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Risultati da 1 a 9 di 9
Discussione: Marca "Milani"
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01-02-2020, 10:27 #1
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Marca "Milani"
Salve a tutti!
Ho recuperato a casa di mio zio un vecchio giradischi degli anni '70, marca "Milani".
E' un modello con meccanismo a trasmissione diretta e quindi non a cinghia, devo trovare il modo di mettere un po' in piano il piatto perché "ondula" un po' durante la riproduzione.
Qualcuno di voi sa darmi qualche informazione su questa marca? Purtroppo in rete non sono riuscito a trovare troppe informazioni e sembra comunque inattiva da molto tempo.
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01-02-2020, 12:12 #2
Dalle foto (esemplari offerti su ebay ecc) sembra un "compatto" (con l'amplificatore nella base e le casse vendute a corredo) cioè un prodotto (all' epoca) di fascia commerciale privo oggi di valore se non sentimentale o come eventualmente pezzo d'arredamento vintage.
Multicanale/TV (Marantz SR 6015; casse Monitor Audio 2xSilver 100 + Silver C150 + 2xSilver RS1; sub SVS SB12_NSD; Tv Samsung 65KS7000)
Stereo/PC (dac Ifi Zen; ampli Aiyima A04; speaker PSB Imagine mini; cuffie Akg K371 + Philips Fidelio X2HR)
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01-02-2020, 12:54 #3
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Sì è esattamente così.
Le casse infatti si allacciano al corpo principale. Ha una piccola rotellina che serve per l'antiskating ma non ha pesino.
Che voi sappiate il pesino per il braccio era comunque venduto una volta? O c'erano giradischi che non l'avevano?
Ah una domanda: c'è un tasto denominato "tape", a cosa serve? Si deve collegare suppongo un mangianastri ma a che pro?
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01-02-2020, 14:30 #4
Milani inziò a Bologna la sua carriera producendo per conto terzi mobili per impianti stereo e diffusori, per passare verso i primi anni 70 anche alla costruzione di mediocri amplificatori e mobili per alcuni giradischi, compreso un modello per Thorens.
Cambiò poi nome in Milani Elektro, costruendo altri ampli esteticamente interessanti, il nome poi venne cambiato in solo Elektro" e poi, ultimo cambio, in "Teksel", che realizzava anche dei tuner; già nei primi anni 80 la produzione di apparecchi per Hi-Fi era praticamente cessata, sostituita da prodotti per la telefonia (apparecchi per le cabine).
La sede di Elektro venne spostata a Noventa di Piave, qui rimase la Teksel.
L'antiskating può essere realizzato in modi diversi:
1 - tramite contrappeso
2 - magnetico (sfruttando la forza repulsiva tra due magneti)
3 - a molla
I casi 2 e 3 sono regolabili tramite rotellina.
Il tasto "tape", come appunto dice il nome, serve per collegarci un registratore, magari a nastro, che è cosa diversa da un semplice mangiacassette, poichè permette anche di registrare quanto si sta ascoltando.
Sul retro del tuo apparecchio ci dovrebbero essere anche due coppie di connettori denominati "tape in" e "tape out", quella denominata "in" è quella selezionabile con il tasto che citi (si tratta comunque di un normale ingresso di linea).Ultima modifica di Nordata; 01-02-2020 alle 14:32
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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01-02-2020, 14:43 #5
Ignoro se pezzi di ricambio si vendessero negli anni '70, di pesi per antiskating se ne trovano su ebay a prezzi relativamente alti (15-20 euro) che si giustificano per il restauro di giradischi di valore. Che io sappia l' ordine di grandezza (*) di questi pesi è più o meno quello se riesci ad azzeccare il peso (magari facendo delle prove con uno spezzone di filo di nylon e piccoli oggetti metallici come dadi per viti (**) di dimensione adeguata) potrebbe essere più facile trovarne uno adatto.
