@Rael70: la distanza di uscita tra Cinema ed Home Video nelle VHS e nei DVD (come adesso nei Blu Ray) è sempre stata di 4 mesi per il noleggio, almeno che io ricordi, visto che io compravo VHS solo versione noleggio lo ricordo bene, poi magari nei primissimi tempi era diverso, a memoria sono sempre stati 4 mesi, poi per la vendita passava uno o due..........[CUT]
Caro Bane, io mi riferivo al prodotto in vendita e non quello a noleggio; onestamente ricordo abbastanza bene che il tempo che intercorreva tra l'uscita al Cinema e la versione in Home Video era pressapoco di un anno (a volte, per alcuni particolari blockbuster, il periodo era anche più ampio); questo tempo diminuì leggermente quando si stavano affacciando, timidamente, i primi film in dvd.
Attualmente il tempo medio è di circa 6 mesi (settimana più, settimana meno), a volte 5 mesi: sostanzialmente un film che esce ai primi di maggio al cinema, si può ragionevolmente prevedere che entro la fine di ottobre esca in BD.
A me appare evidente che più si riduce il tempo tra la visione cinematografica e quella domestica, più viene sminuito il valore della "prima visione"; tale fenomeno è simile a quello che accade, da svariati anni, in ambito calcistico: sempre meno gente va allo stadio, sempre più gente acquista l'abbonamento alle pay per view per vedere l'evento sportivo.
Il problema si potrebbe risolvere, come quasi sempre accade, ritornando al passato: obbligatorio far passare almeno 1 anno (dalla presentazione in sala) prima di far uscire le varie versioni (normale, 3D, extended, boxset e quant'altro) in ambito home video; purtroppo però le major vogliono monetizzare tutto e subito e ormai un film deve passare attraverso due fasi obbligatorie: prima si raccattano soldi al cinema e poi si passa ad incassare in ambito domestico.
Non è un caso che la permanenza media di un film nelle sale sia diminuita rispetto al passato (a memoria, solo Titanic e Avatar sono rimasti per almeno 1 mese intero (e anche di più) in programmazione, tutto il resto dura una settimana e via) questo perché, spesso, un film ha più successo in ambito domestico che non al cinema (e prima esce dalle sale e prima si da il via alla commercializzazione in ambito home video).
Insomma mi sembra chiaro che è il serpente che si morde la coda; aldilà dello streaming che necessità di una infrastruttura di rete seria e moderna, i cinema sono in profonda crisi (anche se è abbastanza facile trovare spettacoli a 4 euro) perché sono gli stessi utenti che hanno trovato metodi alternativi di fruizione: che abbiano lo stesso livello qualitativo è tutto da discutere...