DIFFERENZE TRA AMPLIFICATORI INTEGRATI E PRE+ FINALI.

Luca, sai qual è il discorso... Uno come me, poco esperto in generale ma assolutamente a digiuno di ascolti di alta categoria, leggendo le tue parole ne trae l'impressione che si tratti di differenze palesi, tutt'altro che sfumature...
 
...Operazione complicatissima.....
immagino, e tra l'altro con il rischio di "sperperare" le proprie risorse finanziare.

Diciamo che mi fido di voi e della vs immensa esperienza e piacerebbe un giorno magari anche a me fare.....anzi meglio dire partecipare ad una sessione di ascolto con cambi di finali di quella caratura.
Probabilmente quando si arriva su certe fasce di prodotto, immagino che le diverse scelte di circuitazione interne possano influire maggiormente la timbrica, mentre forse nelle fasce più commerciali le scelte di circuitazioni interne sono più obbligate per l'evidente contenimento dei costi ed è forse per questo che le differenze timbriche si sentono meno.
 
Ultima modifica:
....Per mè non esiste differenza tra impianti hifi e hi end uno riproduce meglio la musica, ma da un certo punto in poi le differenze sono solo sfumature che si pagano molti danari e qualcuno potrebbe non essere disposto ha pagarli non lo giudico.....
per me invece esiste la diiferenza tra i due mondi sia a livello di miglior suono ma soprattutto a livello di esborso monetario.:eek:

Concordo pienamente che da un certo livello in poi, le differenze si sentono in maniera inversamente proporzionale al maggior costo e come dici tu ognuno scegli il suo livello di rapporto Q/P in base ai gusti personali e alla propria disponibilità finanziara.
 
Luca, sai qual è il discorso... Uno come me, poco esperto in generale ma assolutamente a digiuno di ascolti di alta categoria, leggendo le tue parole ne trae l'impressione che si tratti di differenze palesi, tutt'altro che sfumature...

Bhe diciamo che nel caso specifico Bryston/Pass la differenza si percepisce, rimanendo nella stessa casa saledo di prezzo si dovrebbero notare solo delle piccolissime differenze che fano però lievitare il prezzo, ma che in alcuni sistemi ben ottimizzati si percepiscono.
 
ma quando si parla di finale mono, cosa si intende? devo prenderne uno per ogni diffusore?
quale sono i vantaggi rispetto a un finale due canali?

ringrazio tutti perchè leggendo questo forum sto apprendendo un sacco di cose.
 
ma quando si parla di finale mono, cosa si intende? devo prenderne uno per ogni diffusore?
quale sono i vantaggi rispetto a un finale due canali?
In teoria dovresti avere un miglioramento sull'alimentazione una per canale, e sul fatto di poterli collegare in bilanciato mettendioli nei pressi della casse e ridurre la lunghezza dei cavi di potenza, utilizzando quelli xlr, immuni alle interferenze, più lunghi.
 
In teoria dovresti avere un miglioramento sull'alimentazione una per canale, e sul fatto di poterli collegare in bilanciato mettendioli nei pressi della casse e ridurre la lunghezza dei cavi di potenza, utilizzando quelli xlr, immuni alle interferenze, più lunghi.

A tal proposito cito quella guida che ho linkato....
Sorge dunque la domanda: è meglio che ad essere più corti possibile siano i cavi di potenza o quelli di segnale?. Altra bella domanda.
Il cavo di interconnessione è il tratto del percorso "audio" dove più frequentemente le interferenze hanno vita facile, grazie al fatto che a transitare è un segnale molto debole. Il cavo di potenza, da questo punto di vita, è meno sensibile. Quindi, se abitate in una zona molto "disturbata" dal punto di vista delle interferenze elettromagnetiche, lasciate perdere la strada che vi porta a cavi di segnale molto lunghi. Meglio che le "antenne" in un impianto HiFi siano le più corte possibile.
In generale, il cavo di potenza è meno sensibile sia alle interferenze che alla lunghezza, purchè si resti all'interno di misure sensate (diciamo 3-4 metri per canale). Di conseguenza vedrei molto più di buon occhio un cavo di segnale corto con cavi di potenza lunghi piuttosto che il contrario. Verrebbe così a cadere uno dei vantaggi nell'uso di due finali mono, cioè quello di porli a breve distanza dalle casse.
Tuttavia, come sapete bene, ogni regola (e questa non lo è neppure) ha le sue brave eccezioni. Nel dubbio, meglio provare - se possibile - entrambe le soluzioni.

