l'audessy è già bunazzo di suo, e a meno che tu non hai velleità da "sala d'incisione" non penso che un fonometro possa aiutarti...
sempre non tu non sei disposto a "svenarti" per uno professionale....
L'
Audyssey (si scrive così) come tutti i sistemi automatici fa quello che può e molte volte si lascia ingannare, esistono in questo Forum discussioni e domande su certi risultati che lui imposta e che lasciano un po' perplessi, ad esempio per la distanza ed il tipo di diffusori impiegati.
Il tutto andrebbe sempre valutato con attenzione.
Sicuramente è meglio di niente e qualcosa fa, però, come ho appena scritto, verificando l'attendibilità delle sue risposte.
Detto questo, a parte che la "sala di incisione" ha poco o nulla a che fare con i risultati che si vogliono ottenere in un ambiente di ascolto poichè gli scopi che si devono raggiungere sono diversi, un fonometro può sicuramente aiutare, anche perchè, contrariamente a quanto scritto, non ne serve un professionale, a meno che non ti serva per produrre perizie certificate in un tribunale, ovvero sapere esattamente che livello di SPL si sta misurando, inoltre andrebbe ricalibrato periodicamente da un apposito laboratorio certificato.
Per l'uso che interessa noi, invece, non è importante se il livello che stiamo misurando è 74 dB invece degli effettivi 75,3 ma interessa poter fare il paragone tra i vari livelli e stabilirne l'eguaglianza, ossia fare una misura di confronto, neanche a distanza di tempo, e non di livello assoluto.
In questo caso anche il solito fonometro da 40 €, sempre citato in questo tipo di discussioni, il famoso "Radio Shack", va benissimo, anche la sua risposta in frequenza per questo uso va più che bene, anche qui non è che si deve fornire la curva di risposta di un diffusore da stampare su una rivista e non saranno i piccoli scarti che inficeranno la bontà del risultato per lo scopo della correzione acustica, che è quello che interessa a noi.
Quanto al fatto che molti lamentino la mancanza di "dinamicità" inserendo questi correttori automatici (ma anche con la correzione manuale) può avere una spiegazione molto semplice.
Senza correzioni ascoltiamo il nostro impianto con risonanze varie, con la correzione il tutto diventa (o dovrebbe diventare) molto più lineare per cui al primo ascolto, se si è abituati ad un certo tipo di suono, enfatizzato e colorato che fa colpo ma non è corretto, tutto sembra più "piatto", poco "dinamico" (che poi si confonda anche la dinamica con la SPL è un altro discorso).
Personalmente ho un fonometro professionale (Bruel) ed anche il giocattolino da 40 € che mi porto dietro senza alcun patema, oltre a 3 microfoni di misura (calibrati) per uso con programmi appositi per PC, ho anche un pre con incorporato il sistema di autocalibrazione e gli ho fatto fare la correzione, poi ho ascoltato il risultato, ho detto "interessante" e l'ho disattivato, utilizzando tutto il sistema esterno appositamente inserito nel mio impianto e tarato manualmente.
Un po' come avviene ora con la calibrazione del video, si stanno diffondendo i sistemi di calibrazione automatica, comodi e veloci, se però si vuole fare un lavoro serio si fa alla vecchia maniera: procedendo manualmente e valutando gli interventi volta per volta.
Ciao