Non è vero: un conto è la diversità fra pannello e pannello a livello di calibrazione di base ... un altro conto è lo spettro. Questo è uguale identico fra tutti i VT60...
Senza contare che il profilo tiene anche conto della tolleranza della sonda, perché non tutte le sonde sono uguali, in particolare le i1d pro, alcuni esemplari della quale cannano di 500K la temperatura (sovrastimando il rosso)...........[CUT]
Stefano, per prima cosa chiariscimi il concetto di spettro, così magari capisco meglio il punto ed evito di dire qualche cavolata...
Sulla seconda frase che ho quotato, invece, mi sento di dire che ovviamente quell'aspetto è la seconda metà del perché si profili una sonda attraverso un'altra sonda master. Cioè... lo si fa da un lato per profilare il pannello specifico (cosa che con il tipo di profilo di cui parli manca del tutto) e dall'altro per compensare eventuali deficit di una sonda sfruttando la maggiore accuratezza di una sonda master, cosa che appunto compensa l'eventuale errore nella rilevazione della temperatura colore di cui parli da parte di alcune i1D Pro. Quindi il punto del mio discorso era non tanto sostenere che avere un profilo come il tuo sia inutile in assoluto (probabilmente una volta spiegato quel concetto di spettro ti darò ragione, se è vero come dici che è uguale su tutti i VT60 - e Roberto per esempio sembra non esserne troppo convinto...), ma di certo molto meno utile del classico profilo fatto sul proprio pannello attraverso una sonda master, in genere uno spettrofotometro. Ecco, mi chiedevo come mai avessi preferito eventualmente spendere dei soldi per quel tipo di profilo, invece che investirli in uno spettrofotometro anche consumer per avere la possibilità di un profilo specifico e completo, fra l'altro ripetibile ogni volta che effettui una calibrazione. Ovvio... se l'hai avuto senza spesa, allora capisco benissimo: se anche solo migliora la situazione di un 10%, è comunque un 10% gratis, quindi ben venga!!!
Pattern interni vuol dire utilizzare il player interno del tv che..........[CUT]
No, pattern interni significa usare i pattern del
Service Menu. E parlavo di
teoria, però, proprio perché come sappiamo nel Service ci trovi dei pattern full field, quindi non adatti - almeno in apparenza - alla perfetta calibrazione dei plasma. Resta in effetti da capire perché inserire quel tipo di pattern, usati immagino all'origine per le impostazioni di default di ogni pannello prima di uscire dalla linea di produzione, quando poi la stessa casa consiglia di calibrare quei suoi tv usando i pattern più piccoli disponibili (perché anche sul sito Spectracal si trova questa indicazione di provenienza Panasonic nei contenuti riferiti alla funzione Autocal del Calman per i plasma Panasonic). Credo sia semplicemente un retaggio del passato, quando la teoria di calibrazione non era ancora così affinata per i plasma, e in definitiva una calibrazione di default per il mercato consumer è quello che interessa alla casa produttrice, e immagino che quei pattern comunque consentano di arrivare lo stesso al risultato.
Sul resto del tuo intervento, avevo specificato che nelle mie considerazioni non volevo inserire alcun giudizio qualitativo riferito agli htpc a paragone con una catena di stampo video. Ho fatto solo considerazioni oggettive, che credo comunque valide. Quando parli di interventi sulle regolazioni che la tua scheda video consente parli di qualcosa di totalmente estraneo al concetto di catena video. Prova a pensarci... quel tipo di intervento opera una modifica nella resa finale di un segnale video che non ha a che vedere né con il segnale originario né tanto meno con il visualizzatore di quel segnale stesso (ossia il display). In sostanza cioè è un tipo di intervento assimilabile a quello che si potrebbe operare attraverso le regolazioni di un player video (ma in realtà molto più profondo e incisivo, proprio per la natura informatica degli htpc), cosa che però sia io che altri abbiamo detto essere in linea di massima da evitare, proprio per non alterare il segnale in origine. Quello che invece mi è sembrato non capissi a proposito della necessità fondamentale di settare il display in primis con le proprie regolazioni interne è che quel passaggio non ha a che vedere con il segnale che poi verrà visualizzato: il punto è proprio mettere il display nelle condizioni di non introdurre alterazioni rispetto allo standard al segnale che dovrà visualizzare, quindi per assurdo regolare
luminosità e
contrasto di un segnale video visualizzato (quello che si fa cioè con il pluge e con il corrispondente pattern per la parte alta della scala) lasciando inalterati i comandi relativi sul display e sostituendoli con quelli della sorgente è un errore enorme, proprio perché vai ad alterare il segnale a monte (cosa da evitare già di suo, e a cui ricorrere sono in ultima istanza per le regolazioni di fino sorgente per sorgente) per adattarlo a un visualizzatore (il display) che introduce di suo un errore di visualizzazione. In definitiva, avrai un'alterazione del segnale video portata dalla somma di due errori, quello della sorgente e quello del display, quindi i setting che avrai raggiunto saranno di certo eccessivi per ovvie ragioni. E la prima indicazione in questo campo è lasciare il segnale video il più possibile inalterato rispetto alla sua qualità iniziale.
Il calibrare il display a monte, attraverso i propri strumenti, ti consente di eliminare da quella equazione uno dei due errori in gioco, nella porzione consentita dagli strumenti stessi del display e dalla loro accuratezza (in teoria, magari al 100%), arrivando a un risultato finale che sarà - dal punto di vista dell'appassionato video -
sicuramente migliore, proprio perché avrai alterato meno la natura originaria del segnale video.
Complicato da scrivere e spiegare, ma secondo me ovvio (almeno in teoria...).

Ettore