Quanto al tastino "tape": dovresti vedere se sul retro (o magari altrove) ci sono innesti per spinotti (probabilmente RCA o magari jack DIN di questo vedi immagini da internet) con la stessa scritta nel qual caso si tratta del selettore per collegarsi ad una sorgente esterna (un registratore, appunto); le connessioni potrebbero essere anche due, una uscita verso il registratore ed una entrata dal registratore, in pratica due coppie di connettori RCA o un jack Din a 5 (o più) contatti, er consentire sia la registrazione dei vinili che la riproduzione nelle casse del giradischi del registrato.
(*) 3-5 gr credo
(**) per pesarli non disponendo del bilancino se ne prende una certa quantità, si pesa, e si divide per il numero di pezzi pesatiUltima modifica di pace830sky; 01-02-2020 alle 14:48
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02-02-2020, 19:26 #6
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Caspita quante ne sai Nordata!! Dove hai trovato queste informazioni? Io ho cercato un po' ma non ho trovato nulla.
Tra l'altro esiste ancora una Teksel, ma è Slovena.
Ho trovato comunque una piccolissima manopola sul braccio, credo che l'antiskating sia quindi a molla. Quindi niente pesino?
Pace830Sky ho fatto la foto alle prese posteriori, apparentemente oltre a quelle per le casse c'è solo una DIN. La allego.
[IMG]<a href="https://ibb.co/4jww2CP"><img src="https://i.ibb.co/xMKKYwJ/prese-milani.jpg" alt="prese-milani" border="0"></a>[/IMG]Ultima modifica di mostrojoe; 02-02-2020 alle 19:27
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03-02-2020, 05:01 #7
Vista la foto, tecnicamente con 5 poli potrebbe gestire sia "tape in" che tape out" (1 massa + 4 poli "caldi" per i 2+2 canali).
Ho trovato una schema ma non è detto che sia giusto poi c' é la questione della "vista", credo che sia di fronte (non lato saldature) ma non c'é scritto.
https://image.winudf.com/v2/image/Y2...rl=1&type=.jpgUltima modifica di pace830sky; 03-02-2020 alle 05:06
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03-02-2020, 10:46 #8
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Quindi poteva riversare su nastro le canzoni ascoltate in vinile. Una cosa tipo i famigerati "Doctor Sound" ma vintage.
Oppure può essere agganciato un registratore e quello che gira su audiocassetta può essere ascoltato "in grande" tramite le casse stereo.
L'allaccio è sul retro.
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03-02-2020, 12:07 #9
La DIN con i 4 collegamenti serviva appunto a registrare/ascoltare con un registratore a nastro o a cassette, la comodità era quella di poter usare un solo cavo e non preoccuparsi di quale era l'IN e quale era L'OUT (soprattutto perchè la cosa dipende da quale capo va al registratore quale all'ampli), usando due cavi stereo separati con RCA immancabilmente l'utente normale si sbagliava (non c'erano i forum
ed arrivava in negozio disperato).
Per quanto riguarda la "vista" per le saldature i pin sono numerati, sia sul connettore che sulla presa, pertanto è impossibile sbagliare (nel caso si volesse realizzare tale cavo in proprio), comunque lo standard DIN era molto variegato, la piedinatura delle connessioni poteva variare anche in base al tipo di sorgente.
Quanto all'uso un registratore era esattamente uguale a qualsiasi altra fonte nell'ascolto: si selezionava l'ingresso apposito, a volte tramite un tasto a parte, per la registrazione non c'era alcun problema nè da fare altro: si selezionava la fonte che si voleva ascoltare e nel contempo lo stesso segnale era presente all'uscita Tape (su RCA appositi "Tape Out" o sulla DIN) e bastava far partire il registratore in REC.
Discorso leggermente diverso era l'uso di registratori a 3 testine, per lo più a nastro e di livello semi-pro (e, verso la fine dell'era analogica, anche con qualche registratore a cassette di alto livello) in cui mentre si registrava si poteva passare dall'ascolto diretto della sorgente (come di regola) all'ascolto del nastro con quanto appena registrato in modo da verificare eventuali problemi e constare anche la qualità.
In questo caso la cosa avveniva tramite il tasto denominato: "Tape Monitor".Ultima modifica di Nordata; 03-02-2020 alle 12:39
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).