concordo sulle Utopia e anche sul discorso relativo al mercato del video.
Il mio esempio delle Utopia (ma potevano essere Wilson Audio, ProAC, etc etc) non era teso a sminuire le 800 (che sono e rimangono un pezzo della storia del mercato audiophile), quando a dimostrare che sebbene alcuni recensori si siano prodigati con il massimo impegno e serietà nell'analizzare un prodotto e contestualizzarlo rispetto alla concorrenza, come ogni recensione che si rispetti si tratta di un giudizio soggettivo, e come tale suscettibile di approvazione o meno. Quello che muove gli operatori di questo settore, e sicuramente i recensori di un certo calibro e rispettabilità, è la passione; senza questo requisito non si va da nessuna parte. Per cui è più che lecito assistere ad un certo entusiasmo in alcuni passi dei loro scritti proprio perchè il prodotto sotto esame ha solleticato la loro sfera emozionale e di conseguenza ha smosso in loro qualcosa. Quel "qualcosa" per il quale la gente è disposta a spendere una cifra da x a "tendente ad infinito" .... ognuno da il valore che vuole agli oggetti secondo tanti e tali parametri che non sono criticabili ne probabilmente condivisibili a priori: è così e basta.
forse il problema e' dovuto anche al valore di cio' che si compra.
Sono d'accordo, anche se non è sempre semplice essere pragmatici ed oggettivi a prescindere. Ho appena scritto che questi oggetti solleticano anche la sfera emozionale ... e quando parliamo di passione il raziocinio viene comunque messo da parte in un certo qual modo. Direi che è innegabile. Poi si possono fare scelte mirate o meno, ma se qualcosa ci piace è anche corretto che ci togliamo questo prurito (nel limite del lecito e del possibile

) perché alla fine comunque siamo proiettati verso quell'oggetto/soluzione. Non a caso ho la mia firma da più di 10 anni qui ... è un mio forte credo.
vedi Alberto,in ambito audio,quando si acquistano prodotti di un certo tipo il valore nel tempo rimane,(per anni),anche solo per il fatto che con molta difficolta' e lentezza si riesce a far meglio da un anno all'altro.
un esempio a caso :
ci sono finali krell di 10 anni fa che danno la paga al 98% dei finali prodotti e commercializzati oggi
Questo è un altro discorso, interessante, che si scosta un pochino da quello appena fatto.
Intanto parliamo di prodotti di livello (un Krell, o un McIntosh o un Accuphase o quello che vuoi .... di 10 anni fa .... era ed è comunque un prodotto audiophile non solo per il costo dell'apparecchiatura, ma proprio per le soluzioni tecniche impiegate per la sua costruzione) che quindi hanno un posizionamento nel mercato ed un nugolo di appassionati che magari aspettano proprio l'occasione per prendersi l'elettronica dei loro sogni a buon prezzo.
Se mi avessi parlato di Denon, Onkyo o Yahama (tanto per fare tre nomi super consumer), sicuramente i prodotti di anni fa erano costruiti meglio (ma queste sono le logiche di mercato e la globalizzazione), ma sicuramente il prezzo sarebbe crollato miseramente nel tempo. Al pari di un Optoma, Epson, Infocus e quel che vuoi.
Il mercato video è molto molto più giovane di quello audio, e le tecnologie sono più o meno mature, per cui di passi epocali non ce ne sono spesso. Questo è sacrosanto.
l peggior nemico del mercato e il mercato stesso.......
Verissimo !!
Pensa anche alle soundbar o agli ampli all-im-one per iPod ..... lontani anni luce dal concetto di "qualità" e stereofonia.
Allo stesso modo i proiettori usa-e-getta, che escono con cadenza semestrale con varianti che ricordano il colore della livrea delle moto giapponesi ... identiche da anni .....
Purtroppo la gente non è più abituata alla qualità, ma vuole tutto e subito, il mordi e fuggi e sicuramente questo non è un bene per gli appassionati come noi. Ma fa numeri, muove milioni di euro nel mondo, e questo è più che sufficiente per "il mercato".
A tutti i livelli.
Ciao !
Alberto
