera, Olanda, Germania al 13% e Spagna 15%. I dati furono resi pubblici dalla SONY in una conferenza stampa. Ricordiamoci anche che nel 2002 non c’erà la crisi economica e si cominciava a parlare di Blu ray Disc. Traggo una prima considerazione. Non è solo il Blu ray a non aver “sfondato” nel nostro Paese raggiungendo quote di vendita significative - in linea con gli altri mercati europei - ma anche il DVD.
Considerazione nemero due. “perchè i DVD non sono stati eliminati? La questione a mio avviso è tipicamente all’ italiana”. Il DVD ha mandato in soffitta senza colpo ferire le VHS perchè le videocassette erano terribilmente costose da produrre. Oggi il DVD è estremamente economico da produrre e assicura un margine di guadagno enorme considerando il prezzo con cui viene- messo in vendita. La differenza di tra un DVD e il corrispettivo BLU Ray è di oggi nei negozi fisici di 3 Euro. Considerando la qualità che offre, il costo di produzione quello di vendita il vantaggio è solo a senso unico.
L’editoriale di Gianfranco Giardina terminava con “Qualcosa nell’Italia del DVD non va “. Oggi a distanza di molti anni la situazione è assolutamente la stessa . Non è cambiato assolutamente nulla perché non si vuole cambiare… E allora ci ritroviamo con il forziere della Disney con più di 50 sottobicchieri in DVD in vendita a a 400 Euro, un annunciato Cofanetto con i pessimi DVD di X- files nuovamente vendita a prezzo equivalente -o forse anche superiore - a quello in Blu ray in vendita negli altri Paesi Europei. Eh si , qualcosa nell'Italia dei Blu ray non va. Mi domando. Ma di chi è la colpa?