Luca a quanto pare la pensi al contrario...mi domando se é una guida obsoleta oppure anche qui, ci sono varie correnti di pensiero...
 
Credo che quel citato valga per i normali cavi coassiali con un conduttore interno e schermatura.
I Cavi XLR hanno due cavi interni e una schermatura. In questo modo riescono a portare il segnale a destinazione senza interferenze anche su lunghezze maggiori. In pratica sono quelli comunemente usati in campo professionale.
Come diceva nordata bisogna accertarsi che quelle connessioni siano disponibili, poiché sono presenti nelle elettroniche che citava Luca, ma parliamo di fascia altissima... In pratica quasi tutti i prodotti consumer "umani" non offrono quella possibilità.

Poi ci sono effettivamente correnti di pensiero sui cavi, ma credo che su questo aspetto siano tutti d'accordo.
 
Ah ok, grazie nenny per il chiarimento ;)
Anche se non arriverò mai a quelle elettroniche, quale sarebbe la caratteristica da vedere al fine che siano compatibili con i cavi XLR? Ci deve essere proprio scritto? Perché penso che la firma del connettore sia uguale no?

Edit
Ho googlato un cavo XLR ed ho effettivamente visto che la connessione é diversa, non ci crederete ma era da anni che mi chiedevo cosa fossero quei connettori con "3 puntini" :D ed ora grazie a voi l'ho scoperto...
Sono i cavi RCA versione professionale quindi...

Insomma usando questi XLR é preferibile posizionare gli eventuali due finali mono vicino alle casse piuttosto che al pre?
 
Ultima modifica:
In generale la connessione xlr (cannon per gli amici musicisti) da soprattutto la possibilità di affrontare lunghe distanze a un segnale audio senza troppe conseguenze (anche 10 metri o più) ma nei tratti brevi (diciamo fino a un paio di metri +o-) non cambia nulla, se non un certo guadagno di volume (normalmente 6 db). Certo è che realizzare una circuitazione bilanciata è più costoso rispetto a una sbilanciata per cui normalmente le si trovano su elettroniche top o pro, mentre su quelle consumer è improbabile.
 
Certo è che realizzare una circuitazione bilanciata è più costoso rispetto a una sbilanciata[CUT]
Però nella stragrande maggioranza dei casi la cosa è realizzata semplicemente o tramite un trasformatore oppure, specialmente nel consumer, tramite un doppio operazionale.

La circuitazione del pre e/o del finale è poi normalissima.

D'altra parte il collegamento bilanciato, a parte l'alta immunità alle interferenze elettromagnetiche esterne, non ha alcuna altra strana virtù taumaturgica, come ha già correttamente spiegato Redhot104.

Ciao
 
Nel collegamento bilanciato il segnale impiega due conduttori più un terzo che fa da schermo (la calza schermata).

Il modo in cui il segnale viene inviato fa sì che eventuali disturbi esterni che entrano nei due conduttori non abbiano alcuna influenza e vengano ignorati (la cosa ha a che fare con la fase del segnale rispetto alla fase del disturbo nei confronti dell'ingresso, ma non credo sia il caso di approfondire).

Nei collegamenti sbilanciati, quello più comune, si usa come secondo conduttore per il segnale la calza schermata.

In questo modo però un disturbo esterno non può venire isolato dal segnale vero e proprio e si somma, con le conseguenze facili da immaginare.

Con il collegamento bilanciato si possono far percorrere al segnale distanze anche notevoli ed in ambienti elettricamente rumorosi senza che il segnale stesso venga deteriorato, caso tipico è quello dei microfoni in un concerto live (infatti tutti i microfoni seri hanno l'uscita bilanciata).

A parte questo il collegamento bilanciato non offre altre particolari caratteristiche audio.

Comunque anche con un collegamento sbilanciato e usando un cavo dotato di ottima schermatura si possono percorrere metri di percorso senza particolari problemi, specialmente in ambienti normali come quelli di una abitazione.

Il cavo, sbilanciato, che nella mia installazione porta il segnale al sub è lungo circa 10 m. e non c'è il minimo disturbo o ronzio, pur se lo stesso non è esoterico, però ha una schermatura ottima (RG59).

Ciao
 
ho capito.
però se vuoi puoi approfondire: tanto sono ingegnere e certe cose le comprendo: almeno credo. ^^

grazie ancora.
 
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