@ vodolaz - Mi sono permesso di scrivere "castronerie" perché quando leggo affermazioni che mi sembrano dettate più da "pregiudizi" o "sentito dire", piuttosto che da esperienza reale, mi infervoro! Scrivere - come ha fatto StarKnight (nulla di personale, diciamo che lo prendo a mero esempio e magari lui ha visto il 4K all'opera in tutte le salse) che
"tutti gli altri vedranno migliorie che l'occhio umano in realtà non riuscirà a vedere", è pura disinformazione. L'aumento di risoluzione e dettaglio sono clamorosi, per non parlare della percezione di profondità...il tutto a favore di un maggiore coinvolgimento in primis visivo, ma per certi versi quasi "emotivo" (specie se supportato da un adeguato supporto audio multicanale). Ovvio che se guardiamo un 55 pollici 4K con materiale nativo 4K a 10 metri di distanza, decade buona parte del vantaggio!
E qui vengo alla tua domanda sulla distanza "ottimale" di visione: volendo generalizzare, diciamo che con un display 4K e relativi contenuti, la distanza di visione dal display andrebbe dimezzata rispetto a un equivalente display Full HD. Non solo per apprezzare il maggiore dettaglio, ma perché l'aumentata risoluzione consente un'esperienza di visione meno "faticosa" e potendoci avvicinare aumentiamo anche l'angolo di visione sui contenuti, accrescendo di conseguenza il coinvolgimento in "stile cinematografico" (è difficile da spiegare in maniera chiara, però diciamo che con un display 4K e materiale adeguato, ci si può quasi "immergere" nel display).
Poi si potrebbe affrontare il discorso legato alla qualità dei contenuti: con materiale creato ad hoc per mettere in risalto il dettaglio è chiaramente molto più facile apprezzare le differenze, molto più complicato risulta, invece, il discorso legato ai film (specie se di catalogo girati in pellicola 35mm e con sviluppi e stampa negativi o interpositivi "economici"). In tal senso mi sono fatto una personale opinione: credo che per molti film, con i DI 2K (ma in molti casi anche 4K) e relativi Blu-ray, si sia già raggiunto il "limite" e le eventuali versioni 4K o Ultra HD non apporteranno una gran differenza. Credo che per tutti questi casi, la vera differenza potranno farla paradossalmente i chip di upscaling ed elaborazione 4K (il Reality Creation di Sony ne è già un primo esempio e sono convinto che nei prossimi anni ne vedremo delle belle!). Quello che intendo dire è che, a mio avviso (e spero di essere smentito, ovviamente), alcuni film in Blu-ray uspcalati adeguatamente in 4K, si vedranno meglio delle future versioni "restaurate" in 4K nativo (ho già fatto una scommessa con un collega per quanto riguarda "Colazione da Tiffany", per farvi un esempio, e non vedo l'ora di poter un giorno fare un confronto!).
Rimango convinto che il passaggio al 4K e oltre, sia un cambio epocale non di poco conto, soprattutto per l'industria cinematografica, e che gli stessi registi e direttori della fotografia lo stiano sottovalutando. Già oggi, con un videoproiettore in "semplice" Full HD, mi accorgo ormai sistematicamente quando un film viene girato con telecamere diverse (vuoi per mix "pellicola" e "digitale", ma anche per film interamente girati in digitale) e sono talmente "malato" che quando mi salta all'occhio, metto in pausa e vado a verificare su IMDB e ogni volta i dati tecnici di ripresa mi confermano la sensazione di "cambio" da una scena all'altra (l'ultimo esempio l'ho avuto con l'ottimo "La Migliore Offerta" di G. Tornatore che ho scoperto poi essere stato ripreso in parte con le Arri Alexa e in parte con le Red Epic, quindi interamente in digitale). A mio avviso, il "problema" diventerà ancora più evidente con la diffusione dei display e videoproiettori 4K / Ultra HD e relativi contenuti nativi, perché se mi accorgo di questi "cambi" oggi con una catena in Full HD, figuriamoci un domani con una catena interamente in 4K / Ultra HD!!
Per chi dice che con il 4K siamo al limite della percezione di dettaglio visivo, non sono d'accordo! Ho avuto la fortuna di vedere i prototipi Super Hi-Vision 8K in proiezione (JVC) e display (sia LCD Sharp che plasma Panasonic), ovviamente con materiale realizzato ad hoc, e la sensazione è stata quella di osservare una "finestra sul mondo"! Non è stato tanto il dettaglio (mostruoso) a colpirmi, quanto la sensazione di totale immersione, la percezione di tutti i vari piani di profondità, come se le immagini fossero realmente tridimensionali....ed è proprio lì che sta tutta la differenza: non tanto il dettaglio oggettivo (percepibile o meno dall'occhio umano), quanto l'impatto "emotivo", la sensazione di stare quasi a "toccare con mano"! Ma anche qui torniamo al discorso di prima legato ai film: per come è stato pensato il cinema fino ad oggi, l'8K avrà un giorno senso? Forse no! A meno che l'industria non si renda finalmente conto che l'aumento di risoluzione in ambito digitale richiede un approccio e una visione del "mezzo" completamente diversi per trasmettere pienamente il messaggio artistico / emotivo.
Scusate se mi sono dilungato così tanto, ma spero di aver offerto spunti per un confronto costruttivo!
Gianluca