Il D-cinema è più raffinato di un BD con proiettore casalingo. Quindi almeno teoricamente ciò che vedi in sala dovrebbe avvicinarsi il più possibile a ciò che ha deciso chi ha fatto il film.
Se continuiamo a parlarne, allora.... sono d'accordo; anche perché la valutazione del risultato finale di un'opera non è che la facciano solo in chissà quale ambiente o condizioni controllate: il risultato è tranquillamente ripetibile in una buona sala, e chi realizza il film lo sa e lo tiene presente (in teoria).
Credo che nessuno ricerchi l’effetto banding intenzionalmente...
Intenzionalmente non in senso assoluto, naturale, ma frutto indiretto di una scelta di linguaggio, intendevo. In questo caso, sto facendo ipotesi, sia chiaro, potrebbero avere utilizzato una macchina prosumer proprio per ricercare una resa particolare. Il banding, quindi, come conseguenza che, se necessario, avrebbero saputo come evitare. Come dire, se non cerco la resa tipica di un 16mm, utilizzo un normale 35

Ovviamente, alpy, sono solo congetture, tanto per discutere, visto che neppure io ho visto il BD.
...non potrei comunque affermare con certezza ( anche solo riferendomi ad una certezza con valenza 'personale' ) che uno ( la visione a casa mia del BD ) più uno ( la visione al cinema, QUEL cinema, con setup diverso da un'altro o da un'altra sala del medesimo cinema ) faccia NECESSARIAMENTE due ( BD mal realizzato o difetto nel girato ).
Indubbiamente, Melvin, però, se ragioniamo così, è quasi come affermare che, forse escludendo pochissime eccezioni, non esistono i riferimenti certi, rendendo ogni confronto, di fatto, superfluo. Vorrebbe dire, nel caso citato così, per esempio, come in un caso in cui la colorimetria di un film visto in sala riprendesse la resa ottenuta nel tuo impianto, che tutto sarebbe riconducibile a null'altro che coincidenza. Eh, ma, in campo tecnico, io credo molto poco alle coincidenze

Vabbè...piacere del confronto, però, come anticipato, forse è meglio fermarsi qui.
Infine:Lucio: se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo
